Pozzuoli Grande - Valle Antrona


Publiziert von atal , 15. September 2019 um 18:23.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:14 September 2019
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 11:00
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m
Kartennummer:Geo4Map - Valle Antrona

Quello di Pozzuoli Grande (o Putsey Grant nel dialetto locale) è un nome quasi mitologico perché indissolubilmente legato alla frana colossale che il 27 luglio 1642 si staccò dai fianchi del Monte Pozzuoli, modificando per sempre il paesaggio della Valle Antrona. La frana causò la morte di oltre cento persone, travolse la chiesa, il cimitero e una quarantina di edifici e sbarrò il corso del torrente Troncone, creando il Lago di Antrona così come lo conosciamo oggi (prima della frana era presente nella zona il più piccolo Lago di Fraccia).

Le iniziali dei morti del vecchio cimitero sono stati incise su una pietra visibile nei pressi dell'attuale Via Crucis di Antronapiana, minima ma toccante testimonianza del momento in cui i superstiti si ritrovarono a tirare le somme di quel disastro.

Sopra il pendio da cui si staccò la frana c'è una zona di pascoli, tra i più isolati ed estremi per collocazione tra quelli sfruttati dall'uomo in questo settore dell'arco alpino e non solo. E' merito della recente carta Geo4Map l'aver riportato il toponimo Pozzuoli Grande, completamente ignorato dalle altre mappe, compresa la Mappa Rabbini.

E' assodato il fatto che i pascoli siano stati sfruttati anche nei secoli successivi alla frana ma al momento non siamo riusciti ad avere notizie più precise.

Quello che sappiamo, grazie a foto aeree facilmente accessibili, è che ci sono ancora dei ruderi a testimonianza di stagioni trascorse sotto il segno di una miseria che deve avere rasentato la disperazione, per indurre a costruire dei ripari in un luogo così difficile da raggiungere. Sicuramente anche prima della frana il versante sottostante deve essere stato molto ripido e tutt'altro che comodo.

Del vecchio percorso di carico sembra che sia persa qualsiasi traccia.

Occorreva dunque elaborare una strategia per arrivarci.

La modalità con la più alta possibilità di riuscita, a nostro parere, consiste nel raggiungere il Lago di Pozzuoli Est, sul versante Nord della montagna, salire alla cima del Segnale e scendere quindi nei ripidi prati, arrivando ai ruderi dall'alto.

Troveremo le baite a circa 2200 m di quota, in tutto due, affiancate da un mucchio di sassi, pochi metri più a Ovest, che forse costituiva il caserino del latte.

Nei pressi delle rovine c'è un piccolo avvallamento da cui probabilmente attingevano l'acqua ma al momento della nostra visita era completamente in secca, segno che i bovini da queste parti erano alquanto improbabili.

Impressionante la vista verso il fondovalle, perché l'ampio catino erboso termina bruscamente su un enorme vuoto, come scavato da un gigantesco cucchiaio...

Il percorso
Con Ferruccio parto dal parcheggio alla diga del Lago dei Cavalli. Al termine del tratto che costeggia il lago, anziché proseguire lungo il noto percorso per il Segnale (al ritorno, in questo giro), che prevede di attraversare il torrente Loranco sul ponte tibetano, risaliamo senza traccia il Riale della Farculòt, il canale che sale al colle (2050 m CNS) a Sud del M.Forcolaccia, sbucando così alle spalle dell'Alpe Curtit, dove ci ricolleghiamo al sentiero. Lo spunto per la variante arriva da questa relazione di ciolly.

Il canale (500 m di dislivello) non presenta salti e la vegetazione è erbosa ma risulta faticoso per la pendenza e l'assenza di calpestio. Può essere considerato una scorciatoia per chi è a suo agio in su questo tipo di terreno.
Il vantaggio principale rispetto al sentiero è che qui ci si bagna molto meno perché il canale è in buona parte esposto al sole fin dal mattino e la vegetazione.

Fino all'Alpe Curtit circa 2 ore.

Per il resto della salita al Segnale, rimando alle altre relazioni presenti in rete.

Mi limito a sottolineare che il sentiero dall'Alpe Curtit è molto scomodo e mal segnalato fino al lago di Pozzuoli Est mentre sopra il lago non c'è nessuna traccia e la segnaletica è completamente assente.

Fino al Segnale (che in questa occasione abbiamo by-passato traversando pochi metri a Sud della cima) 2 ore dall'Alpe Curtit, ore 4 totali.

Dalla trincea naturale pochi metri a Sud della vetta del Segnale, ci abbassiamo in un canalino sul fianco Ovest e quindi traversiamo in discesa i ripidi pendii erbosi sempre poggiando a Ovest, fino ad arrivare al di sopra di un salto affacciato su una giavina. Ci caliamo in un canale erboso (molto ripido) e quindi aggiriamo la giavina a Est per affacciarci sul salto successivo. Sotto di noi ci sono i ruderi di Pozzuoli Grande, miseri baitelli che di grande hanno solo il nome. Il Grande del toponimo è sicuramente riferito all'estensione del pascolo.

Ci caliamo sui ruderi scendendo in un canalino (anche questo molto ripido) sulla sinistra (Est). 
Le rovine sono collocate alla base di una parete che costituiva una protezione dalle valanghe.

Dal Segnale a Pozzuoli Grande, circa 1 ora, 5 ore totali.

Ritorno
Ripetiamo grosso modo il percorso dell'andata fino all'Alpe Curtit.

Qui scendiamo lungo il sentiero ufficiale che porta ad attraversare il Loranco sul ponte tibetano (Ponte Tonelli), anziché imboccare nuovamente il riale della Farculòt.

Il terreno anche in questo tratto è scomodo e non concede distrazioni e il sentiero molto incerto, perché in diversi punti si confonde con i tunnel scavati dagli animali, nonostante la segnaletica sia stata in parte ripristinata da appassionati e generosi volontari, che qui ringrazio. Il percorso nel suo complesso non consente recuperi nei tratti in discesa e alla fine il tempo tra l'Alpe Curtit e il parcheggio risulterà di 2 ore, come all'andata.

Tempi: 5 ore complessive per il ritorno

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

Zaza hat gesagt:
Gesendet am 15. September 2019 um 20:48
Un altra bella scoperta in Valle Antrona, bravi!

Ciao, Manuel

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2019 um 07:10
Grazie Manuel. Pozzuoli Grande è un alpe ancora più estremo e scomodo di Maiotta. Sorprende che un posto del genere, che è visibile anche da Antronapiana, non sia mai stato inserito in una mappa fino alla recente Geo4Map.

Un grande rimosso, tuttavia ancora presente nella memoria collettiva dei locali.
Ciao,
Andrea

ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2019 um 16:49
Bella scoperta!

Conosciamo il significato di "Putsey Grant"? Questo ricorda il verbo tedesco "putzen" che significa ... "pulito".

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2019 um 20:35
Grazie Christian.

Riguardo al significato, non saprei. Inizialmente pensavo, come in zone limitrofe, a qualcosa collegato al peccio, o abete rosso, ma qui non ci sono alberi. Inoltre il dialetto di Antronapiana presenta caratteristiche diverse dagli altri dialetti ossolani. Bisognerebbe chiedere a qualcuno del posto...

Andrea

Sakio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2019 um 15:44
sei quasi nel giusto: psciol,plurale pscioi ovvero piccoli abeti rossi

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2019 um 19:05
Grazie. Più o meno come nelle altre valli ossolane quindi...


Kommentar hinzufügen»