Scona d'Batagg (cresta nord-ovest)
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Dal parcheggio della diga prendere il sentiero che si trova appena dopo il coronamento della diga, in direzione del Rifugio Andolla.
Proseguendo sempre diritti, costeggiando il lago, si giunge ad un bivio e si prosegue verso l'Alpe Campolamana.
Da qui si continua verso il Passo delle Coronette.
Il sentiero si fa a tratti discontinuo, non sempre segnalato e parzialmente battuto.
Dopo l'Alpe Camasco si continua a salire. Giunti in vista del fianco ovest della cresta, ad un certo punto, una volta attraversato il torrente che scende dal Lago Ciapivul, si lascia il sentiero e si comincia a salire verso la base della cresta, da dove bisogna poi salire per un intaglio identificato come "attacco Paleari" (consiglio però di mantenersi sul sentiero e giungere fino al Lago Ciapivul, da qui l'attacco Paleari è più evidente ed il percorso risulta più pratico).
Una volta all'attacco si percorre tutta la cresta, mantenendosi il più possibile sul filo della medesima, fino ad arrivare in vetta della Scona d'Batagg.
Da qui si scende lungo la cresta di destra (direzione Punta Turiggia) e al primo colletto si può effettuare una calata in corda doppia (almeno 2 calate da 15m) verso il sottostante Lago Ciapivul, in un canale un po' detritico, pertanto consiglio di fare una calata unica da 30m.
Da qui su pietraie si raggiunge il lago, dove dalla parte opposta si prende il sentiero che verso destra scende in direzione dell'Alpe Camasco, fino a collegarsi al percorso dell'andata e così ritornare all'Alpe Cheggio.
I sentieri sono abbastanza segnalati (bianco/rosso) e battuti, ad esclusione dell'avvicinamento all'attacco Paleari e sulla via di cresta.
Portare corda per la calata e per sicurezza in un paio di punti lungo la cresta, oltre a cordini e qualche friends.
Per l'assicurazione della calata attualmente sono presenti dei cordini.
La via di cresta non presenta particolari difficoltà, risulta su bella roccia, abbastanza aerea e costante.
Tempi e distanze
Andata: 3h30', 8.7 km
cresta nord-ovest: 2h, 0.7 km
Ritorno: 3h45', 10.0 km
Proseguendo sempre diritti, costeggiando il lago, si giunge ad un bivio e si prosegue verso l'Alpe Campolamana.
Da qui si continua verso il Passo delle Coronette.
Il sentiero si fa a tratti discontinuo, non sempre segnalato e parzialmente battuto.
Dopo l'Alpe Camasco si continua a salire. Giunti in vista del fianco ovest della cresta, ad un certo punto, una volta attraversato il torrente che scende dal Lago Ciapivul, si lascia il sentiero e si comincia a salire verso la base della cresta, da dove bisogna poi salire per un intaglio identificato come "attacco Paleari" (consiglio però di mantenersi sul sentiero e giungere fino al Lago Ciapivul, da qui l'attacco Paleari è più evidente ed il percorso risulta più pratico).
Una volta all'attacco si percorre tutta la cresta, mantenendosi il più possibile sul filo della medesima, fino ad arrivare in vetta della Scona d'Batagg.
Da qui si scende lungo la cresta di destra (direzione Punta Turiggia) e al primo colletto si può effettuare una calata in corda doppia (almeno 2 calate da 15m) verso il sottostante Lago Ciapivul, in un canale un po' detritico, pertanto consiglio di fare una calata unica da 30m.
Da qui su pietraie si raggiunge il lago, dove dalla parte opposta si prende il sentiero che verso destra scende in direzione dell'Alpe Camasco, fino a collegarsi al percorso dell'andata e così ritornare all'Alpe Cheggio.
I sentieri sono abbastanza segnalati (bianco/rosso) e battuti, ad esclusione dell'avvicinamento all'attacco Paleari e sulla via di cresta.
Portare corda per la calata e per sicurezza in un paio di punti lungo la cresta, oltre a cordini e qualche friends.
Per l'assicurazione della calata attualmente sono presenti dei cordini.
La via di cresta non presenta particolari difficoltà, risulta su bella roccia, abbastanza aerea e costante.
Tempi e distanze
Andata: 3h30', 8.7 km
cresta nord-ovest: 2h, 0.7 km
Ritorno: 3h45', 10.0 km
Tourengänger:
Giaco

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