Capanna Bardughè

ivanbutti Giornata con meteo così così (poi confermata dai fatti), poca voglia di andare lontano per cercare il sole, ed allora ne esce un'escursione tranquilla con capanna come punto d'appoggio. Tra l'altro si sposa bene col rientro di Beppe dopo quasi due mesi di stop forzato a seguito della distorsione patita in Val Cavargna; avrà così modo di testare le sue condizioni su un percorso semplice in modo molto graduale. Il percorso è ben noto e c'è poco da dire, se non il livello davvero molto basso del lago di Vogorno, in linea con la siccitosità della stagione. Arrivati a Bardughè troviamo fortunatamente la capanna aperta (un cartello alla partenza la dava chiusa, ma è riferito solo al dormitorio), e così accendiamo subito la stufa, che pian piano scalda bene l'ambiente; pranziamo molto presto, e mentre sgranocchiamo i nostri panini veniamo attirati dal rumore di un aereo che vola a bassa quota, ben vicino alle abitazioni; è evidentemente un esperto che si esibisce in evoluzioni acrobatiche, e proprio sopra Bardughè esegue un paio di giri della morte, belli a vedersi ma forse da più lontano ce li si godrebbe con più tranquillità. Poi l'aereo sparisce e noi ci facciamo un bel caffè, invitando anche due signore della Valle Maggia che nel frattempo erano arrivate ma, forse ignare della capanna, erano restate all'esterno. Quando iniziamo a scendere filtra qualche raggio di sole, che però scompare subito, e rientriamo comunque all'auto in tutto relax. Il test di Beppe è stato più che positivo, come il bilancio complessivo della giornata. 

paolo aaeabe
La capanna Bardughè è piccola. Il soffitto è basso e quando la stufa è a regime fa subito caldo.

Ci saliamo noi quattro in una giornata grigia. Non abbiamo particolari obiettivi se non quello di stare in compagnia con cari amici dopo qualche settimana di lontananza.

Mentre mangiamo assistiamo a un breve ma emozionante spettacolo di due aeroplani che volteggiano, ci puntano, ci sfiorano, fanno il giro della morte e se ne vanno.

Mangiamo, ridiamo, scherziamo e "cascium quatar ball".

In seguito, all'interno della baita, la combriccola si arricchisce di due signore che si uniscono al nostro tavolo per il caffè.

Si trascorrono momenti di allegria e buonumore, nonostante il meteo che vorrebbe il contrario.

Sul sentiero di rientro non incontriamo nessuno, solo all'auto due chiacchiere con due donne del paese. Sempre bella e costante la vista sui due laghi. Quella di oggi è una tranquilla ma preziosa escursione che vediamo chiudersi a Costa Piana, dove riprendiamo l'auto per il rientro.

beppe Oggi dopo 2 mesi di stop sono tornato nelle mie amate montagne direi che come rientro è andato più che bene.
Grazie ai cari amici per aver condiviso una bella e serena giornata. 

danielina Finalmente si riesce a combinare una escursione con anche Beppe e Paolo, che era da diverso tempo che non vedevo, ed è stato davvero un bel ritrovo. La giornata è stata stupenda, non ostante la meteo che alla fine è la cosa meno importante (basa che non piova proprio...).
Felicissima che il test di rientro di Beppe sia stato positivo, bravo Beppe!
Cosa altro aggiungere...gli aerei con le loro acrobazie all'inizio ci hanno un po' preoccupati, anche perchè dalla finestra li vedevamo sfrecciare in coppia così vicini a noi, poi affascinati siamo usciti a vedere, ne era rimasto uno solo e faceva il giro della morte...ed era così vicino!...
Poi una idea corre veloce nei miei pensieri e dico a Paolo: "il telefono, lo filmo!"
Così corriamo entro entrambi...ma il tempo di uscire con macchina fotografica/cellulare e ahimè le acrobazie erano già terminate, così sono riuscita a fare solo pochi secondi di filmato mentre passava veloce.
Alla prossima!