La prima del 2016, anno nuovo ... vizietti vecchi
La prima uscita del 2016, il meteo è cambiato (non troppo a dire il vero), le vecchie e buone abitudini invece NON CAMBIANO.
Sulle cime si vede, finalmente, la prima vera neve, anche se piuttosto scarsa, non ancora adatta ad una sana ciaspolata.
Visto che il meteo non promette molto (variabile), decidiamo di puntare ad una capanna, una cosa soft … per smaltire, ma senza eroismi.
Puntiamo alla Bardughè, solo tre di noi ci sono stati, per gli altri solo un nome sentito più volte.
Parte la proposta, ed iniziano subito i whatsapp:
Facciamo da mangiare? Sarebbe bello qualcosa di caldo se fa freddo fuori
No dai, facciamo una camminata per smaltire …
Va bene allora portiamo solo un dolce e spumante per iniziare il 2016
OK, il Barba ha comprato la cannella, per scaldarci che ne dite di un vin-brulè?
Grande idea!
Uscita infrasettimanale, di Martedì, approfittando delle ferie fino alla Befana, partiamo qualche minuto prima delle 08:00 da Costapiana, la strada in auto da Vogorno è piuttosto stretta.
Meteo strano, nebbioso molto umido e freddo, qualche centimetro di neve sulle case già in basso a Vogorno.
Subito scalinata ripida fino sopra le ultime case, poi inizia una serie lunghissima di zig-zag per guadagnare quasi 1000mt di dislivello.
Il percorso è sempre evidente, ed il sentiero molto battuto, non c’e’ possibilità di errore, unica attenzione a Q1050, ad uno dei tornanti (verso destra salendo), c’e’ anche un sentiero largo che prosegure in piano in pineta, bisogna fare il tornante e continuare. Se si prosegue diritto, si può salire sul lato opposto della pineta seguendo la recinzione, il sentiero comunque si ricollega a Corte Nuovo Q1148 (palina e fontana con acqua).
Siamo sempre immersi nell’ umido, ed inizia a nevicare, sempre di più.
A Q1250, presso delle baite ci fermiamo per coprirci meglio ed indossare parapioggia, la neve ora scende copiosa.
Man mano che si sale però la neve cessa, le nuvole si aprono e lasciano posto ad un bel sole.
Anche se capita spesso ormai, stare sopra le nuvole è sempre una sensazione che ti lascia estasiato, qualunque sia il posto.
Arriviamo a Pioda, e proseguiamo sempre con vari zig-zag, il gruppo di testa ha anche il piacere di vedere un bel gruppo di camosci.
Arrivati alla “porta” in legno so di essere quasi arrivato, siamo sotto l’ Alpe Bardughè, a Q1520 ancora un centinaio di metri.
Dimenticavo di dirvi la neve era di pochi centimetri e salendo raggiunge un 25cm circa all’ alpe, non servono ciaspole o ramponcini.
L’ alpe con tutte le sue baite distese in orizzontale la vedi solo quando arrivi in quota, sento Gimmy girarsi e dire che spettacolo!
Arriviamo alla capanna alle 10:58 (quasi 25min dopo i primi), me la prendo comoda gli ultimi minuti, a godermi tanto bel panorama, soprattutto il bel Pizzo di Vogorno sopra di noi, seminascosto dalle nuvole ma con dietro un cielo blu intenso, caro Pizzo, spero che il 2016 sia l’anno del nostro incontro, è un po’ che sei tra i nomi nel cassetto …
In capanna gli amici hanno già acceso la stufa, e nell’ora e mezza di permanenza scalderà molto bene il locale cucina.
Ognuno scalda i propri panini, ma è presto per mangiare, attendiamo scaldandoci e facendo battute e programmi.
Sulla stufa mettiamo anche a scaldare la bisciola, il dolce di oggi, mentre lo spumante (un ottimo Franciacorta) sta al fresco fuori nella neve.
Ma come ho già detto nel titolo … il piatto forte oggi è il Vin-Brulè
Il vin brûlé (o mulled wine), che significa vino bruciato, è una deliziosa e aromatica bevanda, che va servita calda; preparata con vino rosso corposo, spezie, agrumi e zucchero, è corroborante, riscaldante e disinfettante, per questo viene adottata come cura contro il raffreddore, ed è molto usata nelle zone montane, dove il freddo è più accentuato.
Il vin brûlé è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: la sua preparazione è semplice e veloce e nonostante nei supermercati vengano vendute delle confezioni di spezie già pronte per l’uso, non è assolutamente difficile prepararlo in casa secondo i vostri personali gusti.

Abbiamo portato tutti gli ingredienti necessari, e l’abile Barba-Chef ha preparato questo meraviglioso succo d’uva speziato, una delizia per profumo, palato, ed anche lo stomaco che apprezza il calore che emana.
Chiacchere e risate a lungo, festeggiamo l’inizio di un 2016 che speriamo sia ricco di escursioni, di salute e di serenità per tutti.
E questo 2016 lo iniziamo proprio alla nostra maniera con la giusta dose di montagna e fatica, ben mescolata con allegria e ottima compagnia, e perché farsi mancare ottimo cibo e bevande?
Alle 13:30 dopo aver pagato e pulito la capanna, prendiamo la via del ritorno, c’e’ ancora sole, e sotto di noi ancora nuvole.
Scendiamo molto veloci (come dice sempre il Barba … l’è ul pes che ma mena in giò), e in 1:30 siamo di nuovo al parcheggio, a parte i primi 15min al sole sempre immersi nella umida foschia, ma siamo tutti ben felici della prima escursione.
Un saluto a tutti, con i nostri migliori AUGURI
un brindisi per l' Anno Nuovo 
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