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Ultima escursione 2015, ed ancora in canottiera
Inutile ripetere che questo inverno di calendario proprio non si vede ..
Ritorno volentieri sul Piz di Russ, gli amici non ci sono mai stati e viste le condizioni meteo favorevoli la propongo.
Quando c'ero stato con francesco avevamo parcheggiato circa 250mt più in basso, a Dasga, per ritrovarci salendo di nuovo su una strada.
Dovo aver preso informazioni presso il Comune di S.Maria, e constatato che la strada è percorribile in auto fino al sentiero per Nadi, lasciamo l'auto in uno slargo a 1290mt circa, e partiamo in direzione di Nadi.
Boschi favolosi, anche Nadi è un bellissimo posto, proseguiamo attraversando il Bosc di Nadi fin sotto le pareti del Piz di Renten, dove inizia un tratto molto ripido, e con tratti esposti, a tratti assicurati con catene, utili con ghiaccio o nevischio (la sconsiglierei con la neve).
Si prende quota velocemente ed alle 09:35 siamo tutti a Pian Renten, dove ci ricompattiamo.
La grande croce della vetta a Q2126 del Piz di Russ, risplende in un caldo sole che nulla ha di invernale.
Dopo una breve pausa attacchiamo la salita sulla cresta, particolarmente ripida ed un pò sdruciolevole per l'erba secca.
Io resto un pò indietro, curato a vista dal badante Gimmy, ma con qualche decina di minuti arrivo anche io alla croce.
Paesaggio stupendo, completamente al sole convince i più temerari a mettersi in maglia corta o canottiera.
Dopo una pausa, proseguiamo, sempre con bella pendenza verso la più anonima vetta del Piz di Russ, a 2247mt, dove si trova soltanto l'ometto di vetta.
Da notare che sia sotto la croce che nell' ometto si trova la gamella con il libro firme.

Io raggiungo gli altri alle 11:12, ci fermiamo una bella mezz'ora, per goderci un grande spettacolo ed un caldo sole.
Siamo indecisi su dove scendere, il progetto iniziale preve la traversata, quindi un anello, avendolo già fatto con Francesco, ricordo solo un punto critico.
Ma scendere il lato a nord, non sembra semplice, c'e' ghiaccio, nevischio ed erba secca, oltre ad una bella pendenza.
Chi può calza i ramponcini per aggirare e scendere il primo sperone roccioso verso N, scendiamo con molta attenzione, è veramente ripido questo lato.
Raggiunta una sella, gli amici hanno proseguito, per tornare indietro, l'ultimo sperone sopra la bocchetta da Vegeina è rocccioso e verticale.
So che dalla sella parte un sentierino sul lato Mesolcina che aggira lo sperone e porta alla bocchetta, con Francesco non lo abbiamo trovato, ma questa volta non sbagliamo, e percorriamo queste esile sentiero in ombra, fino alla bocchetta, da qui risaliamo sul lato Calanca e poco sopra la Bocchetta, a mezzogiorno ci fermiamo per pranzare.
Sempre caldo, sempre uno spettacolo stupendo di fronte a noi, tutta la catena dal Pizzo di Claro verso N, molte le abbiamo calpestate, tante sono "fuori portata", ma qualcuna ancora rientra nei progetti.
Dopo un'ora e mezza di panini, frutta, dolci vari, caffè ed alcolici, guardiano indietro la nostra conquista e scendiamo il comodo sentiero che porta all' Alp de Fora, che raggiungiamo in una mezzora.
La sosta è dovuta, è un bellissimo rifugio, ne ho decantato spesso agli amici, e questa volta possono toccare con mano.
Ma le giornate sono corte, quindi alle 14:20 lasciamo il rifugio, 25min per arrivare al Pian Renten (la palina indica 30min), e quindi giù in gran discesa per Nadi.
La discesa è veloce, molto veloce, ti rendi conto quando scendi della bella pendenza che hai afrontato salendo.
Alle 15:40 siamo al parcheggio, tutti molto soddisfatti, anche Alex che oggi ci ha accompagnati dopo molto tempo dall' ultima uscita assieme.
E' l'ultima uscita del gruppo del 2015, un anno ricco di soddisfazioni per la nostra montagna, e vogliamo sperare che il 2016 lo sia altrettanto.
Per ora i migliori AUGURI a tutti, per un felice 2016, ricco di tutto quello che sempre desideriamo, in primis la salute ...
Ciao, Giorgio
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