Vai di sega .... cresta integrale del Resegone sud-nord

ivanbutti Tempo molto incerto con meta che, come quasi sempre accade in questi casi, viene decisa solo il venerdì pomeriggio. Su proposta di Max si va per il giro delle Creste del Resegone; al ritrovo mattutino del Bione prendiamo le ultime gocce di un inatteso acquazzone che renderà il primo tratto del percorso, su mulattiera acciottolata, particolarmente scivoloso, per fortuna siamo in salita. Dopo il passo del Fò percorriamo un bel sentiero che ci porta ad intercettare la cresta del Resegone poco sotto la Cima Quarenghi. Il sole sembra prendere il predominio, ma ben presto la foschia che risale dal versante lariano la farà da padrone, e di sole ne vedremo ben poco. Proseguiamo sulla cresta in un ambiente davvero bello; il sentiero è piacevole e mai complicato, tant'è che anche il ns. Elefante lo percorre senza troppi problemi. C'è parecchia gente sul percorso, ho appena letto di un folto gruppo di persone che hanno fatto il periplo della val Imagna,  con quasi 50 Km. ed oltre 3.500 m. di dislivello, complimenti. Noi saliamo decisamente più tranquilli e, dopo una breve sosta in vetta, iniziamo la parte nord; anche qui nessun problema, l'unico punto un pò ostico è un canalino con bolli gialli che può però essere bypassato seguendo il tracciato bianco-rosso che passa sotto di pochi metri. Arriviamo così al passo del Giuff e poi ai Piani d'Erna; sosta caffè e poi decidiamo di percorrere il sentiero del Cammello, che dopo un tratto nel bosco ci porta sul versante S del Pizzo d'Erna. Ora il sole ha preso il dominio e fa parecchio caldo, per cui cade a fagiolo una bella birra finale ristoratrice. Che dire, il percorso mi è piaciuto, ovviamente in particolare il tratto in cresta, e ci siamo riproposti di ripercorrerlo prima o poi in una bella giornata autunnale, quando i colori e l'assenza di nuvole ne possono senz'altro esaltare maggiormente le caratteristiche.
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Eravamo li di fronte, proprio mercoledì sera dal Barro, ad ammirare la "resega" in tutta la sua maestosita', pensando alla lunghezza evidente del sentiero che ne percorre appunto le creste. Ed eccoci qui, oggi, ad affrontarlo subito, per la serie "via il dente via il dolore",  sfidando  la pioggia mattutina, e un'umidita' pesante e fastidiosa che ci accompagnera' x tutto il noioso tratto iniziale nel bosco fino al passo del Fo'.
Tanti i sentieri gia' fatti sul Resegone, ma incredibile come se ne scoprano di nuovi ogni volta, ed anche oggi riesco ad arrivare in vetta da un percorso inedito. Questa cavalcata delle creste, da sud a nord, mette insieme diversi percorsi e mi consente di unire e rivivere esperienze gia' fatte a spezzoni, collegando visivamente e mentalmente sentieri che prima mi parevano a se stanti, e di scoprire nomi e luoghi prima sentiti solo nominare in altre avventure, oggi parti della mia memoria. Come non amare questa montagna...
Davvero incredibili gli scenari percorsi, il fascino dei pinnacoli e della "roccia" di questa montagna, che ti regala emozioni e panorami ad ogni passo, cosa che sempre, anche su un sentiero come quello di oggi, facile ma mai banale, spesso su cresta sottile, con balzi verticali, con ripide salite ed irte discese, richiede la massima attenzione. Peccato solo per le nebbie diffuse che ci hanno rubato a tratti qualche panorama.
Piacevole la compagnia.
Soddisfatto anche oggi.
Alla prossima.

beppe Gran bella cavalcata sulle creste del Resegone con bellissimi scenari circondati da una serie infinita di pinnacoli.
Bravo Max per la bella proposta e grazie a tutti per la piacevole compagnia.

massimo Altra "to do" messa nel cassetto ma da rifare in una tersa giornata d'autunno.
Al ritrovo del Bione piove ma non ci scoraggiamo viste le previsioni in miglioramento, qualcuno ha preferito polenta e funghi in altri lidi ...... beato lui!!!!
Pallosa la salita al Fo, bello ed emozionante il sentiero dei solitari 11A che ci permette di bypassare il monotono tratto dal Monzesi alla Passata, presa la cresta ai Solitari divertente e facile la salita fino alla cima con qualche breve saliscendi, tranquillo il tratto fino all'intersezione del canalone Bobbio, insidiosa e da fare con attenzione la salita alla Cima Pozzi, e poi sempre in cresta  vai di Pan di Zucchero e poi di Pizzo Morterone con i camosci a tenerci compagnia. 
Sega completata al Passo del Giuff!!!!!
Poi in relax si scende in Erna con pausa caffè al Marchett, ora è ora di riconcentrarsi perchè il percorso che scende dal Passo del Cammello non è da prendere sottogamba,
Finalmente il ritorno al piazzale della funivia con la meritata e sudata pausa birra ..... anca se il purtafui le mia tant cuntent!!!!
Grazie a tutti per la bella giornata trascorsa insieme in relax e allegria