Come avevo scritto prima di partire in ferie a Enrico,mantengo la parola e lo chiamo per eventuale accordo sull'andar per monti. Con molto piacere mi farà sapere se ci sarà Pinuccia,che ho avuto modo di conoscere in questa occasione. Mi propone questa vetta,che sulla carta neppure l'ombra di un sentiero ne reca traccia e che a mio modesto parere,comunque essa dovrebbe darmi la possibilità di un ottimo panorama. Mi affido alla grande conoscenza di Enrico,il quale conosce molto bene l' Engadina e,le sue valli laterali oltre a molte cime che io non ho ancora violato e,probabilmente non vi riuscirò dato il mio impedimento tecnico da impacciato e goffo escursionista (bradipo per l'appunto). Comunque,giunti alla funivia Lagalb,ove vi è un parcheggio,qui non mancano mai e abbondantemente,le scuse da parte di Enrico per quanto riguarda l'andar piano,suo e di Pinuccia,il fatto che devono fare le soste per dare da mangiare alla Billie e altre ragioni alle quali,io gli ripeto che non sussiste alcun problema. Caro Enrico,non devi scusarti per ragioni così normali,sarei io che dovrei scusarmi se non accettassi,nella più semplice normalità,il modo di andare in montagna,Tuo,di Pinuccia e della Billie. Ricorda,hai a che fare con un amico che si fa in 40 volte in 4 per gli amici,ho sempre dimostrato nei fatti,ciò che dico e che scrivo: l'essere reale e leale nei confronti di chi,a maggior ragione,è stato abbandonato dalla ormai lontana giovinezza,ma nonostante ciò mi da la biada he he he! Con passo tranquillo ci avviamo,Pinuccia è avanti a noi ed Enrico la controlla e la corregge se per caso sbaglia la direzione: con dovuta calma,pacatezza e dolcezza,come dovrebbe essere in ogni coppia,dove la preoccupazione per l'uno e l'altra è normale,rendendo bello il cammino,quasi senza risentirne la fatica. Parlo un poco anche con Pinuccia: una donna mite,e sapiente come Enrico,tutte e due ben istruiti,colti a tal punto che non ti fanno sentire a disagio,ma un gran piacere di essere lì,con loro. Giunti in vetta,la giornata spettacolare e gli amici che mi accompagnano,mi riempie di gioia: poi,lassù si medita,per un'altra occasione,ancora,insieme. Quando Enrico si mette a organizzare una futura escursione,ecco che Pinuccia non sostiene con molto piacere questa sua idea. Io,vorrei,non so se vi riuscirò,dare un pochino di tranquillità a Pinuccia,la quale rimanendo a casa,si preoccupa per l'incolumità di Enrico,quando è in giro da solo: purtroppo succede nella vita che,nonostante la montagna vi abbia uniti,in taluni casi vi separi. Mi spiego: Enrico,riesce a fare determinate escursioni che purtroppo Pinuccia non può più fare,non solo,ma anche nella frequenza. E' una ruota che gira per tutti,chi ha la fortuna di avere una salute che gli permette di fare 100 e chi di fare 60. Ora,tutti e due potete capire,dato che avete la fortuna di avere gli stessi interessi nei confronti della montagna e l'uno verso l'altro: un amore forte! Allora,suggerisco 2 esempi importanti,almeno secondo me: non tarpiamo le ali agli uccelli che ancora volano liberi nel cielo,sarebbe molto triste vederli sofferenti in una gabbia (immaginare Enrico a casa su una poltrona,quando può ancora fare molto altro? Nooooooo!). L'altro esempio: difficile da applicare, suggerirei ad Enrico,che nello stesso tempo si preoccupa per Pinuccia che è a casa,di cercare di rendere meno ansiosa la sua mancanza,organizzando qualche gita in più che sia fattibile a Pinuccia,anche se non appagante come i 3000 metri o con un dislivello notevole,ma che è l'essere insieme che conta. Con tutta semplicità,mettiamoci nei pensieri e la voglia altrui,cercando di comprendere,soprattutto perché: la montagna cera,c'è e ci sarà sempre,noi,purtroppo non ci saremo per sempre! Grazie Enrico e Pinuccia,per il piacere di poter fare delle escursioni in vostra gradita compagnia: alla prossima!
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