Piz Alv - 2975 m
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Quando non sapeva che fare veniva qua. Un giorno si lasciò scappare a dire che è il posto più bello del mondo... Da tempo ne ero curioso di vedere quell'angolo di mondo segreto.
E' una facile cima, dislivello modesto, resa un po' più complicata da una recente frana e dall'assenza di segnaletica.
Posteggiamo alla stazione di funivia del Diavolezza, giusto per aggiungere un paio di chilometri in piano. Il paesaggio raccoglie quanto di meglio la primavera sa offrire a queste quote. Fiori su fiori.
Ci inoltriamo nella Val Minor, per poi abbandonare il sentiero bollato in prossimità di un grosso sasso.
Saliamo a sinistra una valle minore, Val Verda, rimanendo sempre in prossimità del fondo della valletta. inizialmente per prati con qualche ometto, poi su sentiero più marcato.
Giungiamo alla bocchetta dove risplendono a pochi metri due laghetti alpini e riflettono la maestosità del piz Languard.
Dalla parte opposta si mette in mostra la nostra vetta. Da qui pare insormontabile con il suo sfasciume di sassi. Come spesso accade, avvicinandosi le cose cambiano e un comodo sentiero conduce alla panoramicissima vetta. Sembra un paesaggio lunare, la roccia è stranamente molto levigata con intagli molto particolari. Fra le note negative invece notiamo la siccità di questo periodo e il lago Bianco parzialmente prosciugato.
Di sicuro la fioritura dei prati ha offerto una cornice spettacolare, ma la posizione di fronte al gruppo del Bernina è la sua carta migliore.

Engadina per noi è davvero un viaggio.
Ma ripaga sempre. Regala paesaggi, emozioni e panorami che riempiono cuore ed anima…
E’ lunga, lo sappiamo. Ritrovo Bione alle 6.30, con Max, Sabrina, Vanessa e Paolo, cominceremo a camminare solo dopo le 9.
La maestosita’ degli spazi, il verde intenso di queste vallate, le fioriture, e i paesaggi lunari trovati, rendono la giornata di quelle da incorniciare, complice un meteo spaziale, ed un clima perfetto. 12° alla partenza, e una bella brezza che ci rinfresca tutto il giorno senza mai infastidire.
Soffro un po la quota, il dislivello Non è impegnativo, il terreno nemmeno, a parte un paio di punti delicati, è davvero una cima facile, a dispetto dei quasi 3000 mt., e dell’aspetto arcigno visto da sotto, dalla stazione funivia Lagalb su cui incombe quasi verticale. Non a caso, la si conquista con un lungo giro di aggiramento. Panoramicissima vetta, si spazia a 360° su vette maestose e famose.
Ci gustiamo il tutto in perfetta solitudine. Non abbiamo incontrato anima viva, complice forse il fatto che Non ci siano cartelli, segnali, o rifugi. Ma basta seguire gli ometti e leggere il territorio per regalarsi un’ esperienza favolosa.
Spettacolari i laghetti. Ottima ed affiatata la compagnia. Birra Ape finale al crotto Ghiggi.
Soddisfattissimo. Alla prossima

L'amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita di grandi emozioni condivise. Sono veramente fortunata, lo riconosco ogni giorno.
Ancora una volta accogliamo con entusiasmo una proposta che da tempo giaceva nel cassetto,
Andare oltre confine con il gruppo. Andare in Engadina è un pò come essere proiettati in una nuova dimensione, un pò per la distanza in auto da percorrere prima di raggiungere il punto di partenza, un pò per gli spazi immensi in cui mi perdo.. Un paesaggio lunare con macchie di colore di fiori di ogni tipo mi scaldano anima e cuore.
La felicità è qui, non pensando a niente ma sentendo tutto passarmi silenziosamente sulla pelle.
Mi lascio vivere sentendomi libera ad un passo dai miei sogni, godendomi il mio caos.
Ci sono giorni in cui essere felici costa poco.
Ci sono giorni in cui essere felici è un ordine.
Strasoddisfatta anche oggi.
Alla prossima
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