Corno Bianco
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Bella gita questo Corno Bianco!
Da Ca di Janzo, dove c'è il divieto di proseguire (mi sembra in agosto e nei weekend), si segue una strada prima asfaltata e poi sterrata. Dopo circa un mezz'oretta, si imbocca il sentiero che sale deciso fino al Rifugio Abate Carestia.
Arrivato al rifugio effettuo un recupero dei litri d'acqua persi e poi si continua verso il Lago Bianco, nell'unico tratto di sentiero più tranquillo. Il lago è bellissimo, lo si "circumnaviga" per metà circa e si riprende a salire, sempre decisi, verso il Lago Nero. Superato questo laghetto si arriva per direttissima alle catene che aiutano a superare una fascia rocciosa. Ancora sentiero ripido e poi si arriva alla parte più bella della gita dove per proseguire è utile usare le mani per superare facili tratti di arrampicata.
I numerosi bolli sulle rocce permettono di non perdersi anche se, in molti tratti, non c'è un vero e proprio percorso obbligato. Quindi sempre con facile e divertente arrampicata si giunge ad una scritta che indica "Val Otro" (via che nei miei viaggi mentali avrei voluto utilizzare come alternativa di discesa ma oggi non è la giusta giornata per questo genere di varianti) ed infine la cresta finale per toccare la vetta.
Il cielo e i monti intorno sono ormai quasi completamente coperti dalle nubi, ma caso vuole che per una mezz'oretta riesca ancora ad avere un po' di sole sulla testa che mi permette di asciugare la maglietta e godermi una bella pausa relax, comodo comodo su una roccia ... ma niente panorama!
Da Ca di Janzo, dove c'è il divieto di proseguire (mi sembra in agosto e nei weekend), si segue una strada prima asfaltata e poi sterrata. Dopo circa un mezz'oretta, si imbocca il sentiero che sale deciso fino al Rifugio Abate Carestia.
Arrivato al rifugio effettuo un recupero dei litri d'acqua persi e poi si continua verso il Lago Bianco, nell'unico tratto di sentiero più tranquillo. Il lago è bellissimo, lo si "circumnaviga" per metà circa e si riprende a salire, sempre decisi, verso il Lago Nero. Superato questo laghetto si arriva per direttissima alle catene che aiutano a superare una fascia rocciosa. Ancora sentiero ripido e poi si arriva alla parte più bella della gita dove per proseguire è utile usare le mani per superare facili tratti di arrampicata.
I numerosi bolli sulle rocce permettono di non perdersi anche se, in molti tratti, non c'è un vero e proprio percorso obbligato. Quindi sempre con facile e divertente arrampicata si giunge ad una scritta che indica "Val Otro" (via che nei miei viaggi mentali avrei voluto utilizzare come alternativa di discesa ma oggi non è la giusta giornata per questo genere di varianti) ed infine la cresta finale per toccare la vetta.
Il cielo e i monti intorno sono ormai quasi completamente coperti dalle nubi, ma caso vuole che per una mezz'oretta riesca ancora ad avere un po' di sole sulla testa che mi permette di asciugare la maglietta e godermi una bella pausa relax, comodo comodo su una roccia ... ma niente panorama!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (11)