Corno Bianco valsesiano dal Vallone del Rissuolo (3320 m)
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Per questa incredibile gita con Matteo, il ritrovo è previsto al parcheggio nei pressi della Cà di Janzo, di primissima mattina.
Il cielo è ancora stellato e preannuncia una grandiosa giornata di sole.
Percorriamo velocemente il largo sentiero che costeggia i bellissimi villaggetti Walser di Cà Piacentino, Cà Morca, Cà Verno e S. Antonio, dove inizia la lunga salita. Si sale per prati a Cambiaveto (1499 m) , poi nel bosco di aghifoglie: i colori dell'alba sono incredibilmente accesi e le vette delle montagne appaiono come infuocate. Da qui saliamo di nuovo per magri magri fino a quando il sentiero spiana in corrispondenza del rifugio Carestia (2201 m). Sotto di noi la lunga val Vogna è ancora in piena ombra ma le vette circostanti sono già assolate. Si prosegue per un traverso in leggera salita, passando dall'Alpe Rissuolo e poco dopo ci appare davanti a noi lo specchio d'acqua del Lago Bianco (2332 m). Il sentiero affianca il lago sulla sua riva settentrionale finchè la traccia ricomincia nettamente a risalire per prati e più in alto sulla pietraia che conduce alle rive del più grande Lago Nero (2672 m). Da questo punto in poi la salita è di carattere alpinistico, nonostante ciò ce la si cava senza l'utilizzo di corde e imbrago, poichè le difficoltà comunque sono contenute. Risaliamo quindi la pietraia seguendo la via bollata fino al Passo dell'Artemisia (2837 m), dove troviamo una catena che facilita la progressione. Continuiamo la faticosa risalita per roccette (I, max II) fino a rimontare sulla SX la cresta finale che finalmente giunge sull'ambita meta del Corno Bianco (3320 m). Le foto parlano da sole, la giornata è incredibilmente luminosa, la vista a 360° è pazzesca,rimango senza parole.
La discesa avviene per lo stessa tracciato di salita fino a Cambiaveto (1499 m), dove seguiamo il sentiero alto che passa dal bellissimo alpeggio di Rabernardo e poi discesa di nuovo fino alla Cà di Janzo.
Francesco
Il cielo è ancora stellato e preannuncia una grandiosa giornata di sole.
Percorriamo velocemente il largo sentiero che costeggia i bellissimi villaggetti Walser di Cà Piacentino, Cà Morca, Cà Verno e S. Antonio, dove inizia la lunga salita. Si sale per prati a Cambiaveto (1499 m) , poi nel bosco di aghifoglie: i colori dell'alba sono incredibilmente accesi e le vette delle montagne appaiono come infuocate. Da qui saliamo di nuovo per magri magri fino a quando il sentiero spiana in corrispondenza del rifugio Carestia (2201 m). Sotto di noi la lunga val Vogna è ancora in piena ombra ma le vette circostanti sono già assolate. Si prosegue per un traverso in leggera salita, passando dall'Alpe Rissuolo e poco dopo ci appare davanti a noi lo specchio d'acqua del Lago Bianco (2332 m). Il sentiero affianca il lago sulla sua riva settentrionale finchè la traccia ricomincia nettamente a risalire per prati e più in alto sulla pietraia che conduce alle rive del più grande Lago Nero (2672 m). Da questo punto in poi la salita è di carattere alpinistico, nonostante ciò ce la si cava senza l'utilizzo di corde e imbrago, poichè le difficoltà comunque sono contenute. Risaliamo quindi la pietraia seguendo la via bollata fino al Passo dell'Artemisia (2837 m), dove troviamo una catena che facilita la progressione. Continuiamo la faticosa risalita per roccette (I, max II) fino a rimontare sulla SX la cresta finale che finalmente giunge sull'ambita meta del Corno Bianco (3320 m). Le foto parlano da sole, la giornata è incredibilmente luminosa, la vista a 360° è pazzesca,rimango senza parole.
La discesa avviene per lo stessa tracciato di salita fino a Cambiaveto (1499 m), dove seguiamo il sentiero alto che passa dal bellissimo alpeggio di Rabernardo e poi discesa di nuovo fino alla Cà di Janzo.
Francesco
Tourengänger:
francesc92
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