Corno Bianco (3320 m)


Publiziert von martynred , 19. Februar 2022 um 18:24. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:12 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:15
Aufstieg: 2040 m
Strecke:16,5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Cà di Janzo
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Carestia

E' da tanto che questa Cima è nella mia lista del 'to do', così la propongo a Federico per questa bella giornata insieme. Quando si tratta di catene e roccette Botticchio Federico non riesce a rifiutare!



Partiamo di buon ora da casa per giungere a Cà di Janzo alle 7. Lasciamo l'auto al cartello che indica il divieto di proseguire per la strada asfaltata che porta alla località San Antonio. Superiamo la contrada passando a sinistra della piccola chiesa e proseguendo su un largo sentiero pianeggiante che corre a fianco il torrente Vogna. Ad un bivio con palina segnaletica, prendiamo a destra per un sentiero immerso nel bosco arrivando a Piane dopo una breve salita.

Continuiamo per il sentiero che dapprima sale dolcemente per poi inerpicarsi fino a quando giungiamo al Lago Bianco, passando per il Rifugio Abate Carestia. Dal lago, che dall'alto pare a forma di cuore, svoltiamo a destra costeggiandolo per un piccolo tratto e poi abbandonarlo per salire a destra e riprendere la salita. 

Quando siamo in prossimità del Lago Nero, rallentiamo e osserviamo i camosci che mangiano i pochi ciuffi d'erba poco distanti dal lago alla palina segnaletica. Sembrano non temere la nostra presenza, così proseguiamo dritto e risaliamo il sentiero, ora più pietroso, fino a giungere alla base del salto roccioso che si supera con 3 lunghezze di catena. Ci raggiungono anche un paio di escursionisti in compagnia di un cane che dopo alcuni tentennamenti supererà le rocce egregiamente :) (il cane era doverosamente legato con corda alla pettorina)

Superato il salto, continuiamo sul sentiero (n.2) che si fa sempre più roccioso man mano che saliamo. I bolli, rosso e gialli, continuano per rocce e lame affilate che si superano con facilità. Nel frattempo il cielo si annuvola e perdiamo la vista sul Lago Nero e sulla cima. Percorriamo questi ultimi metri sull'ampia cresta che ci porta in vetta del Corno Bianco, dove sono presenti altri 3 escursionisti. Lasciamo un messaggio sul libro di vetta, mangiamo un panino, qualche foto al poco panorama che si intravede e con il prisma metallico di vetta, datato 1934. La cresta nord-ovest sembra molto interessante; a ricerche fatte scopro chiamarsi "dell'Uomo Storto" (AD-, 1600 m sviluppo).

Riprendiamo la via di discesa, ma optiamo per un giro ad anello. Pertanto ripercorriamo a ritroso l'ultimissimo tratto, fino dove si trova un bollo rosso e giallo 3A e una freccia rossa per 'Otro'. Qui, anziché scendere per il canalino roccioso, proseguiamo sulle rocce che ci portano in cresta, direzione sud-est (tratti di II). Il cielo è ancor pieno di umidità e la visibilità non supera la decina di metri. Qualche segno di vernice rossa e qualche ometto permettono di non perdere la traccia, quasi interamente rocciosa (max II). Arriviamo a delle rocce più rosse, su cui è indicato il n.3A, e una volta scavalcate ci ritroviamo alla sommità di un grosso vallone. Su una grossa pietra a sinistra ci sono delle indicazioni: Alagna, Corno Bianco (3A), Riva Vallone del Forno (11).

Ci dirigiamo per il sentiero n.11, che scende a traccia libera per il vallone pietroso su rocce raramente stabili. Al suo termine scorre dell'acqua, a tratti ancora ghiacciata. Ci fermiamo e ascoltiamo la nostra voce che risuona nel canale. Esprimo la mia libertà con un accenno di "canto lirico", per la gioia di Federico, che risponde con i famosi vocalizzi di Freddie Mercury.

Troviamo degli ometti che ci guidano per il pendio dapprima ancora pietroso e poi erboso, fino a raggiungere una baita in sasso, Le Pisse. Da qui scendiamo per esile traccia tra la vegetazione fino a quando la traccia si smarrisce e passiamo per una frana. Traccia GPS alla mano, arriviamo al ciglio del pendio e troviamo degli ometti che ci portano a percorrere un traverso direzione ovest. Ci fermiamo più volte a raccogliere e mangiare lamponi selvatici.

Il sentiero passa davanti una casa in sasso, Alpe Sotto le Pisse Superiore, e poi scende per un centinaio di metri fino all'Alpe Sotto le Pisse Inferiore. Da qui continuiamo a sinistra per un traverso, perdendo il sentiero più volte, inseguendo quando visibile una traccia tra arbusti e vegetazione. Anche qui, traccia GPS alla mano, ci ricolleghiamo al sentiero evidente, in discesa, che ci riporta a San Antonio passando per Rabernardo

A San Antonio ci fermiamo davanti la chiesa per sorseggiare un tè freddo con due patatine, recuperare un po' di energie e correre alla macchina ritrovando gli escursionisti e il cane.



Questa montagna ed il suo avvicinamento sono superbi, per la varietà del percorso e per il panorama. Sono passati anni prima di salirci, ma ne trascorreranno meno per tornarci. Preso per vie differenti da quella percorsa in andata, la più frequentata, permette di essere completamente soli, in ambiente più selvaggio.
Molto consigliata!



Tourengänger: botticchio, martynred
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (5)


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Serzo hat gesagt:
Gesendet am 19. Februar 2022 um 19:53
Ciao Martina, complimenti, avete fatto in discesa il mitico Vallone del Forno, che un tempo era la normale prima che attrezzassero il Passo d'Artemisia! Ormai in disuso, non solo dopo i vari sconvolgimenti del versante nella parte bassa.
Ciao, Sergio

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Februar 2022 um 20:30
Ah non sapevo fosse la "vecchia" via normale! Direi comunque che sia logico in assenza delle catene al salto roccioso.
Grazie Sergio!

Serzo hat gesagt:
Gesendet am 19. Februar 2022 um 20:55
Guarda, io ho fatto solo la normale ma passando molto tempo in Valsesia qualcosa ho saputo.
Ad esempio la tua discesa può anche poi sfociare nella variante Otro-Puio, che ti deposita nella conca dei Tailli proprio sotto la cresta AD (dove puoi appoggiarti al bivacco Ravelli). Insomma, una cima ricca di possibilità. Pane per I tuoi denti!
Ciao

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 21. Februar 2022 um 08:32
Montagna che mi è stata consigliata da più persone, e adesso anche da voi!
Eppure io continuo ad avere altri obiettivi, perché ormai il gruppo del Monte Rosa lo conosco abbastanza.

Ciao.
Andrea

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 21. Februar 2022 um 10:38
Cima bellissima, mi ha sempre attratto... molto bella la discesa, anche se lo sfasciume sembri regnar sovrano...
Ciao ragazzi, bravi come sempre


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