MiniKima con la neve
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Non c'è bisogno di alcuna presentazione per il Trofeo Kima che da circa vent'anni si corre in senso antiorario lungo il tracciato del Sentiero Roma fra i monti del Màsino: meno noto e molto meno impegnativo è invece il MiniKima che si svolge generalmente il giorno precedente la gara principale. Ufficialmente può partecipare chiunque (previa iscrizione), sia con spirito agonistico (attualmente il record è di circa 55 minuti) sia con l'intento di farsi una facile e veloce escursione in uno dei posti più belli delle Alpi. Il percorso infatti, partendo dal Centro Polifunzionale della Montagna, si estende lungo l'ultimo tratto della Valmàsino (prima della biforcazione fra Val di Mello e Valle dei Bagni) e prosegue in Val di Mello nel suo tratto più comodo fino al termine della pista forestale. Questa volta abbiamo deciso di correrlo con la neve, il cui spessore - nel punto culminante - ha raggiunto circa i 25 cm: tenendo conto del tipo di terreno (sentiero sassoso e anche greto di torrente), della sua scarsa visibilità e dell'assenza di traccia, la prestazione velocistica è stata molto modesta nel tratto in salita; tutta un'altra situazione per la discesa: la neve battuta dai numerosissimi passaggi ha uniformato il fondo del viottolo rendendolo più liscio e meno pericoloso di quanto sia in condizioni estive.
Appena oltre il Centro Polifunzionale della Montagna, lungo la strada per Predarossa, girando attorno al Laghetto del Moss, si volta a sinistra in direzione di Visido; dopo le poche baite di questa località, la strada si chiude al traffico e diventa pista ciclopedonale. In salita blandissima, seguendo parallelamente il corso del torrente, si affianca il gigantesco Sasso Remenno (celebre palestra di roccia) e si prosegue fino ad un campeggio; in piano si raggiunge poi il piazzale del campo sportivo di San Martino. Invece di avvicinarsi all'abitato, in corrispondenza di un ponte, si imbocca un sentierino che si addentra in Val di Mello percorrendo il versante ombroso: si tratta di un magnifico percorso boscoso in salita costante con alcune brevi impennate che portano a raggiungere piccole strutture idroelettriche. Da qui il tracciato si fa più arioso e, alternando bellissimi pascoli ad aree di massi rocciosi (area bouldering), si addentra nella valle passando di fronte alle soleggiate e spettacolari placche che ospitano famosissime vie d'arrampicata. Dopo le baite di Cà di Carna il sentiero - racchiuso fra muri a secco - aggira una vastissimo prato che si prolunga per qualche centinaio di metri; poi, improvvisamente, si entra in un rado bosco di conifere e se ne percorre l'accidentata traccia che spesso si confonde con i margini del torrente: oltrepassata una radura (partenza del Sentiero "Life") si arriva a raggiungere (attraversati due ponti), presso le poche baite della Ràsega, il culmine del percorso di andata. Da qui è solo una velocissima discesa regolare lungo la pista principale della Val di Mello: si attraversa Cascina Piana, ci si avvicina di nuovo a Cà di Carna e si arriva al parcheggio di Cà di Rogni presso un campeggio; si prosegue lungo la carrozzabile di accesso alla valle fino ad un bivio segnalato presso un ponte-canale: si scende ripidamente a sinistra lungo un sentiero sassoso che porta a San Martino sull'argine destro del torrente. Qui, al ponte, si volta a sinistra e si raggiunge il piazzale del campo sportivo: ci si ritrova sulla via di andata e, lungo questa, si torna a Filorera.
Appena oltre il Centro Polifunzionale della Montagna, lungo la strada per Predarossa, girando attorno al Laghetto del Moss, si volta a sinistra in direzione di Visido; dopo le poche baite di questa località, la strada si chiude al traffico e diventa pista ciclopedonale. In salita blandissima, seguendo parallelamente il corso del torrente, si affianca il gigantesco Sasso Remenno (celebre palestra di roccia) e si prosegue fino ad un campeggio; in piano si raggiunge poi il piazzale del campo sportivo di San Martino. Invece di avvicinarsi all'abitato, in corrispondenza di un ponte, si imbocca un sentierino che si addentra in Val di Mello percorrendo il versante ombroso: si tratta di un magnifico percorso boscoso in salita costante con alcune brevi impennate che portano a raggiungere piccole strutture idroelettriche. Da qui il tracciato si fa più arioso e, alternando bellissimi pascoli ad aree di massi rocciosi (area bouldering), si addentra nella valle passando di fronte alle soleggiate e spettacolari placche che ospitano famosissime vie d'arrampicata. Dopo le baite di Cà di Carna il sentiero - racchiuso fra muri a secco - aggira una vastissimo prato che si prolunga per qualche centinaio di metri; poi, improvvisamente, si entra in un rado bosco di conifere e se ne percorre l'accidentata traccia che spesso si confonde con i margini del torrente: oltrepassata una radura (partenza del Sentiero "Life") si arriva a raggiungere (attraversati due ponti), presso le poche baite della Ràsega, il culmine del percorso di andata. Da qui è solo una velocissima discesa regolare lungo la pista principale della Val di Mello: si attraversa Cascina Piana, ci si avvicina di nuovo a Cà di Carna e si arriva al parcheggio di Cà di Rogni presso un campeggio; si prosegue lungo la carrozzabile di accesso alla valle fino ad un bivio segnalato presso un ponte-canale: si scende ripidamente a sinistra lungo un sentiero sassoso che porta a San Martino sull'argine destro del torrente. Qui, al ponte, si volta a sinistra e si raggiunge il piazzale del campo sportivo: ci si ritrova sulla via di andata e, lungo questa, si torna a Filorera.
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