Un viaggio nella memoria - Formazza: Giro dei Rifugi


Publiziert von Daniele , 4. August 2014 um 10:03.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 3 August 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Aufstieg: 1250 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:21,5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS36, uscita Valli Antigorio e Formazza, seguire la strada fino a Riale ed alla base della diga del Lago Morasco. Ampio parcheggio. Attenzione: il divieto di transito c'è sempre stato, ma sembra che solo recentemente abbiano iniziato a multare chi si addentra fino al parcheggio in fondo al lago...
Unterkunftmöglichkeiten:Rif. Claudio e Bruno, Rif. 3A, Rif. Città di Busto, alberghi a Riale ed in valle.

Luglio 1984: Ricordi...

Lunedì 9. La sveglia è puntata... suonerà presto. Col gruppo di seconda superiore dell'oratorio dobbiamo partire per la nostra settimana alla baita OMG al Lago dei Sabbioni, in Val Formazza. E' l'appuntamento più atteso dell'anno: una settimana intera da condividere con gli amici più cari, tra lavoro per i poveri, scarpinate, vita comunitaria ed un po' di riflessione.
Quella sveglia suonerà inutilmente... ormai a casa siamo tutti svegli... è stata battuta sul tempo dal telefono... don Aldo, il prete dell'oratorio (lui è già su ai Sabbioni da una settimana e dovrebbe aspettarci per il primo pomeriggio)... sento mia mamma che parla sommessamente... non è un bel segno...
“Non venite... è successa una tragedia...”
Come... cosa?...
“Massimo è caduto... è all'ospedale di Domodossola”
All'inizio le informazioni non sono molto chiare... poi, purtroppo, tutto acquista concretezza... pian pianino (ma neanche tanto) veniamo proiettati nel vivo dell'accaduto.
Massimo... un caro amico... un anno più vecchio di me... di ritorno da una settimana di campo-lavoro al rifugio 3A, si è fermato ai Sabbioni per salutare gli amici dell'oratorio e passare qualche ora insieme prima di scendere a valle.
In compagnia di un altro amico, vanno verso il rifugio Somma (magnifico balcone sul lago) e poi si spingono un po' oltre... quindi l'idea... provare a scendere al lago e costeggiarlo fin dove si riesce... e quando non ci si riesce più?... l'altra malaugurata idea: risalire un canalino che dovrebbe riportarli nei pressi della teleferica del 3A.
Un canalino fatto della tipica “roccia” di queste parti, una roba più che friabile, sfasciumi... comunque lo risalgono. Il primo sbarca sul terrazzino pratoso soprastante... Massimo segue, ma non riesce a fare l'ultimo passo... perde l'equilibrio... non trova nulla a cui aggrapparsi... il volo... due, tre... quante volte rimbalza nel canale?... arriva dritto sul lago... lo ferma un lastrone di ghiaccio che ancora galleggia attaccato alla riva...
Il suo compagno torna alla baita, quanto tempo sia già passato non si sa, è chiaramente sotto shock... non riesce neanche a raccontare l'accaduto... non riesce neanche a rispondere alle domande... “Cos'è successo?”... “Massimo dov'è?”...
Partono le ricerche... avvisati, gli amici del 3A sono giù in una manciata di minuti... lo trovano... qualcuno si cala con una corda... nel frattempo arriva l'elicottero. Non è un'operazione semplice. La visibilità probabilmente non è ottimale, il vento, sicuramente la vicinanza dei cavi della teleferica non agevola... comunque lo raggiungono e lo portano via.
All'ospedale i dottori non sanno che fare... la testa è messa male, fanno il paragone con una palla di vetro tutta crepata...
A casa non c'è altro da fare che pregare... ma stavolta sembra che anche le preghiere non servano a nulla...
Dopo una settimana di coma, il 15 luglio Massimo ci lascia...

 

Oggi...
Quest'anno sono 30 da quell'ormai lontano luglio.
Ho sempre cercato di salire almeno una volta all'anno per tenere viva la memoria. Ma negli ultimi anni, per vari motivi, non mi è stato possibile. Ma questo è un anniversario importante, e nonostante il meteo non sia favorevole decido di approfittare di una domenica libera.
Egoisticamente, voglio essere da solo per poter lasciar correre i pensieri e rivedere le tantissime esperienze fatte tra questi monti:
Dalle prime semplici passeggiate alle salite un po' più impegnative...
Le persone conosciute, quelle solo sfiorate ma che comunque hanno saputo lasciare un segno...
Le decine di ragazzi che ho avuto la fortuna di poter accompagnare in questi posti...
Il primo (ed unico) recupero con l'elicottero per un ragazzo che, in una situazione un po' critica, non riusciva più ad andare nè avanti nè indietro...
Il lavoro fatto per i rifugi OMG... i kg e kg di materiali e viveri trasportati per la loro costruzione e la gestione...
L'amicizia con Laura e Vico (i genitori di Massimo) che per anni sono venuti a fare i cuochi...
Quel giorno, al Claudio e Bruno, in cui con Ilaria decidemmo di provare a costruire una vita insieme...

L'escursione in breve:
Parcheggiata l'auto, si sale velocemente alla diga (strada o scorciatoie). Costeggiare il lago. Giunti in fondo (stazione funivia Enel), prendere il sentiero per il Bettelmatt; seguirlo fino ad un bivio (cartelli) dove si prende a sinistra il nuovo sentiero per il Lago Sabbioni ed i rifugi (il vecchio è sconsigliato/vietato per caduta massi). Seguire il sentiero fino ad incrociare quello che sale al rif. Città di Busto. Scendere al baitello sottostante e, in mezzo a rigogliosa vegetazione, andare ad attraversare il torrente. Risalire la pietraia sul versante opposto (ci sono almeno un paio di tracce indicate con ometti). Raggiunto, poco sopra, il sentiero, si risalgono una serie di dossi e costoloni fino ad arrivare al rif. Mores (chiuso, quest'anno) ed alle infrastrutture Enel.
Scendere alla casa dei guardiani della diga, attraversarla e prendere a sinistra il sentiero che costeggiando il Lago dei Sabbioni sale al rif. Claudio e Bruno.
Proprio davanti al rifugio parte il sentiero per il 3A. Risalire le prime balze su terreno detritico, tenere la destra, scendere leggermente ed attraversare il torrente. Con percorso via via più ripido si giunge infine al rifugio 3A.
Scendere sul ghiacciaio del Siedel (o quel che ne resta); per lingue di neve ci si porta sul fondo e lo si segue quasi fino in fondo. Prima della bocca terminale, spostarsi a sinistra ad intercettare una larga strada sterrata e portarsi sulla Piana dei Camosci percorrendo la quale si arriva al rif. Città di Busto.
Attenzione che, se col sole prendere la direzione corretta è cosa banale, con visibilità scarsa come quella trovata oggi la faccenda si fa un po' più complicata: la strada scende nella valle sotto il Lago Sabbioni, quindi se si vuole andare al Città di Busto ad un certo punto bisogna abbandonarla. Dovrebbero esserci dei cartelli, ma con la visibilità di oggi è facile non vederli...
Dal Busto scelgo di scendere verso il Bettelmatt (sinistra). Il sentiero, su terra morbida, non spacca le ginocchia come quello diretto che scende dall'altra parte. E' un po' più lungo ma molto più "camminabile", inoltre permette di compiere un bell'anello.
Giunti sulla prateria del Bettelmatt seguire la gippabile che con alcuni tornanti ci riporta al Lago Morasco. Ri-costeggiarlo e tornare al parcheggio.

Scusate se mi sono dilungato ed abbandonato ad un po' di nostalgia... d'altronde era proprio lo scopo della gita.


Tourengänger: Daniele
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (11)


Kommentar hinzufügen

numbers hat gesagt: Ricordi
Gesendet am 4. August 2014 um 11:07
Qualche saggio disse:
"l'immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini"

Bello il giro e bello anche il ricordo.
Ciao.


Daniele hat gesagt: RE:Ricordi
Gesendet am 4. August 2014 um 12:21
L'importante è cercare di lasciare un ricordo positivo...
Grazie.

cristina hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2014 um 12:20
Commovente...molto.

Tra i "ragazzi" accompagnati in Formazza ci siamo anche noi!

Buone vacanze.

Ciao Cri

Daniele hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2014 um 12:22
Beh... eravate già dei "ragazzoni"!
Ciao e buone vacanze anche a voi.

Menek hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2014 um 22:34
Belli i posti... I ricordi? Fanno parte della Vita, e noi con il tuo racconto ne siamo partecipi!
Ciao
Menek

Daniele hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2014 um 22:36
Col sole poi... sono meravigliosi!
Grazie. Ciao.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 5. August 2014 um 17:01
Chiedi scusa per la tua relazione ma io credo che noi dobbiamo ringraziarti per averla scritta. Tanti sentimenti che ti fanno onore, tanti ricordi purtroppo non sempre felici, la fedeltà ad un impegno che hai preso con te stesso per ricordare il tuo compagno, il lavoro volontario per gli altri meno fortunati, tutto questo ti fa grande Daniele: sei un'ottima persona.
Bravo!

Daniele hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2014 um 17:23
Grazie per le tue parole... ma non esageriamo.
Sono una persona normale (ben lontano dall'ottimo...) che ha avuto la possibilità (privilegio?) di vivere esperienze speciali, a contatto di persone a volte uniche...
Sono il bagaglio che mi ha fatto diventare quello che sono (nel bene e nel male)...
Grazie ancora.
Ciao
Daniele

danielina hat gesagt:
Gesendet am 11. August 2014 um 22:32
Caro Daniele, quanti ricordi hai risvegliato!
Tante, tantissime volte mi hanno raccontato di Massimo.
La val Formazza è stata x me quasi una seconda casa dai 15 ai 30 anni circa, poi un po' x motivi di lavoro un po' x altro...
In quegli anni, soprattutto dai 25 ai 30 facevo sempre almeno una settimana all'anno ai sabbioni...quanti ricordi!
Si, alcuni posti, specialmente quelli di montagna, hanno la grazia di staccarti per un istante dal mondo e di darti la possibilità di vedere chi ti è vicino e di vivere delle esperienze che altrimenti non riusciresti a sentire.

Daniele hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2014 um 19:00
Spero ricordi belli!... ma se sono legati alla Formazza, lo sono quasi sicuramente.
Ciao e buone passeggiate

danielina hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. August 2014 um 16:20
Si, la Formazza è sempre speciale!
Ciao e buone passeggiate anche a te.


Kommentar hinzufügen»