Hohsandhorn 3182 m o Cima dei Sabbioni + giro dei rifugi
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Innanzitutto non troviamo un bar aperto, per cui niente caffè e, vista l’ora di partenza, l’avremmo gradito più del solito…pazienza lo prenderemo al primo rifugio. Scaricati zaini e scarponi scopro che i miei, prima loro uscita, hanno attaccato il dispositivo anti taccheggio…ops e ora? Dopo vari tentativi con il coltello delle giovani marmotte del nostro socio, riusciamo a rompere un unico filo di alluminio…a questo punto Marco prende il toro per le corna e armato di piccozza distrugge l’affare in plastica, insieme al sasso cui era appoggiato, e riusciamo a liberare lo scarpone!
Così partiamo…. Raggiungiamo la diga dei Sabbioni dove di primo acchito ci sembra che il lago sia attraversato da un gradino, sensazione che proviamo sia noi sia i due bergamaschi arrivati poco dopo. Il riflesso dell’Arbola sul lago semighiacciato crea un effetto stranissimo e bellissimo (vedi foto).
Attraversiamo la diga e giungiamo al rifugio Claudio e Bruno. Caffè? Macché, per entrare in sala, dovremmo togliere gli scarponi, per cui ci accontentiamo di una bella sosta, mangiamo qualche biscotto e beviamo tanta acqua.
Proseguiamo come per la salita al Blinnenhorn solo che, invece di salire a dx, proseguiamo diritti lungo la morena, vari ometti.
Scendiamo sul ghiacciaio, molto rovinato dalle piogge e molto scomodo da percorrere.
Giunti ai piedi del tratto più ripido, calziamo i ramponi ma decidiamo di non legarci, sembra tutto ancora molto chiuso. Con qualche zig-zag superiamo questa parte ripida. Il ghiacciaio spiana e arriviamo a un colle dove togliamo i ramponi e seguendo la facile dorsale arriviamo in vetta.
Sosta doverosa, arrivano i due bergamaschi, qualche chiacchiera, scambio di foto e quindi ritorniamo sui nostri passi e, risalendo sulla morena torniamo al rifugio Claudio e Bruno. In alcune relazione ho letto che si potrebbe evitare.
Sosta pranzo e quindi vista la giornata spettacolare proseguiamo salendo i 200 m che ci separano dal rifugio 3A e compiere quindi il giro dei rifugi. Attraversiamo ancora parecchie lingue di neve e al rifugio sosta caffè…ancora quello della mattina!
Discesa quasi interamente su neve, al Rifugio Città di Busto, e altra sosta, questa volta per una bibita…
Ora non ci resta che scendere comodamente al Battelmatt, sentiero tutto pulito e quindi tornare al lago Morasco e al posteggio.
Giornata veramente eccezionale….
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