Blinnenhorn (corno cieco - mt 3374) da Morasco e giro dei rifugi


Publiziert von mauri87s , 28. Juli 2015 um 22:42.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:28 Juli 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 1 Tage 3:00
Aufstieg: 1700 m
Abstieg: 1700 m
Strecke:via normale - 9B
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Gravello toce-superstrada del sempione-crodo-val formaza-cascate del toce-riale-morasco (1.5 ore)
Unterkunftmöglichkeiten:3 rifugi differenti (carlo e bruno ideale per salita alla vetta)

Caldo anomalo e meteo positivo di luglio spingono me ed un amico a provare il mio primo "over 3000 mt", consigliatissimo da tutti è il Blinnenhorn e non ho intenzione di farmi sfuggire l'occasione: escursione di due giorni dal grande respiro;) Partenza dunque a mattinata inoltrata per la val vigezzo, che raggiungiamo alle ore 14 circa (riale)
Da Riale si arriva in macchina sotto alla diga di Morasco (ampio parcheggio) e da li in una decina di minuti si è alla diga stessa, costeggiando a destra tutto il lago si arriva ai piedi dei monti veri e propri. Attraversiamo un pascolo e troviamo subito l'indicazione "obbligatoria" per il rifugi, in particolare ci interessa il "Carlo e Bruno" dove abbiamo prenotato una camera per la nottata. Il sentiero è ben segnato e sale rapidamente inizialmente tra un po di vegetazione poi super un canalone che porta ad un bivio, come indicato dalle bandierine (scarse durante il tragitto) scendiamo in vallata a sinistra ed attraversiamo il fiumiciattolo per poi risalire appunto dalla parte sinistra della valle (tempo di percorrenza fino al fiume circa 1 ora e 30).. Ora il sentiero sale abbastanza deciso verso il rifugio cesare mores (purtroppo chiuso) e la diga del sabbione con annessa stazione enel (un altra oretta per raggiungerla)..si scende un poco per arrivare al lago, si attraversa la diga e si incrociano due sentieri, quello di sinistra porta alla nostro rifugio mentre quello di destra porta alla piana dei camosci ed agli altri rifugi..Prendiamo la nostra direzione e seguiamo il percorso netto, chiaro e non troppo duro che sale diritto fino al rifugio "carlo e bruno" (15 minuti prima dell'arrivo c'è sulla sinistra il sentiero che in 55 minuti porta la rifugio 3a). Arriviamo dopo poco più di un'ora al nostro rifugio, sono ormai le sei passate, tempo di una sistemata, due foto ed è già ora di cena (davvero abbondante..p.s. costo pernottamento cena e colazione di 38 euro).. Tempo totale di risalita dunque circa 4 ore dal parcheggio..
Il giorno seguente sveglia alle 7 e mezza e partenza alle ore 8.30 per la vetta.. Si sale di una quarantina di metri per il sentiero a destra dell'ingresso al rifugio e ci si trova subito ad un bivio..la via principale svolta destra e porta al "3A" in circa 50 minuti, la nostra invece si vede "minacciosa" sinistra: sembra si vada in verticale XD Le pendenze sono davvero sostenuto nel primo tratto che porta via una cinquantina di minuti per superare la il fianco della montagna e raggiungere la parte superiore più pianeggiante..da qua il sentiero è ben segnato anche da parecchi ometti assolutamente da seguire per non andare fuori via (mancano purtroppo le bandierine con i tempi di percorrenza ed i metri di altitudine anche se non necessarie ad essere onesti), in 20 minuti si arriva in cresta e qui si segue il chiaro sentiero che percorre un grosso ferro di cavallo per superare il ghiacciaio che manteniamo sempre sulla nostra destra. Temperatura ottima e giornata limpida anche se un forte e freddo vento non ci da pace. La vetta ora si vede e l'ultimo tratto pur ripido lo "divoriamo". Arrivo in quota dopo 50 minuti ancora, quindi due ore circa il tempo di risalita dal rifugio.
Vetta mozzafiato, davvero difficile descrivere cotanto splendore..si vede TUTTO! Ma proprio tutto! siamo d'altronde al confine con la svizzera.. tavolino per uno spuntino, croce di legno e tanto vento, possiamo dunque soffermarci solo per poco più di mezz'ora..
Discesa rapida con qualche scorciatoia e in poco più di un'ora siamo di nuovo al bivio iniziale..optiamo dato l'anticipo sulla tabella di marcia di percorrere la via per il "3A" seguendo un ipotetico anello che ci porterà a morasco..Sentiero piacevole nel primo tratto e un po' più duro nel finale (si sale di circa 200 metri in totale), in 50 minuti siamo al "3A":bello e maestoso domina  la diga del sabbione (con tanto di teleferica).. Rifugio vivissimo anche per la presenza di lavoratori e volontari molto indaffarati.. Per il ritorno ci viene consigliata la discesa non per direttissima (descritta come parecchio ripida) ma il percorso dall'altro lato della montagna che porta al piano dei camosci ed al "Città di Busto", la via per la verità non è proprio il massimo, ripida e tutta su sassaie che evitano il ghiacciaio di valle..ci vogliono circa 55 minuti per arrivare all'inizio del piano (dove si trovano altre via per il sabbione) ed una ventina di minuti tutti in piano tra un panorama mozzafiato per raggiungere l'ultimo rifugio di giornata, davvero scenografico e ben tenuto..da qua seguiamo il nitido sentiero che da sinistra aggira la montagna e ci porta alla diga in 1 ora e 30 circa (evitando lo scosceso sentiero di destra che si ricongiunge a quello fatto all'andata).. Terminiamo così il modo completo l'anello che definirei "OMG" Dato che porta a tutti i bellissimi rifugi "Operazione Mato Grosso" della zona..
Gita davvero pazzesca..nemmeno poi così stancante dato che effettuata in 2 giorni..consigliatissima per la zona che merita veramente!! 

Un saluto a tutti! A presto!!

P.S. mi scuso per la descrizione "fredda" e poco emozionante ma l'ora e la stanchezza hanno parlato per me..il resto lo lascio alle foto (che rendono decisamente di più)

Tourengänger: mauri87s


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