Alpe Campo, Lago Ledù
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Con Mauro e Mimmo si va in Val Garzelli all'Alpe Campo e al e dopo aver valicato la bocchetta del Cannone toccheremo il lago Ledù e il bivacco Petazzi.
Ore 8.30 si parte da Pra Pincè località sita in Val Bodengo, il tempo è discreto anche se nuvole e foschia non mancano, uno sguardo all'insù e vista la bocchetta parzialmente sgombra di neve si opta per lasciare i ramponi in auto.
Attraversato il ponte sul torrente il sentiero costeggia il corso d'acqua salendo dolcemente fino all'Alpe Garzelli m1031, cambio brusco di pendenze e fino quasi all'Alpe Campo il sentiero sale davvero molto ripido, giunti all'Alpe Campo l'espressione di Mauro e Mimmo è di stupore e incredulità dovuto alla meraviglia di questo luogo incantevole contornato da un anfiteatro di cime aspre, imponenti e severe: Pizzo Annamaria - Pizzo D'Alterno - Pizzo Ledù - Pizzo Rabbi etc...., per loro questi luoghi sono una news.
Breve pausa e riprendiamo la nostra salita verso la bocchetta dal Cannone, dopo un breve tratto in piano si attraversa il torrente e si riprende a salire fra prati ed enormi massi levigati dove è un piacere camminarci sopra, il percorso è sempre ottimamente segnalato, quasi impossibile perdere la corretta via.
All'attacco del canalino che ci condurrà alla Bocchetta del Cannone, cambio gomme lascio le scarpette ed indosso gli scarponi, dopo aver passato il primo tratto su nevaio non particolarmente ripido iniziamo il tratto chiuso fra due pareti di roccia, con pendenze davvero elevate ma senza alcuna difficoltà tecnica anche se bisogna sempre prestare molta attenzione vista l'instabilità del terreno, i bolli sono d'aiuto per trovare la via più semplice. Alla bocchetta davanti ai nostri occhi si apre il paradiso con la visione del lago Ledù una piccola perla incastonato fra le pareti delle vette circostanti, peccato che oggi la foschia e le nuvole ci impediscano la magnifica vista che si può avere da quassù su quasi tutto il Lario. Costeggiato lo specchio d'acqua in breve raggiungiamo il bivacco Petazzi dove consumiamo il nostro lauto pasto fatto di salumi e formaggi il tutto annaffiato da birra, vino e grappa.
Ore 14.00 si riparte per il ritorno, la discesa dalla bocchetta va affrontata con ancora più attenzione..... è un attimo procurarsi una slogatura o essere colpiti da qualche masso vista l'instabilità del terreno.
Terminato il nevaio la discesa si fa decisamente più tranquilla, brevissima sosta all'Alpe Campo e per le 17.00 siamo di ritorno all'auto
La voglia di bagno nel torrente è tanta, ma oggi il tempo è tiranno e bisogna ripartire verso casa immediatamente.
Escursione in ambienti selvaggi, di media lunghezza che richiede un discreto impegno fisico viste le pendenze sempre importanti del percorso, difficoltà tecniche praticamente assenti anche se la bocchetta del Cannone quasi tutte le stagioni fino a fine giugno è satura di neve; impossibile non innamorarsi di questi luoghi, penso che nel prossimo autunno le mie visite sull'alto Lario e nell'alta Mesolcina saranno sempre più frequenti!!!
Ore 8.30 si parte da Pra Pincè località sita in Val Bodengo, il tempo è discreto anche se nuvole e foschia non mancano, uno sguardo all'insù e vista la bocchetta parzialmente sgombra di neve si opta per lasciare i ramponi in auto.
Attraversato il ponte sul torrente il sentiero costeggia il corso d'acqua salendo dolcemente fino all'Alpe Garzelli m1031, cambio brusco di pendenze e fino quasi all'Alpe Campo il sentiero sale davvero molto ripido, giunti all'Alpe Campo l'espressione di Mauro e Mimmo è di stupore e incredulità dovuto alla meraviglia di questo luogo incantevole contornato da un anfiteatro di cime aspre, imponenti e severe: Pizzo Annamaria - Pizzo D'Alterno - Pizzo Ledù - Pizzo Rabbi etc...., per loro questi luoghi sono una news.
Breve pausa e riprendiamo la nostra salita verso la bocchetta dal Cannone, dopo un breve tratto in piano si attraversa il torrente e si riprende a salire fra prati ed enormi massi levigati dove è un piacere camminarci sopra, il percorso è sempre ottimamente segnalato, quasi impossibile perdere la corretta via.
All'attacco del canalino che ci condurrà alla Bocchetta del Cannone, cambio gomme lascio le scarpette ed indosso gli scarponi, dopo aver passato il primo tratto su nevaio non particolarmente ripido iniziamo il tratto chiuso fra due pareti di roccia, con pendenze davvero elevate ma senza alcuna difficoltà tecnica anche se bisogna sempre prestare molta attenzione vista l'instabilità del terreno, i bolli sono d'aiuto per trovare la via più semplice. Alla bocchetta davanti ai nostri occhi si apre il paradiso con la visione del lago Ledù una piccola perla incastonato fra le pareti delle vette circostanti, peccato che oggi la foschia e le nuvole ci impediscano la magnifica vista che si può avere da quassù su quasi tutto il Lario. Costeggiato lo specchio d'acqua in breve raggiungiamo il bivacco Petazzi dove consumiamo il nostro lauto pasto fatto di salumi e formaggi il tutto annaffiato da birra, vino e grappa.
Ore 14.00 si riparte per il ritorno, la discesa dalla bocchetta va affrontata con ancora più attenzione..... è un attimo procurarsi una slogatura o essere colpiti da qualche masso vista l'instabilità del terreno.
Terminato il nevaio la discesa si fa decisamente più tranquilla, brevissima sosta all'Alpe Campo e per le 17.00 siamo di ritorno all'auto
La voglia di bagno nel torrente è tanta, ma oggi il tempo è tiranno e bisogna ripartire verso casa immediatamente.
Escursione in ambienti selvaggi, di media lunghezza che richiede un discreto impegno fisico viste le pendenze sempre importanti del percorso, difficoltà tecniche praticamente assenti anche se la bocchetta del Cannone quasi tutte le stagioni fino a fine giugno è satura di neve; impossibile non innamorarsi di questi luoghi, penso che nel prossimo autunno le mie visite sull'alto Lario e nell'alta Mesolcina saranno sempre più frequenti!!!
Tourengänger:
Massimo

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