Spedizione estiva Maistracc 2016: Lago Ledù
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Spedizione Maistracc 2016, qualcuno la aspettava dalla spedizione invernale al bivacco Primalpia mentre qualcun altro si è aggiunto proprio agli sgoccioli, alla fine comunque ci siamo ritrovati in 24 sulle rive del lago Ledù.
Sabato mattina arriviamo a Bodengo, poi passando dall'alpe Dosso e infine risalendo la bocchetta del Cannone giungiamo al lago Ledù
I punti più ripidi fanno un po' imbestialire più di una persona ma giunti alla bocchetta, quando lo sguardo può spaziare su tutto il versante opposto quello che domina in ognuno è lo stupore. Tutta la stanchezza (o meglio quasi tutta) svanisce.
Purtroppo il vento gelido non ci permette di fare un bagno nel laghetto e ci disturberà soprattutto durante la cena raffreddando in pochi secondi i nostri piatti di pasta ma poco importa.
Giusto prima di cena ci raggiunge anche Riki, partito dopo il lavoro con gli ultimi partecipanti.
Classico Braulio e poi le le ambitissime premiazioni. Prima di andare a dormire c'è anche il tempo di fare quattro bei canti che poi continueranno anche a farsi eco tra le tende animate da qualche instancabile non ancora vinto dalla stanchezza.
Al mattino dopo aver smontato il nostro campo e aver fatto colazione torniamo alla bocchetta e poi giù fino all'alpe Campo dove pranziamo e ci rinfreschiamo nel fiume infine da questa scendiamo fino a Pra Princè.
Questa volta concludo questa relazione con quello che il mio caro amico Poty ha scritto appena tornato da questa spedizione estiva, non avrei potuto trovare parole migliori per descrivere cosa sono per noi questi giorni e perchè ci teniamo così tanto.
"Non c è soddisfazione più grande per chi ama la montagna, il mondo e le persone nel vedere un piccolo gruppo di amici formatosi nel nulla, legato solo dall'amicizia e la voglia di scoprire, che evolve e si allarga di volta in volta, di anno in anno con amici e conoscenti vogliosi di un esperienza indelebile. Lo so, in montagna c è da sudare e imprecare nei momenti difficili, ma quando si arriva sulla vetta non c'è cosa più bella di ricevere dei piccoli ringraziamenti o semplicemente sentire dire "che bello, n' è valsa la pena"; soprattutto dalle persone meno allenate o riservate e qui ti senti come una piccola guida alpina capace nel suo lavoro, che oltre a portare le persone fisicamente sulla vetta deve riuscire a far semplicemente apprezzare quello che lui ama e cerca di conservare.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e quelli che purtroppo non sono riusciti a portare la propria presenza fisica, perché oggi in un mondo come questo, dove la fatica è vista come una pazzia riuscire a portare avanti un gruppo così numeroso e compatto è difficile come, per un semplice alpinista, scalare la montagna più alta del mondo."
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