Pizzo del Gallo (1996 m)
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Il percorso prende il via dal grazioso villaggio di Berzona (748 m), arroccato sui ripidi crinali della Valle Onsernone.
Un comodo sentiero con segnavia ci porta in breve ad una chiesa posta nella parte superiore del paese. Da qui entriamo nel fitto bosco, e raggiungiamo tra saliscendi, il ponte di quota 812 m che permette di superare il torrente Bordione. Da qui, un ripido sentiero a zig-zag ci consente di raggiungere il promontorio di Sella (1019 m), da dove riusciamo già a scorgere la nostra via di salita al Pizzo del Gallo, per il suo spallone E, affianco ai pendii di Brinsciulascio.
Entriamo poi nell’evidente valle che culmina al Passo della Maggia e guadagniamo dapprima i monti di Sassello (1194 m) per poi giungere alle cascine di Cortasiell (1372 m).
Ora il sentiero con segnavia continua verso Pino, mentre noi proseguiamo su delle tracce in direzione della Cà (1679 m), una curiosa cascina “solitaria” sulle pendici S del Pizzo Peloso. In zona Pinc, nei pressi di una cascina (a ca. quota 1500 m), lasciamo l’esile sentierino e cerchiamo un punto che ci permetta di aggirare la vallata senza perdere troppo quota. Superiamo un torrente, dopodiché scendiamo di quasi 50 metri per ritrovarci su un altopiano nevoso grazie al quale riusciamo ad arrivare dall’altro fianco della valle, proprio ai piedi dell’evidente costola E che mena dritta in vetta.
La prima parte della cresta è piuttosto penosa in quanto dobbiamo districarci in una selva di rododendri e cespugli, poi più su, il percorso si fa aperto. Sui soprastanti ripidi pendii, procedendo con attenzione per non scivolare sull’infida erba secca (che sembra ricoperta di sapone), giungiamo su un antico alpe oramai abbandonato (a quota 1700 m ca.) dove scorgiamo anche dei ruderi. Ci concediamo una breve pausa ammirando da lontano il Lago Maggiore, dopodiché proseguiamo dritti verso la nostra meta. Poco prima della quota 1817 m, ci sono delle roccette da scavalcare per poi raggiungere il Pizzo del Gallo (1996 m) su irti pendii erbosi, ancora parzialmente innevati.
La giornata è mite, per cui restiamo una buona oretta sul culmine, prima di riprendere la discesa per la stessa via di salita.
Note:
Vetta
Ometto di sasso sulla vetta.
Berzona:
Poco prima di raggiungere il villaggio di Berzona, c’è un comodo posteggio sulla destra (cartello indicatore “P a 20 metri” - ca. 10-14 posteggi)”, altrimenti ci sono anche dei posteggi laterali lungo la strada che sale verso la piazza di giro nei pressi della chiesa.
Valutazione:
Berzona - Cortasiell: T3 (EE)
Cortasiell - Pizzo del Gallo: T4-
Un comodo sentiero con segnavia ci porta in breve ad una chiesa posta nella parte superiore del paese. Da qui entriamo nel fitto bosco, e raggiungiamo tra saliscendi, il ponte di quota 812 m che permette di superare il torrente Bordione. Da qui, un ripido sentiero a zig-zag ci consente di raggiungere il promontorio di Sella (1019 m), da dove riusciamo già a scorgere la nostra via di salita al Pizzo del Gallo, per il suo spallone E, affianco ai pendii di Brinsciulascio.
Entriamo poi nell’evidente valle che culmina al Passo della Maggia e guadagniamo dapprima i monti di Sassello (1194 m) per poi giungere alle cascine di Cortasiell (1372 m).
Ora il sentiero con segnavia continua verso Pino, mentre noi proseguiamo su delle tracce in direzione della Cà (1679 m), una curiosa cascina “solitaria” sulle pendici S del Pizzo Peloso. In zona Pinc, nei pressi di una cascina (a ca. quota 1500 m), lasciamo l’esile sentierino e cerchiamo un punto che ci permetta di aggirare la vallata senza perdere troppo quota. Superiamo un torrente, dopodiché scendiamo di quasi 50 metri per ritrovarci su un altopiano nevoso grazie al quale riusciamo ad arrivare dall’altro fianco della valle, proprio ai piedi dell’evidente costola E che mena dritta in vetta.
La prima parte della cresta è piuttosto penosa in quanto dobbiamo districarci in una selva di rododendri e cespugli, poi più su, il percorso si fa aperto. Sui soprastanti ripidi pendii, procedendo con attenzione per non scivolare sull’infida erba secca (che sembra ricoperta di sapone), giungiamo su un antico alpe oramai abbandonato (a quota 1700 m ca.) dove scorgiamo anche dei ruderi. Ci concediamo una breve pausa ammirando da lontano il Lago Maggiore, dopodiché proseguiamo dritti verso la nostra meta. Poco prima della quota 1817 m, ci sono delle roccette da scavalcare per poi raggiungere il Pizzo del Gallo (1996 m) su irti pendii erbosi, ancora parzialmente innevati.
La giornata è mite, per cui restiamo una buona oretta sul culmine, prima di riprendere la discesa per la stessa via di salita.
Note:
Vetta
Ometto di sasso sulla vetta.
Berzona:
Poco prima di raggiungere il villaggio di Berzona, c’è un comodo posteggio sulla destra (cartello indicatore “P a 20 metri” - ca. 10-14 posteggi)”, altrimenti ci sono anche dei posteggi laterali lungo la strada che sale verso la piazza di giro nei pressi della chiesa.
Valutazione:
Berzona - Cortasiell: T3 (EE)
Cortasiell - Pizzo del Gallo: T4-
Tourengänger:
Varoza

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