Madone -2018 mt- (da Berzona, Val Onsernone).
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Dalla chiesa parrocchiale di San Defendente che si trova a Berzona 700 mt, prende il via l'escursione. Tra le viuzze del piccolo borgo si snoda il sentiero, che pone come meta intermedia il corte maggengale di Sella 1019 mt. Lasciato il grazioso nucleo abitato, si raggiunge in ripida salita su gradoni, l'oratorio della Beata Vergine delle Grazie. Alle spalle dell'edificio religioso, il percorso muta il suo aspetto addentrandosi in ambiente boscoso. Si perde qualche metro di quota in leggera discesa, superando il torrente Bordione tramite ponte in cemento. Passati sulla sponda opposta prende il via la vera salita. Il ripido sentiero, a tratti magistralmente lavorato, con scalini in pietra, conduce a Sella 1019 mt: agglomerato di baite, tuttora ben conservate, in posizione soleggiata e panoramica. Dopodiché si prosegue seguendo l'ottimo sentiero, all'interno di un intricato bosco misto latifoglie e conifere, a tratti molto selvatico visto il rigoglioso sottobosco, raggiungendo in sequenza: Sassello 1160 mt, Cortesiell 1390 mt ed infine Pino 1659 mt. Quest'ultima località è situata sulla panoramica dorsale che separa la Valle Onsernone dal solco vallivo del Fiume Maggia; ed è costituita: da ruderi di baite d'alpe, di cui una ancora funzionante, una spartana vasca fontanile e una suggestiva cappelletta devozionale.
Oltre Pino 1659 mt, si prosegue seguendo per breve tempo il sentiero diretto al Passo della Maggia 1973 mt. L'itinerario fin qui redditizio e costante, accentua le sue pendenze, supera un dosso prativo seguendo la naturale dorsale e raggiunge un bivio segnalato. Al bivio, si abbandona il sentiero per il Passo della Maggia 1973 mt, marcato in bianco-rosso-bianco, per utilizzare una sorta di "direttissima" per il Madone 2018 mt, marcata in bianco-blu-bianco. La salita è a tratti molto ripida e segue un filo di cresta erboso, da non sottovalutare, erba per sua natura insidiosa e scivolosa. Nonostante tutto è doveroso ammettere, che la via è sicura, spaziosa, e ben evidenziata da un lungo susseguirsi di paletti in legno conficcati nel terreno che rivelano i passaggi migliori. All'apice del sentiero segnalato in bianco-blu-bianco, si intercetta la cresta compresa tra le due sommità che caratterizza il Madone 2018 mt e che separa la Val Onsernone dalla Valle di Lodano, tributaria dalla valle Maggia. A questo punto, si vira sulla cima più a Est, superando un passaggio in cresta, roccioso e più stretto, raggiungendo in pochissimo tempo la vetta rappresentata da un cumulo di ometti in pietra: Madone 2018 mt. Montagna che offre un bellissimo palcoscenico nonostante la sua modesta altitudine. Il panorama è comunque esteso e molto vario. Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Itinerario ben segnalato fino in vetta. La parte alta del percorso per via diretta (bianco-blu-bianco) è sicuramente valutabile T3, o in via precauzionale, eventualmente T3+, in base alle condizioni del fondo erboso del terreno che per sua natura è parecchio ripido e a tratti fortemente inclinato.
Oltre Pino 1659 mt, si prosegue seguendo per breve tempo il sentiero diretto al Passo della Maggia 1973 mt. L'itinerario fin qui redditizio e costante, accentua le sue pendenze, supera un dosso prativo seguendo la naturale dorsale e raggiunge un bivio segnalato. Al bivio, si abbandona il sentiero per il Passo della Maggia 1973 mt, marcato in bianco-rosso-bianco, per utilizzare una sorta di "direttissima" per il Madone 2018 mt, marcata in bianco-blu-bianco. La salita è a tratti molto ripida e segue un filo di cresta erboso, da non sottovalutare, erba per sua natura insidiosa e scivolosa. Nonostante tutto è doveroso ammettere, che la via è sicura, spaziosa, e ben evidenziata da un lungo susseguirsi di paletti in legno conficcati nel terreno che rivelano i passaggi migliori. All'apice del sentiero segnalato in bianco-blu-bianco, si intercetta la cresta compresa tra le due sommità che caratterizza il Madone 2018 mt e che separa la Val Onsernone dalla Valle di Lodano, tributaria dalla valle Maggia. A questo punto, si vira sulla cima più a Est, superando un passaggio in cresta, roccioso e più stretto, raggiungendo in pochissimo tempo la vetta rappresentata da un cumulo di ometti in pietra: Madone 2018 mt. Montagna che offre un bellissimo palcoscenico nonostante la sua modesta altitudine. Il panorama è comunque esteso e molto vario. Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Itinerario ben segnalato fino in vetta. La parte alta del percorso per via diretta (bianco-blu-bianco) è sicuramente valutabile T3, o in via precauzionale, eventualmente T3+, in base alle condizioni del fondo erboso del terreno che per sua natura è parecchio ripido e a tratti fortemente inclinato.
Tourengänger:
GAQA

Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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