Cortesell dei Morasci Val Verzasca
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Il tempo a disposizione per sabato non è tanto e bisogna tornar presto. Trovo sul libro di Chiara Brenna la descrizione di una gita di non esagerato sviluppo e dislivello e cerco, come al solito, su Hikr qualche informazione. Stranamente nessuno l'ha mai descritta, non esistono neppure i waypoints relativi e, sul web, trovo solo alcune foto del bravissimo Seeger che, nel suo sito sulle Alpi Ticinesi, mostra di esser passato anche di qui.
Descrivo allora, una volta tornato, la gita in una maniera più completa di altre volte, quando tante cose le davo per sapute e affidavo alla ricerca di ciascuno lo svilupparsi della via.
A Gerra non attraversare il fiume sul ponte a monte (quello carrozzabile) ma tornare verso il ponte pedonale più a sud. Attraversatolo prendere la dx e percorrere per circa 10 minuti il sentierone del fondovalle. Si supera subito un altro ponticello, si passa la deviazione che sale all'Alpe Mott, si passa da un'area picnic e si valica uno stretto e lungo ponte che supera il Riale della Val di Mott.
A sinistra la meravigliosa cascata di Mott e, attenzione, appena finito il ponte, sulla sinistra, parte una traccia non evidentissima.
E' questo l'inizio del sentiero per Cortesell.
Salendo la traccia migliora, si passa, con una scalinata, accanto alla cascata e a risvolti stretti, guadagnando quota in fretta, si arriva a Frodetta (972m). Passando tra le due cascine non si va verso sin, dove si vede un "canvetto" per la conservazione dei cibi, ma si sale secchi. Il sentiero, sempre ben evidente, guadagna in maniera logica la bancata boscosa e, dopo aver trovato un bel muro e un cartello che invita a tener legati i cani, arriva ad un gruppo di cascine a quota 1243m. Si prende, appena prima di arrivarci, una traccia verso dx che, in leggera salita porta, dopo un tratto franato che passa un torrentello e un bosco di faggi, ad affacciarsi al terrazzo erboso di Cortesell (m1333).
Il posto è molto bello e più panoramico del successivo Cortesell dei Moraschi. Si vede Brione in basso, sovrastata dal Madom da Sgiof e dalla zona del Masnee, il Poncione della Marcia in una visione insolita, le montagne sopra Sonogno, il Madom Gross e lo Scaiee appena sopra sulla destra. Vari sassoni e un bel prato potranno permettere ai più pigri di fermarsi quì e aspettare gli avventurosi che proseguiranno.
In effetti arrivare a Cortesell dei Morasci è una (piccola) avventura e il livello di difficoltà sale un poco.
Il sentiero, in piano, arriva ad un primo riale, poi, attraversando dei traversi da "piede fermo" per il fogliame e l'esposizione, si arriva ad un secondo riale. Da qui in avanti il sentiero è un optional. Si trovano all'inizio alcuni nastri gialli, legati intorno agli alberi, da seguire muovendosi nel bosco di faggi. Finiti i segnali gialli si intuisce in alcuni punti la traccia e si trovano alcuni microometti che però confortano.
La traccia segnata sulla CNS è, tanto per cambiare, molto precisa e aiuta nell'orientamento. Si arriva sotto una bancata di rocce e, grazie all'intuizione e ai tentativi, si trova il modo di passarla da dx a sin.
Appena prima delle rocce, magicamente, cominciano alcuni segni rossi sui faggi che portano per mano a Cortesell dei Morasci (1527m). Il posto è molto bello, si intravedono la Corona di Redorta e il Barone e penso in autunno sia, con i larici ingialliti, ancora meglio.
In discesa, tornando a Cortesell, fare attenzione a due cose. I bolli rossi paiono messi apposta per aiutare chi sale ma, scendendo, non si vedono, pertanto girarsi spesso a veder se la strada è giusta. Finiti i bolli rossi tirare a naso per vedere appena possibile i nastri gialli cercando, trovati i primi, di NON scendere troppo ma tirare verso destra stando abbastanza a livello.
Arrivati a Cortesell è ora di aprire gli zaini e togliere bottiglie e leccornie varie....
Descrivo allora, una volta tornato, la gita in una maniera più completa di altre volte, quando tante cose le davo per sapute e affidavo alla ricerca di ciascuno lo svilupparsi della via.
A Gerra non attraversare il fiume sul ponte a monte (quello carrozzabile) ma tornare verso il ponte pedonale più a sud. Attraversatolo prendere la dx e percorrere per circa 10 minuti il sentierone del fondovalle. Si supera subito un altro ponticello, si passa la deviazione che sale all'Alpe Mott, si passa da un'area picnic e si valica uno stretto e lungo ponte che supera il Riale della Val di Mott.
A sinistra la meravigliosa cascata di Mott e, attenzione, appena finito il ponte, sulla sinistra, parte una traccia non evidentissima.
E' questo l'inizio del sentiero per Cortesell.
Salendo la traccia migliora, si passa, con una scalinata, accanto alla cascata e a risvolti stretti, guadagnando quota in fretta, si arriva a Frodetta (972m). Passando tra le due cascine non si va verso sin, dove si vede un "canvetto" per la conservazione dei cibi, ma si sale secchi. Il sentiero, sempre ben evidente, guadagna in maniera logica la bancata boscosa e, dopo aver trovato un bel muro e un cartello che invita a tener legati i cani, arriva ad un gruppo di cascine a quota 1243m. Si prende, appena prima di arrivarci, una traccia verso dx che, in leggera salita porta, dopo un tratto franato che passa un torrentello e un bosco di faggi, ad affacciarsi al terrazzo erboso di Cortesell (m1333).
Il posto è molto bello e più panoramico del successivo Cortesell dei Moraschi. Si vede Brione in basso, sovrastata dal Madom da Sgiof e dalla zona del Masnee, il Poncione della Marcia in una visione insolita, le montagne sopra Sonogno, il Madom Gross e lo Scaiee appena sopra sulla destra. Vari sassoni e un bel prato potranno permettere ai più pigri di fermarsi quì e aspettare gli avventurosi che proseguiranno.
In effetti arrivare a Cortesell dei Morasci è una (piccola) avventura e il livello di difficoltà sale un poco.
Il sentiero, in piano, arriva ad un primo riale, poi, attraversando dei traversi da "piede fermo" per il fogliame e l'esposizione, si arriva ad un secondo riale. Da qui in avanti il sentiero è un optional. Si trovano all'inizio alcuni nastri gialli, legati intorno agli alberi, da seguire muovendosi nel bosco di faggi. Finiti i segnali gialli si intuisce in alcuni punti la traccia e si trovano alcuni microometti che però confortano.
La traccia segnata sulla CNS è, tanto per cambiare, molto precisa e aiuta nell'orientamento. Si arriva sotto una bancata di rocce e, grazie all'intuizione e ai tentativi, si trova il modo di passarla da dx a sin.
Appena prima delle rocce, magicamente, cominciano alcuni segni rossi sui faggi che portano per mano a Cortesell dei Morasci (1527m). Il posto è molto bello, si intravedono la Corona di Redorta e il Barone e penso in autunno sia, con i larici ingialliti, ancora meglio.
In discesa, tornando a Cortesell, fare attenzione a due cose. I bolli rossi paiono messi apposta per aiutare chi sale ma, scendendo, non si vedono, pertanto girarsi spesso a veder se la strada è giusta. Finiti i bolli rossi tirare a naso per vedere appena possibile i nastri gialli cercando, trovati i primi, di NON scendere troppo ma tirare verso destra stando abbastanza a livello.
Arrivati a Cortesell è ora di aprire gli zaini e togliere bottiglie e leccornie varie....
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