Poncione della Marcia 2455 m (invernale)
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La Valle Verzasca in inverno è poco visitata a causa dei versanti scoscesi e delle creste difficili. Ci sono alcuni itinerari che si prestano tuttavia ad esser percorsi anche con la neve. Questo che riporto è il classico e permette di accedere in inverno ad una delle regioni più suggestive del Canton Ticino (anche l'unica che non confini con altri cantoni o nazioni).
Nel mio caso si è trattato anche di un ritorno in montagna dopo tre settimane di pausa a causa del covid. La scelta è ricaduta su un percorso soddisfacente e bello, ma soprattutto su dislivelli e sviluppi non eccessivi ma nemmeno banali. Con la neve relegata alle quote superiori io e il mio compagno di avventura Joao abbiamo potuto svolgere l'intera escursione in otto ore. Un tempo ragionevole considerando le mie condizioni e il fatto di essere nel giorno più corto dell'anno.
Conscina
Breve descrizione
Abbiamo trovato neve soltanto sopra i 1500 m, un innevamento uniforme sopra i 1700 m. Lo strato è ancora insufficiente per poter svolgere ascensioni con gli sci, ci sono troppi buchi, grandi accumuli ventati inconsistenti e rocce che emergono.
Per la progressione a piedi in racchette da neve il tour è però possibile.
Il grado valanghivo è molto basso, il punto più a rischio ha già scaricato.
Io e Joao ci mettiamo in marcia intorno alle 06.30. È notte. Essendo il 21 dicembre l'alba è ancora remota.
Risaliamo il bosco lungo un sentiero bianco-rosso ed emergiamo durante l'alba rosa negli alpi di quota 1200 m. Ci sono 3 grandi balconi con varie cascine e pascoli: El Vald a quota 1200 m, Conscina a quota 1500 m e Corte di Sopra a 1700 m. Fino a quest'ultima c'è il sentiero. In seguito ci sono segni ma la copertura nevosa ci impedisce di osservarli.
Ci prendiamo una bella pausa a Conscina dopo l'alba.
Corte di Sopra
Superata Corte di Sopra traversiamo il pendio a quota 1900 m verso nord per portarci alla base del canale.
Risaliamo il canale nevoso che ha scaricato. Ramponi e piccozza non ci servono ma sono da portare. La pendenza è stimabile tra i 35 e i 40 gradi massimo.
Usciti dal canale emergiamo in una valletta caratterizzata da grandi massi rocciosi. La loro presenza rende più attento il nostro procedere. Raggiungiamo un piccolo plateau alla base della vetta. Superiamo un piccolo risalto usando le mani e prendiamo l'ampia cresta fino a raggiungere la vetta.
Oltre il canale a quota 2200 m
In vetta ci prendiamo un'ulteriore pausa. Il vento ci rende complicato scrivere e sfogliare il libro. Le mani si congelano rapidamente. Mangiamo un panino e scendiamo svelti per riscaldarci.
La vista conferita dalla peculiare posizione è prestigiosa. Siamo nel punto di separazione tra le valli d'Osola e Verzasca.
Discendiamo da dove siamo saliti. Siamo rapidi. Presto siamo a Gerra.
Video - qualche ripresa
/www.instagram.com/stories/highlights/17911394963791396/
Nel mio caso si è trattato anche di un ritorno in montagna dopo tre settimane di pausa a causa del covid. La scelta è ricaduta su un percorso soddisfacente e bello, ma soprattutto su dislivelli e sviluppi non eccessivi ma nemmeno banali. Con la neve relegata alle quote superiori io e il mio compagno di avventura Joao abbiamo potuto svolgere l'intera escursione in otto ore. Un tempo ragionevole considerando le mie condizioni e il fatto di essere nel giorno più corto dell'anno.
Conscina
Breve descrizione
Abbiamo trovato neve soltanto sopra i 1500 m, un innevamento uniforme sopra i 1700 m. Lo strato è ancora insufficiente per poter svolgere ascensioni con gli sci, ci sono troppi buchi, grandi accumuli ventati inconsistenti e rocce che emergono.
Per la progressione a piedi in racchette da neve il tour è però possibile.
Il grado valanghivo è molto basso, il punto più a rischio ha già scaricato.
Io e Joao ci mettiamo in marcia intorno alle 06.30. È notte. Essendo il 21 dicembre l'alba è ancora remota.
Risaliamo il bosco lungo un sentiero bianco-rosso ed emergiamo durante l'alba rosa negli alpi di quota 1200 m. Ci sono 3 grandi balconi con varie cascine e pascoli: El Vald a quota 1200 m, Conscina a quota 1500 m e Corte di Sopra a 1700 m. Fino a quest'ultima c'è il sentiero. In seguito ci sono segni ma la copertura nevosa ci impedisce di osservarli.
Ci prendiamo una bella pausa a Conscina dopo l'alba.
Corte di Sopra
Superata Corte di Sopra traversiamo il pendio a quota 1900 m verso nord per portarci alla base del canale.
Risaliamo il canale nevoso che ha scaricato. Ramponi e piccozza non ci servono ma sono da portare. La pendenza è stimabile tra i 35 e i 40 gradi massimo.
Usciti dal canale emergiamo in una valletta caratterizzata da grandi massi rocciosi. La loro presenza rende più attento il nostro procedere. Raggiungiamo un piccolo plateau alla base della vetta. Superiamo un piccolo risalto usando le mani e prendiamo l'ampia cresta fino a raggiungere la vetta.
Oltre il canale a quota 2200 m
In vetta ci prendiamo un'ulteriore pausa. Il vento ci rende complicato scrivere e sfogliare il libro. Le mani si congelano rapidamente. Mangiamo un panino e scendiamo svelti per riscaldarci.
La vista conferita dalla peculiare posizione è prestigiosa. Siamo nel punto di separazione tra le valli d'Osola e Verzasca.
Discendiamo da dove siamo saliti. Siamo rapidi. Presto siamo a Gerra.
Video - qualche ripresa
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Tourengänger:
Michea82
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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Kommentare (2)