Poncione della Marcia (2454 m)
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Oggi scelta non facile: le previsioni meteo sono un po’ ballerine e, nonostante il periodo di tempo stabile garantisca una buona sicurezza dei pendii, il caldo anomalo di questi ultimi giorni può trasformare la neve in pappa assai velocemente, rischiando di tramutare qualunque gita in un mezzo calvario. Mi metto quindi a cercare qualcosa, pare che in Val Verzasca il tempo dovrebbe reggere e c’è il Poncione della Marcia ancora da fare!
Parto un po’ dubbioso nel timore di avere problemi con l’orientamento ma trovo il percorso interamente tracciato per cui, di buona lena e con passo costante, in 3h e 20’ dalla partenza raggiungo la cima. Giornata inizialmente splendida, con i primi nevai dopo Vèld; calzo le racchette a Conscina dove il manto si fa continuo. La pendenza è sempre sostenuta ed il tracciato non spiana praticamente mai; nessun problema comunque a superare i due canali ripidi (soprattutto il primo), vista l’ottima portanza della traccia.
Nel frattempo il cielo s’incupisce e sopraggiungono un venticello gelido e qualche fiocco di neve nei pressi della punta, dove purtroppo la croce è crollata. Firmo il libro di vetta e faccio un po’ di foto all’ottimo panorama dopodiché, visto il freddo accumulato nelle ossa, decido di scaldarmi in discesa.
Inizialmente nevischia ancora, ma scendendo la situazione migliora ed esce anche il sole. Però forse è più un male che un bene, visto che la neve si trasforma rapidamente in polenta, fortunatamente sono comunque già arrivato a Corte di Sopra, dove mi aspetta una bella e rigenerante pausa.
Ritorno a Véld con qualche sprofondamento di troppo, altra pausa e poi da lì tranquillamente a Gerra.
Gita d’ambiente su pendii sostenuti in zona isolata e selvaggia, nessun essere vivente incrociato né umano né animale. Consigliata!

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