Il Madone (2756 m) (Val Torta) - SKT


Publiziert von tapio , 19. März 2014 um 15:26.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:18 März 2014
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Ski Schwierigkeit: S-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione di Vespero   Gruppo Cristallina 
Aufstieg: 1773 m
Abstieg: 1773 m
Strecke:Ossasco (1313 m) – Leiunscia (1539 m) - Alpe di Cristallina (1800 m) – Val Torta – Alpe Torta (2214 m) – Passo del Narèt (2438 m)– prima elevazione a sinistra sopra il Passo (~ 2550 m) – discesa verso SE fino a ~ 2480 m – nuova salita in cresta in direzione NE (~ 2530 m) – discesa al Lago di Val Sabbia (2396 m) – salita “centrale” sul pendio S del Madone – Il Madone (2756 m) – discesa ad aggirare ad E il Lago di Val Sabbia – salita in direzione SW con arrivo a ~ 2530 m – discesa al Passo del Narèt (2438 m) – Val Torta – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N2, uscita Airolo – Val Bedretto - Ossasco
Kartennummer:CNS 265 T Nufenenpass

Molti sono i Madoni, nelle Alpi Ticinesi. Ma uno solo è “il Madone”. Ora so perché. Eppure, a vederlo dal Pizzo del Lago Scuro è solo una normale montagna: niente di più e niente di meno del Pizzo stesso, solo un po’ più alto. È proprio vero che per poter parlare di una cosa, bisogna conoscerla. E per parlare di una montagna bisogna esserci andati.

E così, a meno di una settimana dall’ultima gita, torno al Passo del Narèt per cercare di salire il dirimpettaio della montagna precedente. In realtà, il Madone è dirimpettaio anche di altre montagne: Pizzo Sella, Campanile, l’altro Campanile (Pizzo Gararesc),  Cristallina, Pizzo del Ghiaccaio del Sasso Nero, Lucendro… ma fermiamoci qua, è abbastanza così!

Al Passo commetto il primo ed unico errore di giornata: per evitare di scendere al Lago del Narèt (perdita di dislivello e pendii soggetti a valanghe, anche se già scarichi) salgo in direzione della prima elevazione a Nord del Passo. Rileggendo la guida del CAS, effettivamente si dice di salire “i ripidi pendii in direzione NE”; io invece vado su dritto (Nord puro) e mi trovo sulla cresta con un baratro ai miei piedi, dopo aver superato non senza fatica più di 100 metri di dislivello su pendenze attorno ai 35°, o qualcosa in più. La cresta verso Est è delicata, per cui decido di cambiare assetto (anche se il punto in cui mi trovo non è dei più favorevoli), e scendere fino a quando non mi sarà possibile risalire. Spello, scendo, ripello e raggiunta nuovamente la cresta in un punto più a Est che permette la discesa verso la Val Sabbia, spello nuovamente e scendo su neve dura, facendo ben attenzione a non finire nel Lago di Val Sabbia (ho sempre il timore che questi laghetti non tengano, e ancora di più ora, dopo il caldo pazzo di questi giorni).

Evidentemente non devo aver letto bene la guida (ma una volta sul terreno la dimentico, la guida), visto che lì si dice di andare alla quota 2530, mentre io resto molto più centrale. Ad un certo punto il pendio impenna e con le inversioni non si cava più un ragno dal buco. Tolgo gli sci e salgo a piedi. Il pendio è rivolto a Sud e fa molto caldo, per cui a volte mi ritrovo immerso nella neve fino all’inguine. In qualche modo supero il pendio critico e re-inforco gli sci. Sono sempre più o meno sotto la verticale del P.2685: la cresta S del Madone così come l’omonimo Passo rimangono alla mia sinistra e ormai non ho più modo di raggiungerli (traverso troppo ripido). Tengo gli sci più di quanto li avrei tenuti normalmente (non ho nessuna voglia di ricominciare ad affondare, piuttosto mi esibisco in inversioni “al limite”) e mi dirigo verso gli affioramenti rocciosi sopra di me, situati a SE della pala finale. Raggiunta la roccia metto nuovamente gli sci sullo zaino e salgo a piedi aiutandomi con le mani (facili passaggi di I, ma con gli scarponi da sci sembra tutto un po’ più complesso). All’intaglio tra la dorsale Est e la pala, o poco sopra, posso rimettere gli sci, con i quali salgo il facile pendio finale e guadagno la cima del Madone.

La guida dà D- e quand’anche la salita non fosse stata così laboriosa, la discesa dirà comunque la sua in questo senso.

Se questa è la via normale invernale per il Madone, chissà come sono i canali W (ah, ma dimenticavo: gli esponenti della Wood Gang non sono solo scialpinisti sopraffini, sono anche prestigiatori…).

Il primo tratto della discesa, subito dopo la facile cupola terminale, consiste nel discendere il pendio “con tratti oltre i 40°” tra due fasce rocciose (la zona che prima avevo evitato perché troppo ripida, avendo preferito le roccette sotto la dorsale). Non mi dilungo, tutto riesce bene grazie all’ottimo Sulz, anche le curve (non oso pensare a come sarebbe stata se avessi trovato ghiaccio: dérapage a go-go…). Anche l’altro pendio ripido (dove prima avevo tolto gli sci), con questa neve è una formalità assai godibile. Il Lago di Val Sabbia stavolta lo aggiro sul suo lato Est e giunto al punto di minima, sempre volendo evitare la discesa al Lago del Narèt, ripello per risalire all’elevazione (circa 2540) che sovrasta il Passo del Narèt. Breve pausa con birra e poi spellata definitiva: rimane solo un’unica lunga discesa. Anche il pendio che punta al Passo è bello ripido (al mattino l’avevo disceso in direzione SE, ora SW) e in un batter d’occhi lo raggiungo. Il resto è storia: Val Torta, Valle del Ri di Cristallina e bosco finale.

Bene, dopo Madom da Sgiof, Madone (Valle della Porta), Madone / Batnall, Madone (di Mergoscia), Madone (di Moghegno) e Madonino è venuta la volta de “il Madone”: un nome tanto poco appariscente per una montagna che invece coinvolge e affascina incredibilmente.

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (14)


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Nevi Kibo hat gesagt:
Gesendet am 19. März 2014 um 19:25
Come sempre, bella impresa e circostanziata descrizione.
Complimenti

Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. März 2014 um 20:28
Grazie Paolo, riconosco che potrei scrivere relazioni più stringate, ma la mancanza di particolari di vita vissuta mi lascia sempre un senso di "artefatto": per questo, evito.

Ciao, Fabio

Nevi Kibo hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. März 2014 um 22:17
Non c'era alcuna vena critica, nella parola "circostanziata".
Solo il riconoscimento che, da vero esploratore quale sei, ad un ottimo lavoro sul campo, fai sempre seguire un esauriente resoconto.
E altri complimenti per le foto del tuo compagno di giornata.
Ciao

Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. März 2014 um 18:00
Grazie ancora! Avevo ben afferrato l'assenza di vena critica, ma sono io che talvolta penso di essere sovrabbondante... e lo sono anche!
Il mio compagno di giornata era forse un po' esibizionista, comunque ci sta anche questo, dopo aver passato tutto l'inverno a guardare neve.

Ciao, Fabio

gbal hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2014 um 19:18
Dal balcone della volta scorsa credo tu abbia scelto questo balcone, il Madone. Dipanare la matassa dei nomi dei Madoni deve essere una impresa ben più difficile che quella di salirli tutti forse, chissà!
Bravo Fabio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. März 2014 um 21:36
Esatto, è andata proprio così. Era lì davanti e sembrava invitante, e la realtà non ha tradito le attese. Riguardo ai tanti Madoni, evidentemente nei tempi passati non si è sentito il bisogno di differenziare i nomi per cui oggi ce ne ritroviamo un bel gruppetto: le differenze si scoprono solo salendoli! Grazie Giulio, un saluto,
Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2014 um 21:51
Ciao Fabio,
Anche oggi , con questa gita hai aggiunto al piacere di una skialp , non banale... Anzi,dove non è mancato il "pepe", la ricerca del più "Madone" di tutti quelli che si fregiano di tale nome... Complimenti!!!
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. März 2014 um 22:19
Ciao Eugenio, grazie mille! Sì, è stato davvero un piacere questo bel Madone, differente da tutti quelli visitati finora (e ne ho ancora tanti da visitare...). E poi devo proprio dirlo, la neve primaverile mi piace tanto: non è come la polvere, ma il divertimento è assicurato comunque!
Ciao, Fabio

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 21. März 2014 um 09:45
Sempre più wilderness....bello e impegnativo!!
Ciao
Amedeo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2014 um 11:51
Ciao Amedeo,
sì, è davvero un ambiente di prim'ordine che val bene un po' di fatica.
Ciao, Fabio

Pere hat gesagt: Il Madone
Gesendet am 21. März 2014 um 15:01
.... la solitudine per l'uomo
bravissimo !
ciao Fabio

Pedro

tapio hat gesagt: RE:Il Madone
Gesendet am 21. März 2014 um 15:38
Esattamente! La solitudine per l'uomo in compagnia solo dei camosci! Grazie mille Pedro!

Ciao, Fabio

bigblue hat gesagt: "madoooo"......
Gesendet am 21. März 2014 um 19:05
....."madoooo"....pure u Madone ti sei scivolato....e via insieme a tutti gli altri della serie......superFabio!
Nel caso interessi lo Zuccherino.....ma temo, troppo lenta per un motore così allenato. Anche se potessi, avrei già gli sci oltre gli occhi, doppi complimenti per la costanza...non sto scherzando!
Pia

tapio hat gesagt: RE:"madoooo"......
Gesendet am 21. März 2014 um 21:12
Grazie Pia, mi pare di capire che in mezzo a quelle cose strane che hai scritto ti sia scappata pure una parola di elogio e di questo ti ringrazio. Riguardo allo Zuccherino, perdonami, non sarò così avanti, ma capivo di più se lo scrivevi in swahili: che ci vuoi fare, non sono tanto sveglio...
Ciao, Fabio


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