Madone di Moghegno (2018 m)


Publiziert von tapio , 15. November 2011 um 08:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:12 November 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Cramalina 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 1705 m
Abstieg: 1705 m
Strecke:Aurigeno (338 m) – Chiazza (430 m) – cappella q. 654 – Valle di Lareccio – Passo della Garina (1076 m) – Costa dei Masgnei – Masnee (1490 m) – Monte Pino (1659 m) – Camana – Passo della Maggia (1973 m) – Madone (2018 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva ad Aurigeno percorrendo la strada della Valle Maggia (accesso da Locarno o da Ascona/Losone via Ponte Brolla) e svoltando a sinistra in prossimità del cartello "Aurigeno - Moghegno". Passato il ponte sulla Maggia, svoltare a sinistra per Aurigeno e percorrere le vie del paese fino alla chiesa principale (non la chiesetta che si incontra subito dopo il ponte). A fianco del cimitero c'è un buon numero di parcheggi.
Kartennummer:CNS 276 T - Val Verzasca

Parecchie cime ticinesi portano il nome, peraltro molto generico, di Madone. La cima odierna, per essere distinta dalle vette omonime, verrà  qui citata con il nome di Madone di Moghegno, visto che incombe sopra questo paese (oltre ad Aurigeno, naturalmente).

La mia via di salita comincia proprio da quest’ultima località, dopo aver parcheggiato a fianco di chiesa e cimitero. Salgo dapprima verso Chiazza, salutato dal canto del gallo del pollaio, poi il sentiero (ri)piega verso NW fino alla cappella posta alla quota 654. Qui comincia il lunghissimo tratto nella Valle di Lareccio, sulla destra orografica del Ri di Dentro. Al bivio per Cortone prendo a sinistra in direzione S, sempre immerso nella nebbia (già dalla partenza, a dire il vero) ed in breve raggiungo il Passo della Garina. Qui un cartello datato 1991 testimonia come fra le giovani generazioni valmaggesi ed onsernonesi sia ben vivo l’amore per la montagna. Procedo nel bel faggeto sulla Costa dei Masgnei raggiungendo prima le cascine a quota 1383, poi quella a quota 1490 (Masnee) ed infine il bel Monte di Pino (1660 m). La nebbia non molla, anzi, se possibile, aumenta: la visibilità qui non supera i 10 metri. Un po’ demotivato (per la meteo… il Pierna aveva dato bel tempo a sud delle Alpi…!) mi avvio verso la cresta SE (Camana) del Madone: a quota 1750 circa avviene il miracolo, la nebbia comincia a diradarsi… La prima cima che intravedo alla mia destra è il dente aguzzo del Poncione d’Alnasca, che sbuca oltre il Passo Deva… Poi la nebbia rientra, ma ormai è solo questione di tempo… e di prendere ancora un po’ quota. Mi dirigo verso il Passo della Maggia (1973 m) e prima di raggiungerlo sono oltre il limite delle nuvole… il sole picchia e asciuga tutto l’umido che ho accumulato. Dal Passo in pochi minuti sono in vetta al Madone di Moghegno (2018 m). Prima la timida cima W e dopo la più estroversa cima E, sopra le nuvole, come in un aereo! Il vicino Pizzo Peloso (che non rappresenta una tentazione, visto che l’ho già raggiunto dalla Valle Onsernone alcuni anni fa) annuisce benevolo, con il versante S spoglio e brullo, e quello N completamente innevato. Attorno solo bianco (le nuvole), blu (il cielo) e le cime che bucano la coltre. Non mi perdo in descrizioni, lascio parlare le foto.

Rimango sotto il caldo sole di novembre per circa un’ora, felice per questa inversione termica e beato sopra le nuvole. Poi a malincuore scendo verso S, stavolta per via diretta, rimanendo “al di sopra” fino quasi al Monte Pino (1660 m). Da lì rientro nel grigiore, che mi seguirà fino alle basse quote. Ripeto il sentiero dell’andata e, dopo aver superato la Valle di Lareccio ed aver raggiunto la cappella quotata 654 m, presto attenzione ad una traccia che si stacca dal sentiero ufficiale in prossimità di un’altra cappelletta (q. 526), scendendo verso sinistra e puntando direttamente ad Aurigeno, senza passare da Chiazza. Un’incontro con una simpatica salamandra corona una giornata nebbiosa - ma con la fantastica eccezione di vetta! - poco prima di sbucare quasi in prossimità della chiesa, dove recupero l’auto, non facendomi mancare il solito bagnetto ai piedi (fino al ginocchio) in una fontanella che sembra lì apposta.

 

tempo  totale: 7 ore e 15’  (4 h e 15’ andata – 3 ritorno)

 

 


Tourengänger: tapio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 15. November 2011 um 16:53
Bravo Fabio, come sempre le tue relazioni sono degne di esser lette, contengono elementi necessari per chi, come me;apprezza qs. tour,alla scoperta del selvaggio Ticino.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. November 2011 um 18:21
Grazie Francesco, i complimenti da una "leggenda di hikr" come te non possono che farmi molto piacere!
E se nella relazione ci sono degli elementi che possono essere d'aiuto ad altri Hikrs, è un altro effetto positivo dell'andare in montagna!
Ciao, Fabio

Francesco hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. November 2011 um 18:23
. . . . .. . . . . .E.S.A.G.E.R.A.T.O. ! ! ! !

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. November 2011 um 18:51
... I meriti a chi li merita!!!


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