Dal mare.....fino in cima al Monte Reixa
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Con l'arrivo delle belle giornate.....la nostra voglia di calpestare neve è messa a dura prova e. giusto per non smentirci, decidiamo finalmente di organizzare l'escursione in Liguria in programma già da diverso tempo.
Quando esco di casa per andare in stazione sono quasi le 6:30 e già l'aria tiepida mi investe, facendomi presagire una giornata calda.
Le prime luci del mattino rischiarano le strade, le case, il cielo......
Come si sono allungate le giornate!
Arriviamo ad Arenzano che sono quasi le 10:30, forse un po' troppo tardi per iniziare un'escursione, ma la giornata è lunga e noi non abbiamo fretta.....
Salutiamo i componenti del gruppo che trascorreranno la giornata al mare e in sette ci dirigiamo verso l'imbocco del sentiero che ci porterà sul Monte Reixa, una delle tante cime che caratterizzano questa parte di entroterra ligure.
Percorriamo in salita un sentiero disseminato di sassi, grandi e piccoli, che dopo una quarantina di minuti, ci porta in località Curlo, dove effettuiamo la prima sosta.....dissetante.
Il caldo si fa sentire....e anche la sete!
Dopo aver percorso un breve tratto su una carrareccia troviamo l'indicazione per il Riparo Scarpeggin e la seguiamo.
"In un soffio.....siamo passati dal mare ai monti" mi dico "due ambienti qui così vicini e connessi, ma al tempo stesso così lontani e separati....."
La Liguria è un po' come una medaglia a due facce......basta allontanarsi di poco dalle località marine, che ci si trova in un altro mondo, solitario e selvaggio.
Altra breve sosta al Riparo Scarpeggin....e poi ancora su.....con le ali ai piedi.....finalmente liberi da qualsiasi impedimento, calpestando erba, terra e sassi.....con il ritmo cadenzato del respiro a farmi compagnia.
Arrivati al Passo della Gavetta diamo uno sguardo alle montagne dinanzi a noi, a tratti coperte dalle nebbie e ancora con qualche chiazza di neve nella parte più alta.
"Ecco....dev'essere là il Reixa...." e puntiamo il dito verso il crinale più alto, ma in realtà nessuno di noi sa bene dove si trovi esattamente.
E andiamo avanti.....seguendo i bolli rossi....finchè arriviamo al Passo della Gava, dove una palina ci indica la direzione da seguire.
L'ultimo tratto è faticoso, ma piacevole, perchè si sviluppa su pendii aperti, dove la vista spazia in tutte le direzioni: cielo e terra, montagne e mare, vicino e lontano.....
Il tempo non riesce a dare il meglio di sè, ma ci lascia tranquilli.....almeno finchè arriviamo in vetta.....dove, per proteggerci dal vento, ci sediamo a ridosso di alcuni massi....giusto il tempo per mandar giù qualcosa e recuperare un po' di forze, almeno per quanto mi riguarda.....
In discesa prendiamo una variante che ci obbliga in alcuni tratti a pestare neve e che attraversa un ambiente aspro e desolato, ma molto suggestivo.
Faccio fatica a credere di essere a pochi km dal mare.....
La discesa è lunga, ma mai noiosa e giunti di nuovo a Curlo chiudiamo il nostro "otto" raggiungendo in volata la stazione dei treni, dove troviamo ad attenderci il resto del gruppo.....
Con me hanno camminato: Esilde, Franco B. Giovanni, Giusi, Mario e Pino
Quando esco di casa per andare in stazione sono quasi le 6:30 e già l'aria tiepida mi investe, facendomi presagire una giornata calda.
Le prime luci del mattino rischiarano le strade, le case, il cielo......
Come si sono allungate le giornate!
Arriviamo ad Arenzano che sono quasi le 10:30, forse un po' troppo tardi per iniziare un'escursione, ma la giornata è lunga e noi non abbiamo fretta.....
Salutiamo i componenti del gruppo che trascorreranno la giornata al mare e in sette ci dirigiamo verso l'imbocco del sentiero che ci porterà sul Monte Reixa, una delle tante cime che caratterizzano questa parte di entroterra ligure.
Percorriamo in salita un sentiero disseminato di sassi, grandi e piccoli, che dopo una quarantina di minuti, ci porta in località Curlo, dove effettuiamo la prima sosta.....dissetante.
Il caldo si fa sentire....e anche la sete!
Dopo aver percorso un breve tratto su una carrareccia troviamo l'indicazione per il Riparo Scarpeggin e la seguiamo.
"In un soffio.....siamo passati dal mare ai monti" mi dico "due ambienti qui così vicini e connessi, ma al tempo stesso così lontani e separati....."
La Liguria è un po' come una medaglia a due facce......basta allontanarsi di poco dalle località marine, che ci si trova in un altro mondo, solitario e selvaggio.
Altra breve sosta al Riparo Scarpeggin....e poi ancora su.....con le ali ai piedi.....finalmente liberi da qualsiasi impedimento, calpestando erba, terra e sassi.....con il ritmo cadenzato del respiro a farmi compagnia.
Arrivati al Passo della Gavetta diamo uno sguardo alle montagne dinanzi a noi, a tratti coperte dalle nebbie e ancora con qualche chiazza di neve nella parte più alta.
"Ecco....dev'essere là il Reixa...." e puntiamo il dito verso il crinale più alto, ma in realtà nessuno di noi sa bene dove si trovi esattamente.
E andiamo avanti.....seguendo i bolli rossi....finchè arriviamo al Passo della Gava, dove una palina ci indica la direzione da seguire.
L'ultimo tratto è faticoso, ma piacevole, perchè si sviluppa su pendii aperti, dove la vista spazia in tutte le direzioni: cielo e terra, montagne e mare, vicino e lontano.....
Il tempo non riesce a dare il meglio di sè, ma ci lascia tranquilli.....almeno finchè arriviamo in vetta.....dove, per proteggerci dal vento, ci sediamo a ridosso di alcuni massi....giusto il tempo per mandar giù qualcosa e recuperare un po' di forze, almeno per quanto mi riguarda.....
In discesa prendiamo una variante che ci obbliga in alcuni tratti a pestare neve e che attraversa un ambiente aspro e desolato, ma molto suggestivo.
Faccio fatica a credere di essere a pochi km dal mare.....
La discesa è lunga, ma mai noiosa e giunti di nuovo a Curlo chiudiamo il nostro "otto" raggiungendo in volata la stazione dei treni, dove troviamo ad attenderci il resto del gruppo.....
Con me hanno camminato: Esilde, Franco B. Giovanni, Giusi, Mario e Pino
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (17)