MONTE REIXA: Capodanno all' insegna della focaccia ligure!
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Qualche giorno fà avevamo letto una bella relazione di Patrizia
patripoli su una cima del Parco Regionale del Beigua in Liguria, nell' entroterra di Arenzano.
Trattasi del Monte Reixa (Reisgia la "quasi" esatta pronuncia...) e appunto la relazione di Patrizia ci aveva incuriosito e solleticato la voglia di visitare questo monte e questo Parco del Beigua che, per noi due, è una assoluta novità...
Quindi GRAZIE MILLE Patrizia...!!!
Sveglia alle 5,30... veloce colazione e via con l' auto, direzione Liguria.
Usciti dall' autostrada ad Arenzano, in pochi minuti giungiamo alla stazione ferroviaria e qui parcheggiamo la nostra auto.
Eleonora è tutta contenta di aver rivisto, anche se per pochi momenti, il suo adorato mare...
Alle 9,00 iniziamo a camminare: prima percorriamo il sottopasso della stazione, poi giriamo a sinistra seguendo un pezzo breve di via Terralba.
Dopo giriamo a destra seguendo via Inipreti e, dopo il N. 54 di questa via.., inizia il sentiero vero e proprio che, nella parte iniziale, è disseminato di una miriade di sassi di varie dimensioni... comunque tutto agevolmente percorribile e tutto ottimamente contrassegnato da due pallini rossi.
Questa contrassegnazione del sentiero (appunto due pallini rossi) sarà il nostro riferimento da Arenzano stazione fino al Passo della Gava.
La giornata è magnifica e mentre a casa nostra stamattina avevamo una temperatura di -6°, qui ora ci sono +6 gradi... La Liguria ha un inverno veramente invidiabile...
C'è anche pochissimo vento... quindi mi tolgo anche il pile e cammino in maglietta a maniche corte.
Arriviamo a Curlo (293 mt.) dove vediamo che parecchi camminatori parcheggiano la loro auto...
Da Curlo seguiamo l' evidente indicazione, scritta in rosso su un muretto, Passo della Gava.
Dopo poco giriamo a destra seguendo l' indicazione Riparo Scarpeggin (500 mt.) che raggiungiamo percorrendo un bellissimo sentiero vista-mare!
La bellezza panoramica di tale sentiero si mantiene anche per un buon tratto dopo il Riparo, dopodichè il percorso vira all' interno.
Raggiungiamo così il Passo della Gavetta (702 mt.) e poco dopo il bel Passo della Gava (752 mt.).
Da questo Passo la vista verso le colline sottostanti è molto bella, idem per le lontane montagne...
Si vede molto bene anche Genova in lontananza e il suo grande porto.
Dal Passo della Gava si intravede un monte con la cima un pò rocciosa, che io scambio per il Reixa.
In verità più tardi scopriremo che dal suddetto passo il monte Reixa ancora non si vede, e quella cima è in realtà il Bric Saiardo.
Ora però la segnaletica del sentiero cambia e per il Monte Reixa diventa una bella X rossa.
Il sentiero parte a due metri a destra del cartello indicatore e informativo del Parco del Beigua e si inerpica con una discreta pendenza.
Qui il sentiero continua a salire deciso fino ad incontrare la diroccata Cà Bullu e poi la fonte del Bullu.
Giungiamo quindi al Bric Saiardo (1104 mt.) aggirato da dietro... e poi poco più avanti al Passo del Saiardo.
Ultimo sforzo e giungiamo in vetta al Monte Reixa (1183 mt.).
Abbiamo impiegato 2 ore e 40 minuti.
Non manca tanto a mezzogiorno e quindi decidiamo di mangiare, anche se un vento freddo ci obbliga a super-vestirci con ogni possibile capo tecnico.
La vista da questa cima è veramente bella e... poi in lontananza c' è il meraviglioso ed eterno mare!
Che sublime contrasto!
Dopo circa mezz' oretta scarsa decidiamo di scendere perchè il vento è veramente freddo e, ripercorrendo il sentiero fatto all' andata, arriviamo prima al Passo della Gava (dove il vento è molto più sopportabile...) e poi giù verso Curlo e quindi Arenzano.
Eleonora ha tanta.. tantissima voglia di vedere il mare da vicino e infatti giunti alla macchina, ci cambiamo velocemente gli scarponi e poi via verso il parco cittadino e quindi il bel mare...
Acqua del mare che, al tatto, non risulterà neanche tanto fredda... mi sa che se avevamo il costume, ci scappava il bagno invernale...!!! :-)
Quando Ele guarda il mare mi fa quasi commuovere.... la luce dei suoi occhi cambia, il suo viso cambia...
Nella sua vita precedente o era vissuta vicino al mare o... era un giocoso delfino!
Sulla spiaggia vediamo due ragazzi con una splendida focaccia, chiediamo informazioni e..... via veloci verso il Forno aperto che la vende... Fila chilometrica nel negozio ma, infine, è nostra la mitica, inimitabile, buonissima FOCACCIA LIGURE...!!!
Angelo & Eleonora (Delfino)
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Gli alberi sono poemi che la terra scrive nel cielo.
Noi li abbattiamo per farne carta su cui scrivere il nostro vuoto.
Aforisma del grande Kahlil Gibran

Trattasi del Monte Reixa (Reisgia la "quasi" esatta pronuncia...) e appunto la relazione di Patrizia ci aveva incuriosito e solleticato la voglia di visitare questo monte e questo Parco del Beigua che, per noi due, è una assoluta novità...
Quindi GRAZIE MILLE Patrizia...!!!
Sveglia alle 5,30... veloce colazione e via con l' auto, direzione Liguria.
Usciti dall' autostrada ad Arenzano, in pochi minuti giungiamo alla stazione ferroviaria e qui parcheggiamo la nostra auto.
Eleonora è tutta contenta di aver rivisto, anche se per pochi momenti, il suo adorato mare...
Alle 9,00 iniziamo a camminare: prima percorriamo il sottopasso della stazione, poi giriamo a sinistra seguendo un pezzo breve di via Terralba.
Dopo giriamo a destra seguendo via Inipreti e, dopo il N. 54 di questa via.., inizia il sentiero vero e proprio che, nella parte iniziale, è disseminato di una miriade di sassi di varie dimensioni... comunque tutto agevolmente percorribile e tutto ottimamente contrassegnato da due pallini rossi.
Questa contrassegnazione del sentiero (appunto due pallini rossi) sarà il nostro riferimento da Arenzano stazione fino al Passo della Gava.
La giornata è magnifica e mentre a casa nostra stamattina avevamo una temperatura di -6°, qui ora ci sono +6 gradi... La Liguria ha un inverno veramente invidiabile...
C'è anche pochissimo vento... quindi mi tolgo anche il pile e cammino in maglietta a maniche corte.
Arriviamo a Curlo (293 mt.) dove vediamo che parecchi camminatori parcheggiano la loro auto...
Da Curlo seguiamo l' evidente indicazione, scritta in rosso su un muretto, Passo della Gava.
Dopo poco giriamo a destra seguendo l' indicazione Riparo Scarpeggin (500 mt.) che raggiungiamo percorrendo un bellissimo sentiero vista-mare!
La bellezza panoramica di tale sentiero si mantiene anche per un buon tratto dopo il Riparo, dopodichè il percorso vira all' interno.
Raggiungiamo così il Passo della Gavetta (702 mt.) e poco dopo il bel Passo della Gava (752 mt.).
Da questo Passo la vista verso le colline sottostanti è molto bella, idem per le lontane montagne...
Si vede molto bene anche Genova in lontananza e il suo grande porto.
Dal Passo della Gava si intravede un monte con la cima un pò rocciosa, che io scambio per il Reixa.
In verità più tardi scopriremo che dal suddetto passo il monte Reixa ancora non si vede, e quella cima è in realtà il Bric Saiardo.
Ora però la segnaletica del sentiero cambia e per il Monte Reixa diventa una bella X rossa.
Il sentiero parte a due metri a destra del cartello indicatore e informativo del Parco del Beigua e si inerpica con una discreta pendenza.
Qui il sentiero continua a salire deciso fino ad incontrare la diroccata Cà Bullu e poi la fonte del Bullu.
Giungiamo quindi al Bric Saiardo (1104 mt.) aggirato da dietro... e poi poco più avanti al Passo del Saiardo.
Ultimo sforzo e giungiamo in vetta al Monte Reixa (1183 mt.).
Abbiamo impiegato 2 ore e 40 minuti.
Non manca tanto a mezzogiorno e quindi decidiamo di mangiare, anche se un vento freddo ci obbliga a super-vestirci con ogni possibile capo tecnico.
La vista da questa cima è veramente bella e... poi in lontananza c' è il meraviglioso ed eterno mare!
Che sublime contrasto!
Dopo circa mezz' oretta scarsa decidiamo di scendere perchè il vento è veramente freddo e, ripercorrendo il sentiero fatto all' andata, arriviamo prima al Passo della Gava (dove il vento è molto più sopportabile...) e poi giù verso Curlo e quindi Arenzano.
Eleonora ha tanta.. tantissima voglia di vedere il mare da vicino e infatti giunti alla macchina, ci cambiamo velocemente gli scarponi e poi via verso il parco cittadino e quindi il bel mare...
Acqua del mare che, al tatto, non risulterà neanche tanto fredda... mi sa che se avevamo il costume, ci scappava il bagno invernale...!!! :-)
Quando Ele guarda il mare mi fa quasi commuovere.... la luce dei suoi occhi cambia, il suo viso cambia...
Nella sua vita precedente o era vissuta vicino al mare o... era un giocoso delfino!
Sulla spiaggia vediamo due ragazzi con una splendida focaccia, chiediamo informazioni e..... via veloci verso il Forno aperto che la vende... Fila chilometrica nel negozio ma, infine, è nostra la mitica, inimitabile, buonissima FOCACCIA LIGURE...!!!
Angelo & Eleonora (Delfino)
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Gli alberi sono poemi che la terra scrive nel cielo.
Noi li abbattiamo per farne carta su cui scrivere il nostro vuoto.
Aforisma del grande Kahlil Gibran
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Angelo & Ele

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