Rocca dell'Erxo (898 m), Tardie (928 m e 878 m) e Monte Reixa (1183 m) da Curlo (Arenzano)


Publiziert von peter86 , 12. Oktober 2013 um 22:28.

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum:11 Oktober 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1080 m
Abstieg: 1080 m
Strecke:Area picnic Curlo - Riparo Scarpeggin - Passo della Gavetta - Rocca dell'Erxo - Monte Tardia di Ponente - Passo Tardia - Monte Tardia di Levante - Passo Tardia - Passo della Gava - Passo del Saiardo - Monte Reixa - Passo della Gava - Passo della Gavetta - Area picnic Curlo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A10 uscita Arenzano, all rotonda svoltare a dx per Cogoleto, quindi svoltare di nuovo a destra appena dopo il ristorante La Colletta. Proseguire dritti, quindi, dove la strada curva a destra, prendere la stradina a sinistra che inizia a salire (Via Pecorara). Seguire la strada principale fino al suo termine, nei pressi dell'area pic-nic Curlo

Saltato l'incontro con altri Hikers a causa del tempo molto incerto, viste le previsione ottime per la Liguria ripiego sulla sempre bella zona del Parco del Beigua.
Le Tardie mi avevano attirato già alcuni anni fa, osservandole dalla cresta Reixa-Argentea, per la loro posizione quasi a picco sul mare.
Si tratta di un piccolo massiccio che fa parte del gruppo del Beigua, ma si trova staccato dalla catena principale, frapponendosi tra essa ed il mare, dietro all'abitato di Arenzano.

Riesco a coinvolgere anche mio fratello Ricc e, all'ultimissimo istante, mia madre laura1961.
Ci troviamo con Laura dopo il casello di Arenzano e insieme saliamo all'area picnic in località Curlo, punto di partenza e di arrivo della nostra escursione odierna.
Imbocchiamo il largo sentiero che si stacca a sinistra della strada, ben indicato da due pallini rossi.
Poco dopo sbuchiamo sulla sterrata (la prosecuzione della strada asfaltata fatta in auto), che seguiamo per qualche minuto fino ad un successivo bivio, dove si stacca sulla destra il sentiero.
Dopo pochi passi giungiamo ad un altro bivio, dove abbandoniamo i due pallini rossi (da cui sbucheremo al ritorno) e svoltiamo invece a destra seguendo il sentiero marcato da una grossa A rossa e bianca.
Con un tratto di salita nella rada pineta ed un breve traverso, raggiungiamo il bel riparo Scarpeggin (0  h 40), purtroppo chiuso, dove si trova anche una delle due fonti incontrate sul percorso.
Scattate diverse foto al superbo panorama, proseguiamo, sempre in leggera salita, e raggiungiamo un ennesimo bivio, in cui abbandoniamo il sentiero con la A, che si tiene basso a destra e seguiamo invece quello con la V bianca, che sale sulla sinistra e si ricongiunge in breve con i due pallini rossi abbandonati in precedenza.
Salendo tra prati e roccette, con stupendo panorama sul mare, raggiungiamo quindi il Passo della Gavetta (1 h 10), dove abbandoniamo il sentiero principale e seguiamo la ben marcata traccia (tre pallini rossi), che ci porta alla prima vetta di giornata, la Rocca dell'Erxo (1 h 35), sulla cui cima sorge un altro piccolo riparo, chiamato Ai Belli Venti.

Firmiamo il libro che si trova all'interno della minuscola costruzione e ci fermiamo per una breve sosta ristoratrice, quindi seguendo il facile crinale in pochi minuti raggiungiamo la seconda cima di giornata, la più alta e significativa del piccolo massiccio, ovvero il Monte Tardia di Ponente (1 h 45).
Da qui perdiamo qualche decina di metri di quota e raggiungiamo il Passo Tardia, quindi, abbandonato il sentiero, percorriamo il largo crinale pianeggiante e in un attimo siamo sulla piatta cima del Monte Tardia di Levante (2 h 00).
Più che una vera cima, come anche la precedente Rocca dell'Erxo, non è altro che una spalla del Tardia di Ponente.
Il panorama comunque è sempre eccellente, quindi decidiamo di fermarci qui per il picnic, approfittando dei tanti massi su cui si può sedere comodamente.

Un pò infreddoliti del gelido venticello che arriva dal mare, riprendiamo quindi il cammino e torniamo al Passo Tardia. Da qui seguiamo la bella mulattiera che scende a destra, ed in breve raggiungiamo il Passo della Gava (2 h 20), importante crocevia di sentieri della zona.
Visto che è presto e il tempo sembra tenere bene, io e laura1961 decidiamo di salire anche il Reixa, mentre Ricc non ne vuole sapere e decide di tornare alla macchina.
La salita, abbastanza ripida e tutta al sole, non lascia molti punti di respiro, se non un brevissimo tratto pianeggiante dopo il Passo del Saiardo. Per fortuna a metà salita circa si incontra una fresca fonte che permette di dissetarsi e fare scorta d'acqua.
Il sentiero è sempre ben evidente ed ottimamente indicato dalle X rosse.
Dopo aver faticato molto nelle prime ore della giornata, ora salgo invece di buon ritmo e in tre quarti d'ora circa raggiungo la vetta del Monte Reixa (3 h 05), dove lo sguardo si apre anche sulla Val Padana, mentre le Alpi purtroppo sono nascoste da foschia e nuvole.

Arrivata anche Laura in vetta ci concediamo una brevissima sosta, quindi ripartiamo per non far aspettare troppo Ricc.
Il tempo nel frattempo sta repentinamente cambiando, l'azzurro ormai è ridotto ad alcuni sprazzi, coperto da grosse velature che vanno via via intensificandosi. Faremo giusto in tempo a scendere per vedere tutto il crinale dal Reixa all'Argentea coperto da minacciosi nuvoloni neri.
La discesa al Passo della Gava (3 h 50) avviene per lo stesso percorso dell'andata e si rivela una bella tortura per piedi e ginocchia.
Arrivati al passo seguiamo la sterrata fino al primo tornante, dove anzichè svoltare a destra lungo la stradina, continuiamo dritti seguendo il sentiero coi due bolli rossi.
In pochi minuti di percorso pianeggiante raggiungiamo il Passo della Gavetta (4 h 10), e ci ricongiungiamo per un breve tratto al sentiero dell'andata.
Quindi, prestando attenzione ai segnavia, prendiamo a destra la traccia coi due bolli rossi, più diretta rispetto al percorso di andata.
In breve incrociamo di nuovo la sterrata che scende dal Passo della Gava, tagliamo diversi tornanti grazie al sentiero e ci ricongiungiamo definitivamente con il percorso dell'andata nei pressi del bivio dove stamane avevamo svoltato a destra seguendo la A rossa.
In pochi minuti di sterrata rientriamo quindi alla macchina (5 h 00), dove Ricc ci aspetta dopo oltre un'ora di attesa!

Segnalo l'ottimo stato dei sentieri e dei segnavia, molto frequenti e ben visibili. Come spesso capita in Italia, le paline segnavia scarseggiano, ma avendo presente quali segnavia bisogna seguire (sono tutti riportati sulle carte del Parco) è impossibile sbagliare.

Tourengänger: peter86, laura1961, Ricc
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (7)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 14. Oktober 2013 um 10:33
Posti bellissimi e vista la neve arrivato con troppo anticipo mi sa che presto ci torneremo anche noi!

Ciao Cri

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Oktober 2013 um 21:48
Sì se la situazione neve va avanti così credo che anche io tornerò in queste zone molto più spesso.
La fortuna (l'unica direi!) di abitare a Milano è avere sempre la doppia opzione Alpi o Appennini senza fare viaggi interminabili.
Ciao
Pietro

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Oktober 2013 um 09:10
Hai perfettamente ragione, quello è l'unico vantaggio di essere milanese!

bigblue hat gesagt:
Gesendet am 14. Oktober 2013 um 13:42
B E L L I S S I M O!!!!!!!
Ottima scelta e, con lo sfondo del mare......TOP!!!
Foto molto molto belle.....bravo Pietro e family.
Un saluto
Pia

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Oktober 2013 um 21:40
Ciao Pia,
grazie mille!! Sono molto soddisfatto delle foto, soprattutto dopo il bagno che avevo fatto fare alla macchina durante l'ultima escursione... temevo non si sarebbe più ripresa.
Questa zona della Liguria coi monti così vicini al mare è davvero unica e tutto sommato anche per te non è scomodissima (l'A26 a parte le domeniche estive è sempre mezza vuota)
A presto
Pietro

bigblue hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Oktober 2013 um 21:11
Ciao Pietro,
ahah....allora mi consolo, non sono l' unica a far disastrini con la macchina, io appoggio e la dimentico direttamente, peggio di così:-)
Conosco la zona per aver fatto delle salite in bici. Un' altra zona che mi è piaciuta veramente tanto, sempre fatta sulle due ruote, sono le Capanne di Marcarolo, immagino tu le conosca già, nel caso, tu debba fuggire ancora dal tempo incerto e non ci sei ancora stato, poi mi darai il tuo parere.
p.s. io in bici ero partita da Varazze per poi rientrare con anello dal Turchino...arrivando in auto esci a Masone e non devi scendere nemmeno giù:-)))
A presto.....si spera
Pia

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Oktober 2013 um 18:57
Ciao Pia,
sono rientrato con qualche ora di anticipo dalla mia trasferta e finalmente riesco a guardare Hikr!!
Conosco la zona delle Capanne di Marcarolo, anche se non benissimo, ho fatto un'escursione in zona un paio d'anni fa.
La terribile (in auto) stradina che sale da Campo Ligure alle Capanne di Marcarolo dev'essere di certo più divertente e meno stressante in bici!!
A presto
Pietro


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