L'Engadina è sempre meravigliosa, in qualsiasi stagione.
E poi offre una ampia possibilità di gite di scialpinismo, per tutti i gusti e noi oggi proviamo ad avvicinarci al Piz Ot.
La traccia di un gruppo passato di qui due giorni fa è già sparita sotto la breve nevicata di ieri e il vento ha fatto il resto. Speravamo in una salita relativamente veloce ma niente da fare.
In un ambiente da favola procediamo lungo la valle fino ad arrivare a quota 2800 circa. Qui il forte vento ci sconsiglia di continuare, non tanto per quello che sentiamo adesso ma per quello che riusciamo ad intuire lungo la cresta finale per la vetta.
Inoltre la visibilità si sta riducendo ... a vista d'occhio!
Decidiamo quindi di ritornare un po' indietro e "ripiegare" sul Piz Padella, che sembra una gita comunque interessante. Seguendo la dorsale arriviamo fino al deposito sci e da lì a piedi lungo la cresta, superando due brevi passaggini dove bisogna mettere le mani sulla roccia.
Camminando lungo la cresta vediamo che c'è la possibilità di una discesa diretta su Samedan per una serie di canalini, vallette e poi ampi pendii. Ci facciamo ingolosire e cogliamo l'occasione.
La prima metà di discesa è spettacolare a cui si aggiunge l'effetto del vento che alza ulteriormente la neve polverosa ad ogni curva, rendendo tutto ancor più POWDER!
Nella parte finale e poi nel bosco una leggera crosta intacca un po' la sciata ma senza comprometterla più di tanto. Fuori dal bosco ci ricongiungiamo su una strada pistata che riporta velocemente a Samedan.
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