Bocchetta Galarescio (2670 m) e Tour Gararesc (Campanile) - SKT
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Con un tempismo perfetto, alcuni giorni prima dell’evento ricevo la proposta di scarabeo84 di unirmi a lui e a
skiboy1969 per un’uscita insieme sulla neve. Non c’è bisogno di altri dettagli, la Wood Gang è una garanzia. Dal punto di ritrovo in poi procediamo con un unico mezzo, approfittandone per vagliare le possibili alternative. La meteo pessima che copre tutto il Ticino invoglia a proseguire il più possibile, sperando che qualcosa cambi. Ma non è così. Decidiamo per la proposta con partenza da Ossasco, sotto un cielo plumbeo. Salendo verso la Val Torta, appena usciti dal bosco entriamo nel whiteout più totale, visibilità pochi metri... Ma la fiducia nel miglioramento, inaspettatamente, attorno a quota 2000, porta un frutto caldo e avvolgente. Buchiamo la nebbia e veniamo accolti dai raggi del sole. Nei pressi del P.2436 abbandoniamo la traccia per la Capanna Cristallina e seguiamo inizialmente quella per la Bassa di Folcra, abbandonandola a sua volta quasi subito per salire sul pendio vergine in direzione W, puntando all’intaglio compreso tra il Campanile (Pizzo Gararesc, Cima N, 2729 m) e la punta quotata 2636. La Wood Gang, naturalmente, è sempre davanti a tracciare: la differenza di passo è evidente e incolmabile, e questa non è una scusa per restare nelle retrovie... Il pendio diventa sempre più ripido, ma non servono artifici per procedere. Rimane il dubbio sulla scelta del punto d’uscita in cresta. Il Peppo prova e bonifica quello a sinistra: la visibilità non è ottima e la prova della “palla di neve” non dà esiti apprezzabili. Marco tenta sulla destra: il baratro si spalanca al di sotto. Allora, contrordine! Torniamo al colletto a sinistra e a questo punto mi tocca chiamare in causa il Brenna: “Tra le due cime del Pizzo Gararesc (più in prossimità del Campanile, 2729 m) è situata una bocchetta, chiamata nelle vecchie guide Bocchetta Galarescio, che funge da valico tra la Val Torta e la Valle del Ri di Valleggia”. Dunque siamo alla Bocchetta Galarescio, ben visibile sulla CNS, e situata proprio sulla “G” di “Pizzo Gararesc”. La vetta a N, così come gli altri punti quotati nonché la vetta S, abbastanza lontana, sono per oggi fuori discussione (troppo evanescente la neve per assicurare la giusta portanza), ma almeno abbiamo raggiunto il Punto G.
In programma c’è ora una discesa da sogno da 2670 a circa 2500 in direzione WNW, con l’idea, poi, di ripellare e sbucare alla sella WNW del Pizzo Gararesc (2625 m) e buttarsi poi in Val Cassinello.
Sulla discesa ogni aggettivo sarebbe sprecato: si vola sulla polvere più pura e gloriosa che si possa incontrare. La ripellata è davvero un piccolo prezzo da pagare per sensazioni così uniche. Dopo la risalita e lo sbocco al colletto facciamo una breve pausa e poi nuove emozioni farinose in Val Cassinello!!! Il godimento dura fino a quota 2000, quando ripiombiamo nel whiteout. A fatica ci atteniamo ad una traccia di salita: la replichiamo fedelmente, raggiungiamo Stabiello Grande e subito dopo, con il diradarsi della nebbia, rientriamo sulla via del mattino nella valle del Ri di Cristallina. La neve qui è crostosa-cartonata ma dobbiamo adattarci… Seguiamo in parte il sentierino nel bosco e, dopo varie divagazioni nel bosco stesso, giungiamo ad Ossasco, da cui in fretta, sulle quattro ruote, migriamo ad Airolo per l’agognata birra.
Ringrazio Marco e Giuseppe per la loro stimolante compagnia che metterebbe a proprio agio anche i sassi, nonché per la splendida giornata di montagna vissuta insieme. Alla prossima!
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