...der Granit ?....Gross Bielenhorn.....ja!
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
L' ennesimo week-end farlocco.....non concede due giorni di fila belli, ma nemmeno.....così il mio “tormento” con relativo “rompimento” soci, vista la stagione inoltrata, sarà rimandato a tempo adeguato....una cosa è certa, lui non si muove.
Idee??? fioccano proposte di arrampicata -soloscarpette- a destra e a manca, nei posti più disparati. Due amici al Furka, sempre con scarpette, mi danno lo spunto .... e ricordando quel giorno, che con gli sci andammo al Galenstock dalla cresta nord.....dalla cima, il naturale prolungamento, esattamente di fronte? Il Gross Bielenhorn.
Avevo letto tempo fa una relazione, il fatto che suddivideva la via in due parti, arrampicata scarpettata e poi conserva scarponata con interpretazione.....meglio di così, ekkilo qua, il giusto compromesso....we go!
Furka – quota 2300 – Sidelenbach......
Il tempo di calare una gamba dallo sportello, eccolo, subito Eolo ci accoglie tra le sue braccia, il turbinio di acque che scende a pochi passi, ne amplifica il vortice, in un gioco dispettoso.
Io, resistenza al freddo, poca....agguanto e mi infilo le cose più calde, Nepal compreso....il set n. 5 paia di guanti che giace di fisso nel mio zaino, in buona compagnia delle magiche bustine “infiammanti”, rasserena me e il mio Sig. Raynaud....sono pronta!
Ricordo vagamente la salita, nulla di pietroso, morbida fino alla conca che accoglie la capanna....insomma, come un buon caffè, bevuto ancora tra le coltri, un risveglio muscolare dolce, prima di affrontare il meglio.
Saliamo nel silenzio dell' alba, ascoltando il nostro respiro, anche Eolo se ne va per altri lidi, la temperatura però, sempre fresca, so già che merino + ramarrino, oggi, la mia seconda pelle...Giulio (Gbal) sei avvertito:-)!
Sbuchiamo nella conca, la capanna assai carina, non mostra segni di vita.....il mio pensiero corre avanti, troppo avanti....mmmmh.....un buon vinello.....l' ora giusta non è, c' è ancora da fare prima di riposare.
Ora è la pietra a farla da padrone, lassù, in alto, il colletto.....il Grosse e il Kleine Kamel, due nerborute sentinelle a sorvegliarne il passaggio.
Di pietra in pietra e di roba sfratugliosa.....mizzica, (siciliano) se tira sto canale!.... banfando come una fisarmonica....siamo al colle....pausa, please!
Il gioco di nubi basse incanta, segna i contorni di un mare immaginario, di montagne come scogli in sfumature affioranti. Spade di granito sfidano il cielo, profili curiosi osservano con me, il caleidoscopio di mille forme e colori.
Il tappeto granitico avanza, saliamo immersi, quasi inghiottiti tra grossi pietroni, anche gli ometti, i segnavia, giocano a nascondino.
Tutto sembra procedere al meglio, anche la Scam tiene il passo, ma quando meno te lo aspetti, un urlo dal palcoscenico, riecheggia tra i fondali rocciosi della scena, compare l' attore, Mauro che, come Mario Cavaradossi, disperato per la sua amata, Tosca, disperato per la sua amata macchina fotografica:...."nuoooooo"....saltellando allegramente, tra i sassi se ne va......boom, boom, scratsch.....cerchiamo i pezzi. Il cadavere sarà rinvenuto casualmente, solo al ritorno.
Il nuovo punteggio vede: primo in classifica Mauro con 3 macchine foto, seconda posizione (l' ultima donazione alla Weiss a luglio) Pia a quota 2...il nostro feeling con i “click”, continua.
Con la fascia al braccio, l' ennesimo “lutto digitale”, arriviamo al grosso ometto, lo start ufficiale.
Sul panoramico terrazzino, estraiamo la mercanzia: corde, imbrago, chincaglieria e accrocchi vari e poi.....le mostruose scarpette.
Le mie? di numero ben superiore, più che scarpette, quasi ciabatte.
Decido di provare a “piegare” il Nepal. “Farai una fatica doppia” .....già lo so!! Oggi i Keyland-vintage, quelli del Crampiolo, una manna, inagibili per “esaurimento suola”. Mauro se la ride.....cheffatica spalmare e con queste fessurine strette...incastrare? Mi arrendo! Al terzo tiro, mantenendo la favolosa calzetta di lycra nera, l' inguardabile gambaletto, intercapedine fissa tra scotch alle caviglie e calzettone, infilo le “ciabatte”.
La temperatura, niente caldo, favorisce la sopravvivenza piedi...gonfiamento per induzione...ci penseranno gli “incastri”, torcermeli a dovere.
Mauro sale senza incertezze, la sua più che un' arrampicata, una danza leggera....nel suo DNA sono certa, c' è roccia. Io seguo, accompagnata dai suoi “vai, vai bene, bene così”.....sarà, se lo dice lui....
I tirelli disegnati sono finiti.
Archiviate le scarpette, rinfiliamo gli scarponi. La doppia è pronta a catapultarci dall' altra parte, in conserva e con libera interpretazione procediamo: cenge, muretti, “mammellone-ostico” (friend incastrato, dove?), camino....un po di su e un po di giù....è cima...Gross Bielenhorn.
A differenza dell' imponente nome, la croce di vetta, essenziale, semplice....gradevole.
Vista meravigliosa, a 360° con tempo migliore, sicuramente.....ci accontentiamo, così come l' impavido, vezzoso pennuto che staziona con noi in vetta, si accontenta: mandorle, albicocche e barretta....il menù rimasto.
E giù!!!.........quadruplo swing di doppie......cenge, tracce di sentiero, pietre, pietroni e...........la Sidelen-capanna!!
Walti, il simpatico e ospitale gestore e Gertrud, la moglie, ci accolgono con una stretta di mano e presentazione: rimango favorevolmente impressionata da questo gesto, cosa rara di questi tempi.
E finalmente del buon nostrano Svizzero (rosso) e birra....gentilmente e inaspettatamente offerti da Walti, abbiamo simpatizzato subito......un solo peccato, dover scendere!
Vielen Dank - Gertrud und Walti – Vielen Dank.....
Mauro: Via Plaisir per la spittatura. La roccia ottima e l'esposizione favorevole ne fanno una splendida arrampicata con bei passaggi. L' arrampicata è sostenuta sul 4c con due passaggi di 5c (azzerabile). La seconda parte (evitabile se non si va in vetta) è alpinistica (non attrezzata) avventurosa, estetica, da ricercare. La discesa è un po laboriosa con diverse doppie (ottimi anelli) e tratti di disarrampicata. Si può usare una corda singola da 50mt. ma due1/2 da 50 velocizzano le doppie. Ad inizio stagione picca e ramponi utili per l'avvicinamento e in qualche tratto esposto a nord est della parte sommitale.
Ambiente magnifico, la cima aerea, con vista stupenda su Mischabel, Oberland,Ticino.....
Placido Domingo - Tosca – E lucevan le stelle

Kommentare (39)