Strahlbann: Cima 2689,2 & Cima 2684 (...e un po’ di cresta)


Publiziert von tapio , 25. August 2013 um 18:17.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:24 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela   Gruppo Pizzo Quadro 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1250 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:Bosco Gurin (1503 m) - Bann, bivacco (2104 m) – Herli (2420 m) – Lendar See (2420 m) – Strahlbann, Cima 2689,2 – Strahlbann, Cima 2684 – Strahlbann, Bocchetta 2629 – canalino – pietraia - Herli – Bann - Bosco
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ascona – Losone – Ponte Brolla – Valle Maggia - Cevio – Cerentino - Bosco Gurin
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Rovesci nella notte precedente, un tempo da lupi promesso per il pomeriggio (poi avveratosi) e nessuna opzione per un giorno diverso: con queste premesse decido per un’escursione dal dislivello limitato in modo da potersi racchiudere entro la mattinata, prevista peraltro come “nuvolosa”. Una delle due cime orientali dello Strahlbann sarà perfetta per l’occasione: la zona mi è nota, quindi se sarò immerso nelle nuvole, non sarà un sacrilegio.

Invece la finestra di bel tempo si dimostra migliore del previsto, regalando anche qualche breve occhiata di sole. Meglio così…

Ricordo qui le parole del Maestro, a proposito della catena, “di notevole interesse alpinistico”, dello Strahlbann, montagna a dispetto del nome, a tutti gli effetti ticinese (la zona di Bosco/Gurin è di insediamento Walser, da qui l’origine dei toponimi):

Lunga costiera rocciosa, con una suggestiva cresta dentellata, che affaccia sulla valle di Bosco/Gurin ripidissimi versanti erbosi, alternati a compatte pareti levigate. A N presenta verticali pareti rocciose, interrotte da due estesi contrafforti.

Come detto parto con la speranza di poter ascendere ad almeno una delle due cime orientali dello Strahlbann (la 2689,2 oppure la 2671): sarà la meteo a decidere ciò che mi verrà concesso.

Per quanto riguarda l’avvicinamento rimando alle mie due precedenti relazioni sullo  Strahlbann (quella sulla Freccia 2751 e quella relativa alla Cima principale 2781): non apporto modificazioni, non passo dal Wolfstaffel, ma scelgo l’ormai noto tragitto via Bann (già percorso anche scialpinisticamente…).

Ad Herli, sotto la verticale della vetta dello Strahlbann, piego verso Est, rimanendo sull’ottimo sentiero che porta verso il Lago Melo; passo molto vicino all’insignificante vetta dell’Heij Bärg (vista da Nord…, perché da Sud è tutt’altro che così…!) e raggiungo il Laghetto Inferiore di Lendar d’Herli.

Lo oltrepasso e, senza perdere ulteriormente quota, fuori sentiero salgo in direzione della Cima 2671 dello Strahlbann (la più orientale). Il Brenna dà F+, quindi calcolo “un buon PD”. La voglia di salirci è tanta, ma la meteo è quella che è: di continuo folate di nebbia salgono dalla Valle di Bosco. Potrei salire, ma poi, per la discesa? Opto dunque per la più accessibile Cima di triangolazione 2689,2, non prima di aver visionato il passaggio obbligato iniziale richiesto per la cima 2671.

La cima più facile non mi darà problemi, nemmeno in caso di nebbia, e raggiungerla, date le condizioni odierne, sarà già un successo…

Contorno quindi la base delle bancate rocciose della Cima 2671 e piego poi in direzione WNW su pietraie (T4). In breve raggiungo la cresta W della cima 2689,2 che percorro residualmente, mettendo ogni tanto un piede in Val Calnègia. La Cima 2689,2 mi si offre senza nessuna resistenza.

Il panorama è guastato dalle nuvole, ma ogni tanto c’è spazio per qualche bell’avvistamento. Dopo una pausa rifocillatrice noto che la cresta opposta a quella di salita (la Ovest) sembra abbordabile, quindi, confermata anche “la docilità” dei pendii a S, scendo alla bocchetta tra le due cime (non più di 20 metri di perdita di dislivello) e risalgo dalla parte opposta, guadagnando la vicina cima gemella quotata, a occhio e croce (e tenendo conto del saliscendi appena effettuato), 2684 m.

Si sa che l’appetito vien mangiando, per cui procedo oltre,  in direzione W. Mi pare di ricordare che il canalino che sale tra la presente cima 2684 e il punto quotato 2648 sia di presunta possibile percorrenza. Per cui non rimane altro che scendere alla bocchetta tra le due cime.

Questo è il tratto più “complesso” di giornata (se di complessità si può parlare…). La maggior parte della discesa avviene sul lato “freddo” di Val Calnegia, e l’uso delle mani è necessario (niente di difficile, intendiamoci…). La difficoltà non va comunque oltre un T5 / I, per cui volendo si può riassumere il tutto con una “F”.

Arrivo alla bocchetta (più o meno direi di quota 2630, tenendo conto sia della discesa effettuata, sia della vicina punta quotata ufficialmente 2648) e mi accorgo che almeno nella parte alta sarebbe percorribile anche verso la Val Calnegia (poi non so se più in basso vi siano dei salti…).

Io naturalmente scendo dal versante opposto, verso Herli: il canalino è abbastanza franoso, ma con un po’ di attenzione si scende bene. Piego, per quanto possibile, verso SW, cercando di avvicinarmi alle pietraie che ben conosco (quelle sotto la cima principale) e da lì raggiungo il sentiero ufficiale che avevo percorso al mattino e che riporta verso Bann e Bosco.

Lo Strahlbann, la montagna che mi ha stregato, anche oggi mi ha fatto un regalo: e io gliene sono grato. Più sotto la dedica.

 
 

Tempi:

Bosco – Strahlbann (Cima 2689,2): 3 ore e 15’

Strahlbann (P. 2689,2 – P. 2684 – B.tta 2629) - Bosco: 2 ore e 30’




Francesco de Gregori – Pilota di guerra

www.youtube.com/watch?v=6gMmfCkoSwk&hd=1

 

Non per entrare nel merito del motore,

Ma ogni motore ha una musica ed io la so.

Così per sempre nel vento la farò cantare,

Per questa mia povera terra da Sud a Nord.

E quanto è solo un uomo lo so solo io,

Mentre volo sopra le ferite delle città.

E come a un grande amore gli dico addio,

E come è solo un uomo lo so solo io.

 

Oltre le nuvole, oltre le nuvole,

O se possibile ancora un minuto più in là,

Con questa terra ai miei piedi,

Più scura e più nera a vederla da qua,

Ma un giorno il giorno tornerà.

 

Così la vita vola sotto le ali,

E passa un'altra notte su questa guerra,

E sulle case degli uomini tutti uguali,

Nel grande orfanotrofio della terra.

E a cosa serve un uomo lo so solo io,

Che spargo sale sopra le ferite delle città.

E come a un grande amore gli dico addio,

E a cosa serve un uomo lo sa solo Dio.

 

Oltre le nuvole, oltre le nuvole,

O se possibile ancora un minuto più in là,

Con questa terra ai miei piedi,

Più scura e più nera a vederla da qua,

Ma un giorno il giorno tornerà.

 
 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (2)


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veget hat gesagt:
Gesendet am 27. August 2013 um 11:10
Ciao Fabio,
In questa valle passi spesso le Tue più emozionanti escursioni in solitaria, Come ti capisco!!!! ritrovare i luoghi più ...... emozioni uniche ,solo nostre..... ( permettimi un po' di sana invidia, grazie.) Bravo!!!
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. August 2013 um 19:23
Caro Eugenio,
le tue sono parole di chi è veramente in sintonia con il mio stesso sentire... Grazie mille, è esattamente così come Tu dici!!!

Un saluto, a presto,
Fabio


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