Bann (2104 e 2232) – Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo un viaggio “avventuroso” a causa di pochi centimetri di polvere nuova di zecca che già dopo il bivio per Collinasca (tra Linescio e Cerentino) coprivano il manto stradale e che in particolare nell’ultimo tratto, quando la strada affianca la Rovana di Bosco, mi hanno causato non pochi problemi (diciamo che sono riuscito ad arrivare a Bosco per miracolo), mi preparo alla gita odierna pellando a -8°.
Questo particolare, insignificante per ora, avrà il suo peso successivamente. Non lo faccio mai, di solito parto da casa con gli sci già pronti, ma oggi no. Salgo sci in spalla, visto che è ben segnalato che “le vie del paese non sono piste” e arrivo nella zona denominata Ferder, appena superata la quale calzo gli sci.
Cerco di seguire per quanto possibile la traccia estiva, anche se non è sempre semplice, visto che massi e vegetazione dettano la loro via alternativa.
Poco prima di arrivare alle due cascine di Üssar Rissùart, nella zona boschiva di Tschochna perdo anche la traccia. Scendo a cercarla ma poi mi rendo conto che deve essere più in alto e quindi risalgo. E sì che questo sentiero lo conosco: l’ho fatto due volte di fila non più di 5 mesi fa, oltre che precedentemente per salire al Pizzo Biela. Ma la neve, si sa, copre la via e rende tutto così diverso…
Dopo il guado comincio a notare che le pelli non aderiscono agli sci e nel mezzo si insinua un piccolo strato di neve fresca. Quando lo sci segue il pendio, nessun problema, ma nei traversi, lo scollamento è notevole.
Arrivato alla cascina di quota 2020 (definiamola “Bann inferiore”) so già che il tratto successivo (quello in cui, in estate, c’è l’aiuto di una corda per superare un tratto ripido) mi darà problemi, per cui monto immediatamente i rampanti. Tento il traverso per superare il dosso ma il problema delle pelli che se ne vanno per conto loro non mi da la sicurezza necessaria (ero a pochi metri dal superamento dell’ostacolo…), visto che sotto i pochi centimetri di polvere, la neve è ghiacciata (lavorata dal sole e dal vento) e i rampanti non tengono. Torno sui miei passi e scendo oltre la cascina verso sinistra per tentare di aggirare lo spuntone. Ma c’è una gola ripida, per cui ritorno alla cascina e faccio quello che avrei dovuto fare da subito: metto gli sci sullo zaino (senza rampanti) e inforco i ramponi (perdendo un ‘infinità di tempo). In questo modo riesco a salire oltre il dosso e, per il principio di inerzia, tengo i ramponi fino a Bann (2104 m) . Il raggiungimento di questo magico luogo era quantomeno “doveroso”, per poter portare a termine l’anello che mi ero prefissato (Bosco-Bann-Grossalp-Bosco), anche perché non avevo nessuna intenzione di tornare per il sentiero dell’andata (sciabilità, zero!)
La cascina di Bann è in ordine, il tavolo è spazzato dal vento e sembra pronto per una grigliata, mentre per quanto riguarda il bivacco, la porta è ostruita da parecchia neve.
Tolgo i ramponi, rimetto gli sci e salgo fino al bivio di Bann (2232 m), dove finalmente mi libero di quegli orpelli flaccidi (le pelli scollate…) e mi preparo per la discesa (o, per meglio dire, per il lungo taglio in direzione di Grossalp).
Mi tengo sempre abbastanza vicino alle bancate di roccia che scendono dal Pizzo Stella. Naturalmente, ogni tanto, mi concedo qualche bella curva su polvere, sotto la quale prevalentemente trovo crosta, a tratti cartonata. Successivamente mi trovo a dover valicare due canali, il primo dei quali con pendenza in entrata sostenuta. Comunque diligentemente li supero entrambi ed arrivo in zona Grossalp, in compagnia di violente folate di vento (come per tutto il resto della discesa). Per un pochino mi concedo qualche curva sulle piste battute, ma ben presto torno libero e concludo la gita con gran soddisfazione, visto che all’auto sono atteso da una Schwarze-Weisse fredda al punto giusto (e con bicchiere dedicato).
La visione ravvicinata di Strahlbann, Pizzo Biela, Pizzo Stella, Madone e tutto il resto è senz’altro il boccone più ghiotto della gita odierna. Per me, uno dei paesaggi più belli di tutto il Ticino.

Kommentare (13)