Strahlbann, Cima 2751 m: un torrione ignorato anche dal chiarissimo bardo


Publiziert von tapio , 16. September 2012 um 11:55.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:14 September 2012
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela   Gruppo Pizzo Quadro 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1310 m
Abstieg: 1310 m
Strecke:Bosco Gurin, Boda (1471 m) - Bann, bivacco (2104 m) – Herli (P.2348 m) – salita in direzione della cima 2761 – costeggiare la base della parete da W verso E fino a trovare il passaggio per salire – cengia – salita in direzione N - cresta in direzione W - Strahlbann, cima 2751 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva a Bosco Gurin percorrendo la strada della Valle Maggia fino a Cevio. Svoltare a sinistra in direzione Bosco-Cimalmotto e a Cerentino tenere la destra in direzione di Bosco. Ampi parcheggi nei pressi degli impianti di risalita per Grossalp o sopra, all'ingresso del paese
Kartennummer:CNS 275 Valle Antigorio

Per chi non sapesse chi sia il “chiarissimo bardo”, dirò subito che si parla di Giuseppe Brenna, cioè l’illuminato cantore delle Alpi Ticinesi. E visto che siamo in tema di citazioni, ecco la splendida descrizione che il Maestro fa dello Strahlbann:

“Lunga costiera rocciosa, con una suggestiva cresta dentellata, che affaccia sulla Valle di Bosco Gurin ripidissimi versanti erbosi, alternati a compatte pareti levigate. A N presenta verticali pareti rocciose, interrotte da due estesi contrafforti. La catena, di notevole interesse alpinistico, non è mai stata descritta in nessun testo (a parte la facile ascensione da SSE della Cima 2689,2 m)”.

Dopo questo prologo del Brenna, e l’impressione che dalla cima del Pizzo Biela avevo avuto dello Strahlbann come avrei potuto resistere ancora? Lo dirò in tedesco, così viene bene il gioco di parole:
 

der Strahlbann zieht mich in seinen strahlenden Bann
 

(non so se è lessicalmente corretto – non importa, suona troppo bene! - comunque il senso è che lo Strahlbann esercita uno “splendente” potere su di me). Devo andarci!

Un motivo in più per tentare questa salita sta nel fatto che sono ancora in fase di recupero da un lungo periodo di mal di schiena, e la “convalescenza” prevede di astenersi dai corposi dislivelli e dai lunghi tratti in pianura. Più a fagiuolo di così, lo Strahlbann non poteva proprio cadere!

Le cime segnalate dal Brenna sono tre: la principale o Ovest (2781 m, difficoltà F+), la cima centrale, trigonometrica (2689,2, difficoltà EE) e la Est (2671 m, difficoltà F+ per via normale, altrimenti PD, III+ oppure PD, IV+), ormai molto vicina al Pizzo d’Orsalia.

In più io ne aggiungerei almeno altre due, cioè quella segnata sulla CNS come cima 2761 (irraggiungibile, a meno di usare corda e adeguate capacità alpinistiche) e la sua cima gemella, cioè la 2751 (quella che raggiunto io e di cui si parla in questa relazione, proprio sopra la "h" di "Strahlbann" sulla CNS), di pochi metri più a Est rispetto alla 2761. Poi ci sarebbe anche la 2648, appena più a ESE rispetto alla 2751 e poi forse ancora dell’altro…, ma per il momento è meglio fermarsi qui.

Impossibile poi, a proposito della cima principale, evitare un’ultima citazione del Brenna: “Dai pianori di Bann mostra un corposo e articolato versante che culmina con frecce appuntite: lo si gusta maggiormente in una limpida giornata della bella stagione quando le insenature messe in risalto dalle ombre, l’erba, le rocce argentate e il cielo terso si mescolano, dando vita a un quadro da immortalare”.

Dopo queste poetiche parole, torniamo alla prosa con il racconto della salita odierna. Parto da Bosco moderatamente presto (fa freddino: +3°) e mi dirigo sul bel sentiero che porta al piccolo bivacco di Bann, a quota 2104. Qui abbandono il sentiero e salgo verso NNE, cioè verso la conca pietrosa di Herli. La cresta SE della cima principale dello Stahlbann è proprio sopra di me. La aggiro verso destra e poi comincio a salire un largo canalone erboso, ripido ma ricco di pietre affioranti che facilitano l’appoggio del piede.

Alla base della parete verticale che scende dalla cima faccio i miei tre tentativi di superarla: nel primo effettuo un traverso su placche e a pochi metri dalla cresta S desisto, in quanto giudico il passaggio troppo poco sicuro (placca inclinata liscia e nessun appiglio). Forse di qui si passava ma con un grado di sicurezza veramente basso. I successivi due tentativi si infrangono in un canalino strettissimo (non lo definirei camino, perché dai camini, di solito, si passa) verticale ed anche un po’ spiovente, in cui la lunghezza delle mie braccia e gambe non è sufficiente per “tirarsi su” (parlo di due tentativi perché dopo il primo, più diretto, riprovo con manovra aggirante, ma mi ritrovo sempre allo stesso punto).

Decido di cambiare strategia (non sapendo ancora che ciò mi allontanerà dalla cima principale dello Strahlbann) e aggiro tutta la parete che va verso E fino al punto in cui mi pare di intravedere un passaggio.

Salgo su una cengia erbosa in direzione NW e mi rendo conto ben presto che la suddetta cengia è sì fattibile (e nemmeno troppo difficile), ma parecchio esposta verso il muro di roccia che scende verticale verso la pietraia di Herli (un salto di una trentina di metri, che aumentano salendo). Un tantino pericolosa, per essere più esplicito (e per rincarare la dose aggiungo: chi volesse ripeterla lo fa a suo rischio e pericolo). Comunque, superata la cengia continuo la salita verso la cresta, aggrappandomi ora a pietroni e ora all’erba (!). Arrivo in cresta con difficoltà e ne seguo il filo con logici spostamenti sulla sinistra (versante S). Ormai mi accorgo che la cima principale da qui sarà irraggiungibile, però continuo fino alla vetta 2751, tra placche esposte e blocchi di cresta. Supero la vetta di qualche passo verso W e mi accorgo che per arrivare sulla cima gemella, la 2761 c’è un salto di almeno una decina di metri. Ancora un po’ più a W noto invece l’uomo di vetta della cima principale dello Strahlbann (2781 m).

Ok, mi fermo qui, sulla cima 2751 (misura presa a occhio e croce, vedendo la differenza con l’altra, la 2761, molto vicina in linea d’aria), anzi un paio di metri sotto, visto che il tetto di vetta richiederebbe l’uso di una corda, per salire in sicurezza. Poco male, sarà anche una cima sconosciuta, ma ora so com’è, conosco la fatica che mi è costata, e per me la cima 2751 dello Strahlbann è una vera (e signora) cima. E la salita (nonché la discesa) è una di quelle da ricordare a lungo.

A proposito di discesa, ripercorro la cresta e supero l’ometto che avevo costruito per segnalare il punto in cui abbandonarla, scendendo ancora sulla cresta alla ricerca di una via più facile di quella dell’andata. Il tentativo è infruttuoso, per cui ritorno sui miei passi e rifaccio con estrema attenzione la via di salita. Arrivato alla base della cengia, decido di scendere ancora un po’ nel canalone, prima di fermarmi per un sorso di birra, oggi quanto mai desiderato.

In breve raggiungo poi il bivacco di Bann e da qui seguo il bel sentiero che mi riporta a Bosco, dove mi concedo un rinfrescante bagnetto ai piedi nelle gelide acque della Rovana. Vista da sotto, tutta la costiera rocciosa dello Strahlbann sembra inviolabile, ma oramai so che una di quelle torri aguzze che si vedono là in alto, poco prima ha sostenuto il mio peso.

 

 

Tempi di percorrenza: 7 ore e 45'.

Andata: 4 ore e 30’. Ritorno: 3 ore e 15’

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

Nevi Kibo hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2012 um 19:12
Sempre più esploratore e sempre più scrittore!
Complimenti e ciao
NK

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2012 um 21:02
Ciao NK,
ti ringrazio sia per l'esploratore (è una parte che mi piace, inutile negarlo...) che, soprattutto, per lo "scrittore" (i veri scrittori sono altri, ma il complimento mi fa naturalmente molto piacere!)
Aspetto di leggere il tuo prossimo, salace racconto.
Ciao, Fabio

Jules hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2012 um 19:50
Vedo che la schiena sta riprendendosi bene... Avanti così!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2012 um 21:04
Sì, non sono ancora al 100%, ma rispetto a qualche tempo fa, "l'è già üga"!
Grazie e a presto,
Fabio

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2012 um 21:59
Ti vedo già bello pimpante!!!
complimenti, Fabio.
roby

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2012 um 22:39
Grazie Roby,
sì, la fase critica sembra essere passata, la prova è andata bene. Speriamo di continuare così (e di riuscire a fare qualcosa insieme!)
Ciao, Fabio

ciolly hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2012 um 22:46
Ottima scelta, lo scenario parla da solo...
In posti così belli spariscono anche i mali
Ancora un paio di uscite così e sei di nuovo al Top!
ciolly

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2012 um 22:55
Grazie Ciolly,
sospetto fortemente che Tu abbia ragione, e quindi mi darò da fare per confermare questa teoria...!
Un saluto, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2012 um 17:47
Non ho idea cosa ti sia successo....ma queste sono per chi è al Top.(per cui).Complimenti.....Ciao Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2012 um 18:10
Grazie Eugenio, molto gentile!
Ho un po' di mal di schiena, residuo di un colpo della strega di 3 settimane fa: in salita tutto ok, ma i lunghi tratti in pianura e in generale le gite molto lunghe mi causano dei dolori, quindi per ora le evito.
Però, le alternative esistono!
Ciao, Fabio


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