Strahlbann, cima principale (2781 m): vetta


Publiziert von tapio , 21. September 2012 um 07:18.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:20 September 2012
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela   Gruppo Pizzo Quadro 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1310 m
Abstieg: 1310 m
Strecke:Bosco Gurin, Boda (1471 m) - Bann, bivacco (2104 m) – Herli (P.2348 m) – canalone erboso – canalino sotto le placche a SE della cima – cresta S – Strahlbann, cima principale (2781 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva a Bosco Gurin percorrendo la strada della Valle Maggia fino a Cevio. Svoltare a sinistra in direzione Bosco-Cimalmotto e a Cerentino tenere la destra in direzione di Bosco. Ampi parcheggi nei pressi degli impianti di risalita per Grossalp.
Kartennummer:CNS 275 Valle Antigorio

Apro la relazione con questo motto, “prima il cuore, poi la testa, poi le gambe”: l’ho appena sentito e lo trovo bellissimo, adatto per la Montagna ed in particolare per lo Strahlbann, per il quale aggiungerei, in fondo, anche “polpastrelli e denti”, perché questa montagna richiede “tutto”, cioè un impegno emotivo, mentale e fisico totale.

Dopo il tentativo che mi ha portato a conoscere il torrione 2751 dello Strahlbann, mi ripresento in quel di Bosco per ritentare l’attacco alla cima principale. Se il Brenna la dà come F+, da qualche parte dovrà pur esserci un passaggio che tenga fede a questa valutazione…

Fino alle placche verticali posizionate sotto la cima, rimando alla mia precedente relazione. Anzi, per la verità bisogna evitare di salire così in alto. Infatti, non più di 50 metri prima  del passaggio sulle placche oblique, individuo un canalino che sale verso NW, cioè verso la cresta S dello Strahlbann.

Fin dall’inizio il canalino si presenta insidioso e ripidissimo. A una decina di metri dall’inizio trovo un cordino: la cosa da una parte mi rincuora, significa che il passaggio è giusto. Dall’altro mi fa pensare che qualcuno qui ha approntato una doppia: come al solito, io sono “all free”, quindi doppia o non doppia, proseguo, poi in discesa si vedrà.

Il canale è davvero arcigno (almeno PD e II), ogni tanto bisogna aggrapparsi anche ai ciuffi d’erba: il lato positivo, almeno dal profilo psicologico, è che è molto stretto, quindi non incute quel timore che potrebbe derivare, ad esempio, da placche lisce e senza appigli.

Nella parte superiore, con qualche roccia in più, che offre un appiglio migliore dell’erba, le cose diventano meno difficili e così eccomi alla “bocchetta” (si fa per dire) sulla cresta S.

Da qui in avanti, il livello di attenzione continua a rimanere alto (la ripidità e le pendenze sono sostenute), ma non si va oltre la F+ di brenniana memoria. Raggiungo ben presto lo sbocco delle placche (dove non avevo osato l’altra volta e dove fa bella mostra di sé un secondo cordino, segno che non erano poi del tutto elementari, quelle placche).

Seguendo sempre il filo di cresta (con lievi spostamenti sulla sinistra, raramente) raggiungo la vetta dello Strahlbann (2781 m), con la gioia nel cuore, sentendo spirar l’ambrosia. La montagna respingente mi ha accolto nei suoi anfratti, e “irradia il suo incantesimo” come il nome fa dedurre.

Contemplo e rimando la ricreazione a quota inferiore, visto che il canalino non mi lascia del tutto tranquillo. Lo passo con grande attenzione, vagliando ponderatamente ogni appoggio e ogni appiglio.

Per dirla tutta, credo (ma senza alcuna riprova) che una via più facile la si potrebbe individuare salendo ancora prima sulla cresta, in modo da evitare il canalino velenoso. Non so che difficoltà comporti, ma da uno sguardo verso il basso dato dallo spuntone a metà della cresta S (proprio leggermente a sinistra dello sbocco in cresta, dopo aver risalito il canalino) sembrerebbe fattibile, con il vantaggio di non dovere mai appoggiare il piede sull’erba ripida (come nel canalino).

Comunque, dopo la doverosa birretta (con frugale desco) a Herli, raggiungo Bann, dove al bivacco mi concedo una corposa pausa riuscendo a gustarmi il libro fotografico che illustra la realizzazione della cascina e del bivacco stesso, scoprendo altresì interessanti chicche sul mondo dell’arrampicata.

In breve raggiungo poi Bosco, dove, dando un’occhiata verso Nord, rivedo e ripenso e rivivo le emozioni di quella magica parete verticale che ormai mi sono lasciato alle spalle…

 

 

Tempi di percorrenza: 7 ore. Andata: 4 ore. Ritorno: 3 ore

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (25)


Kommentar hinzufügen

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 09:01
Complimenti, e meno male che sono escursioni da convalescente!!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:04
Grazie Ivan!

La convalescenza riguarda in particolare la lunghezza della gita, però vedo che andando in montagna le cose stanno migliorando. Che sia la medicina giusta?

Ciao, Fabio

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 10:08
Ciao, bravo....non è che per caso vuoi imitare:
http://www.youtube.com/watch?v=Wy3SuhEQHVg
Ci sei al Lago di Cama il 14 ottobre?? per "scaldarti puoi andare al Lago Sambrocc e poi tornare per ......pranzo!!
Amedeo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:07
Grazie Amedeo,
guardando il video mi sudavano le mani...
Per il 14 ottobre non lo escludo, sono in forse per via di un mezzo impegno, ma stiamo a vedere...
Ciao, Fabio

Sky hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 11:07
Sempre fenomenale, tapio !
Conosco bene le sensazioni che hai descritto.. aggrapparsi ai ciuffi d'erba.. tornare a casa coi polpastrelli consumati (mi è successo proprio quest'estate !)..
Io ti consiglio sempre, se già non l'hai fatto, di avere con te una picca.. in queste condizioni può essere molto utile.. Quest'estate ho sperimentato positivamente anche i ramponi su un pendio ripido erboso.. ricordi che se ne è parlato ?!
Ciao, Luca

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:16
Grazie Sky,
ma senza esagerare! "Fenomenale" mi sembra davvero un po' troppo!
Per quanto riguarda la picca forse hai ragione, ma in un caso come questo, penso sarebbe stata d'impaccio: nel canalino spesso si poteva sfruttare gli appigli della parete a fianco. E poi l'idea di non avere una mano libera per ogni evenienza, non mi lascia (in generale) del tutto tranquillo.

Per quanto riguarda i ramponi, stesso discorso, anche se, in un pendio totalmente erboso (come il canalone sottostante) probabilmente aiutano davvero. Ho appena letto da qualche parte (non ricordo più dove) che esistono dei ramponi specifici per erba, sarebbe interessante saperne di più!
Ciao, Fabio

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:40
mettendo la picca "a spallaccio" hai sempre entrambe le mani libere, ma quando ti serve ce l'hai pronta all'uso !

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:53
eh sì, sono tecniche che non conosco, forse è anche per questo che vado sempre "all free" (ma proprio "all")

un'infarinatura di queste cose potrebbe non farmi male :-)

igor hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 11:27
lo sapevo che avresti fatto anche l'altra cima,bravo ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:18
Grazie Igor,
quando il richiamo si fa sentire, bisogna provare ad assecondarlo!
Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 11:43
Per fortuna sei convalescente,!!!!!! Quando ne uscirai ,cosa farai????? Bravo .Buona continuazione. Ciao , Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:27
Grazie Eugenio, troppo gentile!
Finita la convalescenza farò le stesse cose di adesso, magari con un po' di dislivello in più (se serve).
Grazie per il messaggio, buona continuazione anche a te.
Ciao, Fabio

pm1996 hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 11:51
Non avevo dubbi...Bravo !
Ciao
Psolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 16:30
Grazie Paolo per la fiducia!
Ho visto che ormai per te non si resta mai sotto i 2000 metri di dislivello, complimenti davvero!
Ciao, Fabio

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2012 um 21:16
lascia stare i libretti, tanto sai che si va sù
dove te la vedi meglio. comply Fabio.
roby

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 21:31
Ciao Roby,
se ho ben capito il senso del messaggio, mi pare che il tuo sia un grandissimo complimento! Grazie!
C'è stato un periodo in cui non aprivo nemmeno "il libretto" del Brenna e "andavo su" solo dopo aver osservato per bene la cartina ed il terreno: e più o meno andava quasi sempre bene. Magari dovrei rispolverare questa tattica (che, sono sicuro, anche tu applichi ottimamente!)
Ciao, buona faticata per domani,
Fabio

tignoelino hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 21:42
i libar ti danno lo spunto ma il cuore
dobbiamo mettercelo noi. ciao, Amis.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2012 um 22:34
Completamente d'accordo!!! Ciao, Amis

paoloski hat gesagt:
Gesendet am 25. September 2012 um 00:04
Ciao Fabio,
secondo me i canalini in salita si possono anche fare ma discesi in doppia sono molto meglio!
Se hai bisogno di un ripasso...
Fai in modo che l'abitudine dell'all free non diventi un'ossessione: la sicurezza è più importante!
Ciao, Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. September 2012 um 15:19
Ciao Paolo,
la tua è la voce della saggezza, e come mi hai già detto in passato, in certi casi è meglio avere nello zaino qualche metro di corda per attrezzare una doppia (sono d'accordo).
In questo caso si andava abbastanza vicini a questa possibilità ma c'era un leggero spazio di manovra per scendere all free.
Comunque un ripasso lo faccio sempre volentieri: negli ultimi tempi (Strahlbann, Foioi, Nèdro e forse qualche altro) di cordini ne ho visti un bel po' in giro, quindi...
Ciao, Fabio

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. September 2012 um 21:12
Precisazione doverosa: se sui cordini non c'erano nè moschettoni nè maglie rapide probabilmente sono stati messi per assicurarsi in salita o semplicemente per facilitarla.
Se fai una doppia direttamente su un cordino quando recuperi la corda crei un tale sfregamento che senz'altro rovini il cordino ma anche la corda può subire dei danni a causa del calore generato dall'attrito.
Quindi se devi fare una doppia controlla SEMPRE lo stato del cordino su cui la passi e portati delle maglie rapide: sono l'ideale per le doppie: le trovi in qualsiasi ferramenta, costano poco e ti evitano il problema attrito e riscaldamento. Piuttosto che su un cordino dall'aspetto dubbio la doppia è meglio farla su uno spuntone di roccia o su un tronco d'albero.
Nel recupero attento ai sassi che si possono muovere e cadere.
Ciao, buone gite, Paolo

chmblum hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2012 um 22:29
Auguri. Emozione di vedere il cordino blu che abbiamo messo qualcuni giorni prima per scendere le placche oblique alla doppia.. Siamo saliti la cresta sud "integrale" con passaggi interessanti. Christoph Blum

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2012 um 23:16
Grazie Christoph per il tuo preziosissimo feedback. Non sono tanti quelli che salgono lo Stahlbann e mi fa piacere scoprire nuovi dettagli su questa magica montagna.
Congratulazioni anche a voi!

Ciao, Fabio

MicheleK hat gesagt: molto allettante - grazie
Gesendet am 7. Februar 2013 um 22:33
ora un altro nuovo progettino....
merci,
Michele

tapio hat gesagt: RE:molto allettante - grazie
Gesendet am 7. Februar 2013 um 22:59
Gern geschehen!
Se hai visto quante foto nell'ultimo Skitour ho dedicato allo Strahlbann, puoi capire quanto allettante continui a rimanere per me, anche dopo aver raggiunto la cima principale. È una montagna magica!
In bocca al lupo per il tuo "progetto Strahlbann"
ciao, Fabio


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