Piz Palù( 3901) traversata W-O
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La traversata non è tecnicamente difficile, anche se per esposizione e tipologia dell'ambiente attraversato, non è da sottovalutare.
La notte è stata fredda e, complice l'ottimo rigelo, arriviamo molto velocemente alla Forcella di Bellavista, dove parte la cresta rocciosa del primo Palù ...(che, sia per i disinformati, che per i saccenti, sono tre).
Arrampichiamo senza legarci, l'esposizione non è mai eccessiva e il grado di difficoltà poche volte superiore al II. Le gambe e le braccia sono un pò affaticate per ieri, ma rispondono bene e, l'ormai familiare movimento, le rende toniche e reattive...
Quando arriviamo in vetta guardo la cresta che dobbiamo percorrere...poi mi giro e guardo per l' ennessima volta la Biancograt... la cresta dei Palù è famosa per la sua esposizione, ma dopo ieri tutto sembra riparato!!!
Chiacchierando, chiacchierando, arriviamo alla bocchetta dei Palù, dove ci fermiamo per una breve pausa...da questo punto in poi la pendenza diminuisce e l'esposizione non farà più parte del percorso...ma, in compenso, saremo sul ghiacciaio, dove crepacci e seracchi fanno già bella mostra della loro inquietante presenza.
Ovviamente seguiamo le tracce di chi ci ha preceduto, facendo comunque sempre molta attenzione quando attraversiamo una "zona rossa". Superiamo con passo celere (celerissimo!) il punto dove questa primavera si è staccato un seracco ed arriviamo nella parte più tormentata, dove il salto di alcuni crepacci mi fa rimpiangere di non avere le gambe delle gemelle Kesler (andrebbero bene anche quelle di Fiona May!!!) poi, arrivati alla parte pianeggiante del ghiacciaio, procediamo (quasi per inerzia) fino alla Furcla Trovat...dove secondo Domenico, si dovrebbe essere a pochi minuti dalla funivia...no comment sui 75 minuti impiegati (tra saliscendi e sentierino del cavolo), impiegati per raggiungerla.
Comunque...arrivati al Diavolezza guardiamo quello che tutti guardano scendendo dalla funivia e che anche noi tante volte abbiamo guardato...La Biancograt, il Bernina, la Crasta Guzza, le Belleviste, i Palù, il tormentato ghiacciaio...ma oggi per noi quello che vediamo ha un sapore diverso perchè la traversata dalla capanna Tscherva al Diavolezza ci ha fatto vivere tutto quello che vediamo.
Come direbbe un amico...tanta roba...
Alla fine di queste due giornate non posso che ringraziare Domenico per quanto in questi giorni ha vissuto e condiviso con me.

Mentre la gita si avvicina alla fine, cammino immerso nei miei pensieri: Biancograd, Bernina Palu, ero ormai quasi convinto che non li avrei mai saliti...non è stato cosi...grazie Laura.
Tourengänger:
Laura.

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