Piz Giumela / Piz Red 2445mt - gran bella scoperta
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Piz Giumela / Piz Red
Una bella valle, un bel sentiero, una bella cima, insomma una splendida escursione
Gruppo alla minima per questa bella escursione.
Due dei soliti., Barba e Roberto, sono impegnati separatamente in ben più elevate e blasonate vette, ne leggerete presto.
Noi invece ci “accontentiamo” di una delle nostre belle esplorazioni, partiti con la probabilità di prendere ancora pioggia nel pomeriggio (così erano le previsioni), con l’ incertezza di trovare neve per salire la cima … invece è andato tutto splendidamente, certo nuvole basse e minacciose ci hanno nascosto molti dei bei panorami, ma è stata una “passeggiata” di quelle toste ma di grande soddisfazione.
Torniamo nella bella Val Pontirone, con una bella ambizione, il passo ed il Piz Giumela. Mettiamo in auto anche i ramponi, poi vedremo in loco se portarli o meno.
Parcheggio poco sotto Biborgh, risaliamo fino alle prime baite dove parte il bellissimo e ben marcato sentiero per Alpe Lesgiuna e Passo Giumela, che mette in comunicazione la Val Pontirone con la Val Calanca.
Siamo in cammino alle 08:15, dopo una quindicina di minuti siamo a Prato Dentro, e proseguiamo inoltrandoci nella vallata, dentro boschi di abeti.
Alle 8:57 siamo all’ Alpe Lesgiuna, dove troviamo un gran numero di capre nere, razza Verzaschese, gli alpeggiatori sono impegnati nella mungitura.
5 minuti di sosta e ripartiamo in direzione della enorme cascata che sembra chiudere la vallata.
Questa cascata è permanente stupenda, un salto unico, enorme, e molto carica di acqua, gli si arriva quasi sotto, e sembra non possa passare, dopo un guado il sentiero impenna verso sinistra (rispetto la cascata), con gradini di sasso, roccia, sempre ben segnalti.
Ci sono dei tratti scavati nella roccia, e paline in ferro con corrimano di funi d’ acciaio, quindi i tratti esposti citati nelle varie escursioni, sono stati tutti sistemati, con un lavoro veramente ben eseguito. COMPLIMENTI al Patriziato per la manutenzione dei sentieri.
Finito il ripido tratto su gradini, altro ripido tratto nel bosco e si sbuca nella baita bassa dell’ Alpe Giumela, dove trovo i miei amici in sosta ad attendermi, e Gimmy che si intrattiene con una giovane mucca che non lo lascia stare, vuole a tutti i costi la banana che sta mangiando … Gimmy cede.
Saliamo ancora per pochi minuti, e alle 10:02 siamo al rifugio Alpe Giumela 1807mt, una bella struttura, in una gran bella posizione, ristrutturata dal Patriziato di Biasca nel 2007.
Quindici minuti di sosta e foto, ricognizione all’ interno anche per memorizzare forno a gas, stufa, tavolo, ecc perché sembra proprio un bel posticino per festeggiare qualcuno dei nostri “famosi” compleanni.
In cammino verso il passo, sempre un ottimo sentiero, il passo non lo si vede se non all’ ultimo, si intuisce che è in basso alla cresta del Piz Strega, ma resta celato fino all’ ultimo.
Alle 11:05 siamo tutti al passo di Giumela 2117mt (ma curiosamente la palina indica 2034mt ???).
Lo sguardo subito sul lato opposto al passo, alla bella Val Calanca, dove ancora abbiamo tanto da esplorare.
Fa specie vedere quanta neve c’e’ ancora sulle vette opposte, che dividono al Calanca con la Mesolcina, veramente un’ estate in ritardo.
Ma l’attenzione è fissa sopra le nostre teste, verso sud, eccolo lì il Piz Giumela, 330mt in alto, con una dorsale erbosa all’ inizio e una pietraia avvicinandosi ai bastioni rocciosi della cima.
Visto da qui sotto incute timore, sembra quasi invalicabile, le pareti sono verticali, ed ai suoi piedi ci sono ancora dei nevai.
Ma mi sono ben documentato, ed il riferimento (la guida …) è la relazione di Ale84, che oltre alle precise indicazioni ci ha messo a disposizione la traccia gps. Grazie … come sempre.
Saliamo in libera, ogni tanto c’e’ un ometto di sasso, comunque si sale puntando alla sinistra della bastionata, infatti per raggiungere la cima si aggira la torre rocciosa sul lato sinistro, il lato della Calanca, tracce di sentiero portano verso sud, fino ad un canale erboso che sale sulla cresta, per poi ritornare verso nord, all ‘omone di sasso della sommità.
Mentre saliamo in libera verso il torrione, aggirando i residui nevai, vediamo due escursionisti che scendono, “chissà se sono saliti ..”
Quando li incontriamo, ci spiegano che si sono fermati proprio sotto, troppa neve, ma capiamo anche che non sanno che la traccia indica di aggirare a est, proponiamo di riprovarci con noi, ma scendono al passo.
Noi proseguiamo, con qualche incertezza certo, ma dal passo ho visto che la neve sul lato E è quasi tutta sciolta, al contrario del lato O, dove persiste abbondante.
Si fa fatica, ed i miei compagni mi distaccano ma passo dopo passo, raggiungo il fianco sinistro, c’e’ un ometto e le tracce del sentiero (non marcato), proseguo aggirando un ostacolo (una pietra che invade il sentiero, si può passarci sotto o aggirarla da sopra, ma ricordo una foto di Ale84 proprio qui, ora non ho dubbio che siamo in rotta), poi il ripido canale erboso che porta alla cresta, la raggiungo e ritorno verso N dove gli amici mi attendono davanti all’ omone di sasso con targa serigrafata “Piz Giumela 2444mt”.
Grande la mia soddisfazione, ma la soddisfazione è generale, è molto che non arriviamo ad una bella vetta, e riprendere con un quasi 2500 direi che è una gran bella ripartenza.
Sono le 12:05 (dieci minuti dopo gli amici), quando siamo tutti sopra la bella cima del Piz Giumela o Piz Red.
Il clima è buono, il sole va e viene, ma si sta bene, pranziamo in grande tranquillità, peccato per le nuvole ma il panorama è comunque grandioso.
Verso N c’e’ la cresta del Piz Strega, bellissimo ed imponente, molto frastagliato avvicinandosi alla cima, le cime della Calanca sono coperte, ma si vede della gran neve, verso S altrettanto imponente il Piz da Termin 2899mt, con il versante N completamente innevato, incredibile la quantità di neve !
Seguendo la cresta NO del Piz da Termin, verso il Pizzo Bidensc, si deve bene l’ Alpe di Pradaccio (il sentiero per raggiungerla è poco sopra il rifugio). Ed il passo di Bidensc.
Ho studiato “a tavolino” un rientro ad anello, seguendo le tracce di un vecchio sentiero riportato solo sulla CNS del 1962, che dal passo di Giumela traversa sotto le ripide pareti del Piz di Strega, passando da Pianerascia, poi Alpe d’Arded e quindi Sgioranch e Biborgh.
Passiamo molti minuti con Paolo e con il binocolo a scrutare le pareti del Piz Strega alla ricerca almeno di tracce del sentiero, che la SwissMap aggiornata non riporta più, sicuramente un percorso abbandonato. Se vediamo qualche traccia ci proviamo, se non si vede nulla non andiamo a cercarcele … anche perché ci sono ben 5 canaloni rocciosi con acqua e tanta neve, che sembrano poco facili da passare.
Dal passo una lieve traccia sembra salire verso il Piz Strega, ma di sentieri o tracce che traversano, proprio nulla, peccato ….
Alle 13:25 dopo le foto di rito, decidiamo di percorrere un bel pezzo della cresta del Piz Giumela, verso il Piz da Termin, consci che torneremo indietro per riprendere il canaletto di discesa.
Al cospetto del Piz da Termin, la vista è ottima, ma colpisce la quantità di neve, tra l’ altro anche il fianco O del Piz Giumela ha una quantità enorme di neve, ben oltre il metro. Leggendo le altre relazioni su HiKr, ho capito che si potrebbe scendere e salire anche da questo lato, ma ovviamente quando non c’e’ la neve di oggi.
Discesa verso il passo con tranquillità ma anche molta attenzione, le pietre non sono grandi e spesso instabili, ma in mezz’ora circa siamo al passo, ancora qualche foto poi giù verso il rifugio dove faremo tappa e rifornimento di acqua (fontana esterna ed anche acqua in capanna).
La discesa è veloce, altri 15min di pausa al rifugio Alpe Giumela, poi il tratto attrezzato, ancora più spettacolare visto dall’ alto.
Quindi la cascata, Alpe Lesgiuna e Biborgh, arriviamo all’ auto alle 16:25.
Come “conoscitori della zona”, ci portiamo senza cambiarci a Fontana, dove una bella fontana di pietra sarà di sollievo per la sete e per un gaudente pediluvio ….
Oggi è andato tutto così bene che proprio non me lo aspettavo, anche la cima ed il percorso da annoverare tra i più belli del nostro “repertorio”.
Giorgio
Vista da Paolo - (brown)
Oggi ci siamo ritagliati un'escursione su misura, nel senso che avevamo l'appoggio del rifugio in caso di pioggia e la meta, poi raggiunta, del Piz Giumela impegantiva al punto giusto.
Calcolare anche l'altitudine per non trovare troppa neve e' stata un'ottima cosa in quanto quest'anno sopra i 2500 mt. e in alcune vallate ci sono ancora residui veramente importanti di neve da limitare i passaggi sui sentieri.
La vetta e' un vero balcone dove si possono ammirare parecchie cime , il rifugio ben tenuto e approvigionato di tutto .
Il sentiero molto ben tenuto e appena restaurato con segnaletiche e gradinate fresche di fattura.
Molto bella la cascata in questo momento molto ricca di acqua con un dislivello di almeno 50 metri.
Proprio di fronte alla cascata abbiamo avvistato diverse marmotte che correvano ovunque nel prato senza essere particolarmente spaventate dalla nostra presenza .
Grazie agli amici per la piacevole giornata passata in compagnia.
Paolo
Vista da Gimmy - (gimmy)
un gradito ritorno in val pontirone .oggi è stata veramente una bella giornata ,in cui anche il meteo ci ha dato una mano.il sentiero era veramente ben curato e segnato fino al passo, poi gli ultimi 350 metri di dislivello erano quasi tutti su pietraia . abbiamo pregustato il pranzo in cima con una vista notevole a 360 gradi .percorso molto vario e bello in cui fa da cornice una bellissima cascata ,e da segnalare anche un bel rifugio a quota 1800 metri.
ciao alla prossima
Il solito riassuntino:
Percorso : 10.4 Km totali, 8h:10m totali, 5:50m di cammino
Andata : 5.1 Km, 3:56 lorde, 40m soste
Ritorno : 5.3 Km, 3:00 lorde, 30m soste
Dislivello : 1165 mt di assoluto , 1350 mt di relativo
Partecipanti : Giorgio, Paolo, Gimmy, Angelo
Kommentare (15)