Al monte Gambarogno con anello da Piero: scuola di tenacia.


Publiziert von rochi , 2. April 2013 um 22:22.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 2 April 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Monte Gambarogno   I 
Zeitbedarf: 8:45
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:vedi way points
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Luino, alla rotonda in fondo alla città, prendere a destra e seguire le indicazioni Dumenza, Curiglia. A Curiglia, proseguire in discesa sino al parcheggio (libero, gratuito) di ponte di Piero, da dove parte la funivia per Monteviasco.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Unterkunftmöglichkeiten:Numerose strutture in tutta la val Veddasca tra cui l'accogliente agriturismo Kedo (www.agriturismokedo.it). Rifugio Sant'Anna.

In un'ipotetica classifica della fatica, la gita odierna si inserirebbe nella top five delle mie escursioni.
Proprio perchè la salita è stata così onerosa e ha richiesto grandi dosi di tenacia, la vorrei dedicare al caro Floriano che, mi sembra di capire, aveva un rapporto speciale con questa bella montagna: il monte Gambarogno.

Perchè ci piace camminare ed esplorare, decidiamo di lasciare l'auto ben lontana dalla meta, vale a dire al parcheggio di ponte di Piero, posto a 600 m circa di quota. In breve saliamo all'ameno villaggio di Piero, lo attraversiamo in salita e procediamo su buona mulattiera in magnifico bosco verso Lozzo, posto un paio di centinaio di metri più sopra. All'uscita sulla strada asfaltata, proprio di fronte un ristorante, voltiamo a destra e camminiamo sulla carrareccia per qualche km, sino a giungere al villaggio successivo, Biegno, ultimo baluardo italiano prima della frontiera svizzera. A Biegno, prendiamo la strada a sinistra verso San Anna, continuiamo sulla stessa per un km o due e, all'altezza di un tornante, ci immettiamo su sentiero segnalato con l'indicazione della nostra meta intermedia. Il sentiero corre a mezza costa e segue le circolarità della montagna. Sui versanti esposti a nord, residue nevi sulla traccia, ostacolano e rallentano la marcia. In alcuni casi occorre porre attenzione per non scivolare giù.
Alla fine del traverso si comincia a salire un corridoio boschivo ora completamente innevato con in vista, in alto, la chiesetta rifugio di Sant'Anna. sebbene piuttosto ripido, il superamento di questo corridoio non ha presentato particolari difficoltà grazie al manto nevoso ben portante.
Dopo breve pausa alla bella e ben tenuta chiesetta, si prosegue diritto e in piano a giungere, dopo pochi minuti, ad un alpeggio, dove un cartello segnavia indica la direzione di marcia. A questo punto le pendenze si fanno importanti e la pista non è battuta. Abbiamo temuto di perdere la via (specialità della casa), ma i bolli copiosi posti ben in vista sugli alberi ci hanno facilitato. Neve da portante a cedevole, si inizia a dir parolacce.
All'uscita dal bosco, la fatica è remunerata dallo splendido panorama verso il piano di Magadino, Locarno, Ascona e i monti soprastanti. Da questo punto la vetta del Gambarogno è spietatamente visibile e nonostante la mancanza di bolli (non c'è più bosco e quelli sui sassi sono coperti dalla neve), la via è intuitiva. Prima per tornanti, poi per tagli degli stessi e infine direttamente su largo canale procediamo. Nel canale la neve è buona e consente una progressione relativamente agevole su un pendio assolato la cui pendenza valuterei in 20/25°.
All'uscita in cresta, a fronte della mia illusione di essere oramai arrivato, si presenta un ulteriore pendio inclinatissimo con neve che d'un tratto diviene cedevolissima. Un passo avanti, due indietro (siamo senza ciaspole), le parolacce divengono irripetibili e offendere il mondo intero pare essere l'unica liberazione alla situazione in cui ci troviamo.
Poi, d'improvviso, la vetta. Una breve visita e pranzo (sono passate 4 ore dalla partenza) alla casermetta sottostante la stessa.
Da qui, ci abbassiamo sulla vetta orientale e volgiamo dunque a oriente in rapida discesa "dritto per dritto" su neve molle verso il sospirato asfalto dell'alpe Neggia.
Senza nemmeno chiederci se ci sia un sentiero, percorriamo la cantonale sino a Biegno non prima di aver dato uno sguardo allo splendido abitato di Indemini. L'asfalto rilascia calore e i nostri piedi fradici e gelati traggono il meritato beneficio. A dire il vero, il progetto primigenio era di andare da Indemini a Monteviasco ma i tempi di percorrenza, uniti alla necessità di scendere a fondovalle e quindi risalire, ci fa abbandonare l'idea.
A Biegno, perciò, ci abbassiamo oltre la chiesa e individuiamo il sentiero diretto a Piero. Dopo i primi tratti molto ben segnalati, il sentiero si perde nel bosco (o forse l'abbiamo perso noi) senza alcuna indicazione (o forse non l'abbiamo vista). Fattostà che, alla ricerca del sentiero perduto, scendiamo per ripidissimi pendii nel bosco, sino a dover ammettere di esserci persi, proprio davanti a un solco non percorribile.
Abbiamo perso più di cento metri di quota tra terreni franosi e rovi nella schiena e fa malissimo doversi girare e tornare indietro scalando a quattro appoggi il bosco. Tuttavia è l'unica soluzione e con gran fatica (ed indiscutibile tenacia) risaliamo, sbuchiamo sulla strada e la percorriamo sino a Lozzo, dive il sentiero dell'andata ci attende e in una ventina di minuti, attraverso l'abitato di piero, ci riconduce alla sospirata automobile.
Sviluppo: 22.5 km; SE: 34.5 km.
Il dislivello tiene conto della discesa e risalita nel bosco a Biegno.
I tempi comprendono le numerose soste.

Tourengänger: rochi, POLI89
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (15)


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Ewuska hat gesagt: Floriano
Gesendet am 2. April 2013 um 23:18
Ciao Rochi,
complimenti per la performance! Che scammellata! Che tenacia! Bravissimo!
Grazie d'aver dedicato questa gita così per te importante, a caro Floriano, che per un periodo della sua vita abitava nella zona. Il Gambarogno era per lui "la montagna sopra casa". Sono convinta, che durante il tuo cammino di oggi, più di una volta hai poggiato il piede sulle sue impronta...
Un caro saluto.
Ewa

rochi hat gesagt: RE:Floriano
Gesendet am 3. April 2013 um 12:27
Grazie Ewuska.
Floriano non l'ho mai incontrato ma le sue relazioni sono state (e lo sono tuttora) continua fonte d'ispirazione per le mie gite, nonchè grande aiuto a non perdermi, cosa assai poco rara dato che sono un veloce e un distratto.
Ciao!

Amedeo hat gesagt: Bravo
Gesendet am 3. April 2013 um 11:41
Complimenti per il bel giro....."sopra casa" mia. Ci dovrebbe, uso il condizionale perchè è molto che non ci passo, essere un tracciato forestale tra Lozzo e Piero....!!??
Ciao
Amedeo

rochi hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 3. April 2013 um 12:52
Ciao, che io sappia ci sono tre sentieri che da Piero portano in alto:
-quello percorso da noi che parte dall'abitato e sale nel bosco uscendo sulla carrabile a Lozzo (buon sentiero affidabile)
-quello che dalla stalla del Kedo sale a Biegno: l'attacco è ben marcato ma poi pare che vada perdendosi (così mi dicono). Noi abbiamo provato a percorrerlo per scendere ed è stato un disastro.
-quello che dai Mulini di Piero risale la valle sino a Indemini passando per il ponte romano. Di sicuro reso impraticabile da una frana e sostanzialmente abbandonato.
Fatti salvi nostri possibili errori, una cosa è certa: questa valle così bella meriterebbe una gestione dei sentieri ben più attenta (basta passare il confine a Indemini per capire cosa intendo).
Ciao, buona montagna.
Rocco.

Laura. hat gesagt:
Gesendet am 3. April 2013 um 13:31
complimenti per la sgambata.
ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. April 2013 um 13:36
Grazie Laura,
questa volta son proprio ben accetti.
Troppa fatica. Sarà che divento vecchio?

Laura. hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. April 2013 um 13:39
ma va..! Io fatico tutte le volte e tutte le volte mi domantico: ma non dovrei essere allenata???

gbal hat gesagt:
Gesendet am 3. April 2013 um 21:27
E bravo Rochi (e compagni, naturalmente). Mi sa che tu ti stai allenando molto scientificamente per l'obiettivo.
Complimenti per il vostro giro; incidenti di percorso, neve molle, sbagli, ecc. .......siamo tutti sulla stessa barca, in buona compagnia.
Bravi

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. April 2013 um 09:06
Grazie Giulio,
non manchi mai di far avere un gradito apporto alle mie pubblicazioni. Anch'io, tuttavia, ti seguo sempre nonostante la pigrizia a commentare.
Si, l'allenamento procede, vediamo a che punto si può arrivare, intanto questa gita è stata prorpio bella e l'unica nota negativa è lo sbaglio finale nei boschi sotto Biegno.
Ci sta la mia disattenzione nel procedere (lo faccio di solito veloce, a testa bassa e assorto nei miei pensieri) ma credo che la sentieristica della parte italiana della valle necessiti un restiling deciso.
credo che piccoli investimenti in questo senso gioverebbero non poco al roilancio di un territorio di eccezionale bellezza.
Ma forse è tutto troppo semplice perchè attuabile.
Ciao!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 3. April 2013 um 21:34
Complimenti per la scelta dell'itinerario, soprattutto per la lunga attraversata da Biegno a S.Anna (che ben conosco, ma ho sempre fatto in direzione opposta) che in alcuni punti poggia a nord, con le ovvie conseguenze che hai sottolineato.
Mi viene il dubbio, ma posso sbagliarmi, che forse per la più diretta cresta sud-est (parte proprio dietro la chiesetta-rifugio), solo in parte segnalata, avresti incontrato meno neve. Dev'essere stata davvero una faticaccia senza ciaspole!
Ma fatica ben ripagata, perchè il Gambarogno è davvero una cima bella e piacevole.

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. April 2013 um 09:10
Ciao e grazie per il consiglio.
Non avevo considerato quella cresta perchè era la prima volta che affrontavo il Gambarogno e sono andato un po' a vista, un po' seguendo i buoni segnavia svizzeri.
Chissà, in una ripetizione estiva potrebbe essere una buona alternativa di salita (o di discesa).
Mi viebne un unico dubbio: poichè la cresta che dici tu parte dietro Sant'Anna che si trova ad Occidente della vetta, la stessa cresta non dovrebbe essere sud - ovest? Ma è facile che mi sbagli io, le mie bussole celebrali sono sempre in po' anarchiche.
Ciao, buona montagna!
Rocco.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. April 2013 um 22:40
Diciamo che sono dettagli...
Il percorso che indico io rimane appena a oriente rispetto al tuo, che in condizioni normali aggira e raggiunge il Gambarogno a sud-ovest sul lato a lago. Il percorso di cresta, una volta raggiunta, invece va a dominare il solco dell'alta Val Veddasca, da Indemini al Passo di Neggia. Di fatto ha un andamento da sud-ovest a nord-est.
Ovviamente la stra-consiglio perchè è molto bella e panoramica, con alcuni tratti anche belli ripidi ma non difficoltosi. Qui alcune relazioni:

http://www.valganna.info/phpBB3/viewtopic.php?f=25&t=3278

http://www.hikr.org/tour/post28049.html

Ciao

Pippo76 hat gesagt:
Gesendet am 4. April 2013 um 19:07
Complimenti per la volontà e la tenacia. Considerata la neve che c'è ancora deve essere stata una vera impresa!
Da qualche mese il Gambarogno è diventato per me "la montagna di casa". Nelle brevi uscite che riesco a fare in questo periodo sto esplorando i sentieri del versante settentrionale, con la voglia si spingermi sempre più in alto. Le tue foto mi confermano che dovrò aspettare ancora un po', a meno che non mi venga voglia di ravanare nella neve...
Complimenti ancora per le tue salite.

Un saluto
Giancarlo




rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. April 2013 um 21:28
Ciao e grazie per i complimenti che son forse un po' generosi.
Certo il ravanaggio è garantito ma non mi sento di parlare di "impresa".
Son comunque contento di aver affrontato la neve con relativa tranquillità, sia in salita che in discesa. Permane qualche tribolazione sui traversi, ma lì c'è il retaggio di un volo di 300 mt nel 2006 in zona Capanna Corno.
Se fai il Gambarogno da settentrione, mi raccomando pubblica la relazione che mi servirà per emularti.
Ciao, buona montagna!
Rocco.

Pippo76 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. April 2013 um 23:02
Lo farò sicuramente.

Ciao
Giancarlo


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