Pm1996 elegante, slanciato e affilato questo è il Piz Ledu. Abbiamo tentato di salire prima da est, arrivandoci poco sotto a questa bella pala roccios fino quota 2450. Poi la tenacia e la voglia di salirlo ci ha fatto assagiare diversi canalini impegnativi. Poi ancora a testa bassa l' ultimo tentativo dall'intaglio ovest, quello corretto tra il Motto di Campo e l'inizio della cresta .Qui ci si alza subito verso la cima percorrendo un canalino erboso e tra roccette e passaggini, gli arriviamo sempre vicini. Oramai capita la via giusta ... abbiamo da fare ancora i conti con la stanchezza accumulata e la tensione e decidiamo di soprassedere per ora . Facciamo tappa e pausa sul "Motto di Campo" . Poi Biv. Petazzi, a scrivere due righe su questa giornata. Qualcuno stuzzica in me la cima vicina e pur essendoci già stato e anche se oramai tardi la mettiamo nel sacco (Pizzo Rabbi o Motto Rotondo) strofinandoci ancora una volta gli occhi su queste belle montagne tutte da scoprire...
Toste queste donne...sapevo che potevano regalarmi queste belle e forti emozioni ...
Grazie
Riassuntino: Pra Pince, Alpe Garzelli, Alpe Campo, Bocch. del Cannone, ferrrata del Ledu, Ledu est, verso la cima del Ledu da SW, Pizzo Rabbi e via del ritorno.
Mi icuriosisce : Pizzo Anna Maria e Bocchetta della Pizzetta 2246 m.e tutto cio' che li circonda....
Paolo
Ewuska
Durante una delle gite dell’anno scorso , io con altre due persone ci siamo staccati dal gruppo per variare leggermente l’itinerario prestabilito. Davanti a noi spuntava una cimetta facilmente raggiungibile attraverso una breve e poco impegnativa arrampicata.Tutti e tre abbiamo agito d’istinto e ci siamo trovati in perfetta sintonia al suo apice. E’ da tempo che ho in mente di ripetere quelle sensazioni e trovare la conferma di un positivo presentimento. Quando mi si ripropone l’occasione non esito un momento…
Sveglia alle 3:30 mi ricorda i tempi delle gite con i miei da bambina, quando si andava ai funghi nei boschi di Masuria. Raggiungo Nobiallo in anticipo di 15 minuti e quando arriva
pm1996 partiamo per Ponte del Passo per recuperare
Cris. Aspettandola non resisto e scatto qualche foto, è un posto meraviglioso. Quando arriviamo a Gordona, punto di partenza per la nostra camminata, i miei piedi dopo ormai 4 ore di attività poco produttiva, finalmente sentono la morbidezza avvolgente e coinvogente degli scarponi. Il tempo è incerto, le nuvole regnano lassù, ci siamo detti “oggi non è una giornata da cima”. Lo Stambecco e la Gazzella partono spediti e al Capricorno, per maggior parte della giornata, non resta che osservare il loro didietro. L’itinerario richiede buon allenamento ma la ricarica avviene attraverso gli occhi, durante il percorso paesaggio cambia da un angolo all’altro e regala i momenti mozzafiato. Fortunatamente cambia anche il tempo, dopo una breve e insignificante pioggerellina il cielo torna sereno. Arrivati alla Bocchetta del Cannone con il panorama e l’aria fine ricarichiamo le nostre energie e decidiamo di proseguire. C’è solo l’imbarazzo della scelta dove andare. Come primo scegliamo Pizzo Ledù, più ambito e più difficile. Dopo ben
quattro tentativi (al primo raggiungiamo la Cima Est), abbastanza provati ammettiamo la sconfitta. Per togliere l’amaro saltiamo sul Motto di Campo (dove consumiamo le ottime torte di Cris) e passando dal Bivacco Petazzi torniamo alla Bocchetta del Cannone via…Pizzo Rabbi. La discesa sembra interminabile, il collaudo degli scarponi nuovi di Cristina non va a buon fine e ci fermiamo spesso. Quando raggiungiamo parcheggio la Gazzella ha i zoccoli dolenti, il Capricorno è sfinito ma lo Stambecco, se non fosse impegnato nel riportare le compagne d’avventura alla base, avrebbe continuato a saltellare per i monti…
Non è stata una giornata da cima…non da una ma da tre, una a testa.
cris ... che dire... Ledù... uomo bello e impossibile... by the way.. una splendida avventura...
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