Punta di Terrarossa (3246) cresta integrale
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La punta di Terrarossa è un'elegantissima piramide che si erge sopra il passo del Sempione, proprio di fronte alla parete nord del "re" monte Leone.
L'avvicinamento si effettua dall'Ospizio del passo prendendo la strada a sinistra dello stesso e seguendo i segnavia "Cabane Monte Leone". Il sentiero sale dolcemente e concede ampi tratti di respiro con magnifiche viste sul Vallese e sui giganti che lo dominano, primo fra tutti il Bietschhorn che appare pochi minuti dopo la partenza e - nuvole permettendo - rimane visibile per l'intera gita.
Si superano alcuni ruscelli su assi o passerelle in legno, si scavalca una fascia di placche asciutte, si risale una dorsale erbosa e si perviene a qualche piccolo nevaio, superato il quale si è in vista della capanna e del laghetto attiguo. Qui, per salire il Terrarossa, vi sono due possibilità:
- per cresta ovest: si lascia il sentiero principale e si sale ripidi a sinistra in direzione Maderlicke (scritta sbiadita su un sasso), pochi metri prima di raggiungere il colle (che si può anche raggiungere per ammirare il panorama), deviare a destra e con un lungo traverso portarsi all'evidente attacco della cresta, avendo cura di rimanere alti;
- per cresta/parete sud est: continuare in direzione della capanna Monte Leone, superarla e puntare alla bocchetta di Aurona (semmai chiedere ai simpatici capanari molto disponibili), raggiunta la quale, su evidenti tracce si risale la cresta/parete su terreno instabile.
Nella nostra escursione si è scelta la prima opzione che mi sento di consigliare per vari motivi:
la cresta ovest presenta vari passaggi di I o II grado , talvolta esposti o su filo. La salita è estremamente divertente, la discesa potrebbe essere un tantino stressante e, in caso di nebbia, abbastanza problematica, mentre la discesa da cresta sud è solo noiosa causa gli sfasciumi (occhio alle scariche) ma elementare. In questo modo è possibile compiere la traversata integrale della montagna come abbiamo fatto noi. Alla fine della discesa, forse distratti, abbiamo imboccato il sentiero sbagliato e per arrivare alla capanna abbiamo dovuto scendere un'ultima fascia di roccette abbastanza insidiose. Questo passaggio è evitabile prestando attenzione al sentiero (non segnalato ma ben marcato) che alla sella sotto cresta sud conduce comodamente alla Capanna.
Da qui all'ospizio del Sempione per la via di salita.
Abbiamo impiegato circa 4 ore dall'ospizio alla vette (compresa 1/2 ora di pausa) che non è quella con la croce ma quella con il bastone e 3 1/2 ore per la discesa compresi 45 minuti di pausa pranzo nei pressi della capanna, dietro a un sasso per ripararci dal vento.
Sviluppo di 15 km circa.
Escursione di grande soddisfazione escursionistica con, perchè no, qualche difficoltà tecnica in cresta a rendere tutto più frizzante.
Panorami stupendi, ambiente di prima classe!
L'avvicinamento si effettua dall'Ospizio del passo prendendo la strada a sinistra dello stesso e seguendo i segnavia "Cabane Monte Leone". Il sentiero sale dolcemente e concede ampi tratti di respiro con magnifiche viste sul Vallese e sui giganti che lo dominano, primo fra tutti il Bietschhorn che appare pochi minuti dopo la partenza e - nuvole permettendo - rimane visibile per l'intera gita.
Si superano alcuni ruscelli su assi o passerelle in legno, si scavalca una fascia di placche asciutte, si risale una dorsale erbosa e si perviene a qualche piccolo nevaio, superato il quale si è in vista della capanna e del laghetto attiguo. Qui, per salire il Terrarossa, vi sono due possibilità:
- per cresta ovest: si lascia il sentiero principale e si sale ripidi a sinistra in direzione Maderlicke (scritta sbiadita su un sasso), pochi metri prima di raggiungere il colle (che si può anche raggiungere per ammirare il panorama), deviare a destra e con un lungo traverso portarsi all'evidente attacco della cresta, avendo cura di rimanere alti;
- per cresta/parete sud est: continuare in direzione della capanna Monte Leone, superarla e puntare alla bocchetta di Aurona (semmai chiedere ai simpatici capanari molto disponibili), raggiunta la quale, su evidenti tracce si risale la cresta/parete su terreno instabile.
Nella nostra escursione si è scelta la prima opzione che mi sento di consigliare per vari motivi:
la cresta ovest presenta vari passaggi di I o II grado , talvolta esposti o su filo. La salita è estremamente divertente, la discesa potrebbe essere un tantino stressante e, in caso di nebbia, abbastanza problematica, mentre la discesa da cresta sud è solo noiosa causa gli sfasciumi (occhio alle scariche) ma elementare. In questo modo è possibile compiere la traversata integrale della montagna come abbiamo fatto noi. Alla fine della discesa, forse distratti, abbiamo imboccato il sentiero sbagliato e per arrivare alla capanna abbiamo dovuto scendere un'ultima fascia di roccette abbastanza insidiose. Questo passaggio è evitabile prestando attenzione al sentiero (non segnalato ma ben marcato) che alla sella sotto cresta sud conduce comodamente alla Capanna.
Da qui all'ospizio del Sempione per la via di salita.
Abbiamo impiegato circa 4 ore dall'ospizio alla vette (compresa 1/2 ora di pausa) che non è quella con la croce ma quella con il bastone e 3 1/2 ore per la discesa compresi 45 minuti di pausa pranzo nei pressi della capanna, dietro a un sasso per ripararci dal vento.
Sviluppo di 15 km circa.
Escursione di grande soddisfazione escursionistica con, perchè no, qualche difficoltà tecnica in cresta a rendere tutto più frizzante.
Panorami stupendi, ambiente di prima classe!
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