Punta Terrarossa-Wasenhorn (3246m)
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L'ambiente è molto bello, già la salita alla Capanna Leone, dove non ero mai stato, merita davvero. Ma è da lì che comincia la danza vera; purtroppo il cappellotto del Leone ora si è esteso anche alla nostra cima; ad un certo momento arriva anche qualche goccia di acqua trasportata; decidiamo di salire dalla via normale, arrivando al nevaietto e poi vedremo il da farsi. Max passa il nevaio, davvero molto ripido, senza i ramponi, la neve non è dura ed è ben scalinato; prudenzialmente Gianluca ed io comunque li mettiamo. Dopo il nevaio in breve si è in vetta, ma occorre non distrarsi mai perchè l'esposizione non è da poco. Purtroppo in vetta non vediamo nulla e soffia un bel vento; decidiamo di scendere per la cresta, anzichè percorrere a ritroso il cammino dell'andata. Nella nebbia e nel vento ci facciamo ingannare da un falso ometto e, anzichè proseguire in cresta come dovremmo fare, scendiamo tutto a sx andando a complicarci un pò la vita. Ad un certo punto Max poggia la mano su un masso enorme che inaspettatamente rotola a valle, per fortuna non si era appoggiato di peso e sotto non c'era nessuno; procediamo con molta prudenza infilandoci in un canalino bello ripido e franoso; poi, con già la Capanna in vista sotto di noi, scendiamo il risalto che sovrasta la Capanna stessa su una pseudo cengetta, ma qui il materiale sotto i piedi è fine e meno pericoloso che sopra. Sosta pranzo fuori dalla Capanna, caffè corroborante e poi rientro in relax con birra finale a Varzo. Che dire, peccato per il tempo che ci ha un pò beffato, ma a me l'escursione è piaciuta davvero; un grazie ai 2 soci, senza di loro, visto anche il meteo, non sarei mai salito in vetta.


il primo perché non ci ha mai abbandonati e ci ha fatto dubitare della buona riuscita dell'ascesa. Il secondo perché dal versante opposto della vallata morenica ci ha estasiato con le mille tonalità del suo bianco manto...
Ci tenevo molto a questa salita, tanto da rischiare una meteo non proprio eccellente. Io giocavo in casa (ferie) mentre Max e Ivan si sono sfangati un bel mucchio di kilometri... ma è comunque andato tutto per il meglio. Anzi, le nubi che sulla cima ci hanno circondato, hanno reso tutto ancora più speciale (gotico come dice Max).
Salita molto bella sino all'ultimo e discesa con qualche grattacapo.
Felicissimo di aver conosciuto Ivan.
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Kommentare (17)