Piz Surparé 3078mt, un tremila in tre
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il primo tremila del 2012 - speriamo l’ inizio di una piccola serie …
Voglia di camminare, voglia di camminare, voglia di camminare ….
E' questo che rimbomba nella testa, sono quasi due settimane e abbiamo bisogno di mettere gli scarponi, così convinco Roberto a prendere un giorno di ferie, per venerdì.
Chiediamo a Francesco se vuole essere dei nostri, non dice di no subito, ma per convincerlo ad uscire dalla sua tana e vincere i rimorsi del "giorno rubato", bisogna puntare alto … l' altitudine deve cominciare per 3… per attirarlo, e ci riusciamo.
Le previsioni sono pessime, e gira e rigira propongo un posto dove sembra "meno peggio", la bellissima Val Ferrera, con partenza da Juf.
Ci siamo già stati un paio di volte, ma tornarci è sempre meraviglioso, è veramente una bella vallata, oltrettutto con i suoi 2126mt (è il comune abitato più alto assieme a Trepalle), aiuta gli sfiatati come me a risparmiare dislivello.
Ho in mente due mete, in una c'e' già stato l' amico Ivan (che si è fatto due tremila vicini), l' altra è poco conosciuta e totalmente priva di tracce complete, il Piz Surparè a 3078mt, è frequentato dagli sci-alpinisti che salgono da Bivio (la lunga vallata sciabile è sul lato nord), ma poco dagli escursionisti, e noi pensiamo che è ora di lasciare una "traccia" (gps) del nostro passaggio.
Alle 08.35 siamo a Juf dopo un viaggetto di 170 km da Como, dopo la galleria del S.Bernardino diluviava, ma qui in Val Ferrera è scuro, ma non ha ancora piovuto.
Iniziamo a camminare alle 08.45, salendo verso il passo Stallerberg, il sentiero parte tra le case verso nord, in direzione di un evidente avvallamento tra la cresta ovest del Surparè e la cresta est del Ju da Flue.
La salita è tranquilla, incontriamo 5 escursionisti di lingua tedesca che sono all' ultimo di 7 giorni di tour di rifugi, stanno andando a Bivio, e condividiamo la salita allo Stallerberg.
Arriviamo al passo, 2582mt, alle 09:45, e qui si deve decidere il percorso dell' andata e per il ritorno.
Due parole sul Piz Surparè: la vetta si trova a nord del Fallerfurgga (o Fuorcla da Faller) 2838mt (il passo che porta in Val Bercla), ha un lungo costone con fianchi rocciosi e verticali che scende allo Stallerberg, la cima chiude un grande bacino morenico che sale da Bivio e che rappresenta la via più semplice di salita, ma è dalla parte opposta di Juf !
Breve consulto con i compagni di viaggio, e prendiamo il sentiero per il Fallerfurgga che risale un altipiano (il Seeflue) con dei laghetti, piccoli ma molto belli, per raggiungere il passo Faller a 2838mt.
Nel frattempo pioviggina, si sentono lontani dei tuoni e alla sella tira un vento che spazza via.
Arriviamo al passo alle 10:55, alla sella guardiamo subito sul lato opposto, dove la valle scende ripida, sovrastata dalla grande mole del Piz Plata 3379mt (avvolto nelle nuvole) e dal Talihorn 3164mt.
Alla nostra destra, la nostra prossima direzione, si ergono delle pareti verticali di roccia rossastra, diciamo poco incoraggianti.
Saliamo il lato destro (nord) della sella su materiali detritici, e sorpresa troviamo una esile traccia e degli ometti, qualcuno ci è passato !
Arrivati sotto le rocce, Francesco individua una canalino ripido, ma fattibile ed inizia ad arrampicarsi come un gatto.
E' come una iniezione di fiducia per me (forse anche per Roberto) e lo seguiamo senza indugi, anche noi salendo usando mani e piedi su terriccio e materiale fine detritico, alcune decine di metri gattonando rapidamente.
A dire il vero è stato meno difficoltoso di quel che sembrava e neppure pericoloso, raggiungiamo tutti e tre la cresta, vicino ad uno sperone roccioso abbastanza alto, ma la cima è spostata più a nord e seguendo la cresta con qualche altro passaggino in arrampicata raggiungiamo la vetta.
Ore 11:50, tutti in vetta …
La cima è segnata da un pezzo di legno infilato in un ometto, sopra uno sperone che a fatica ospita tre persone. Il tempo per guardarsi un po’ in giro, nonostante le molte nuvole scure, le foto di rito, e scendiamo veloci per pranzare più in basso, qui fa troppo freddo.
Verso nord il tempo è un po' meglio e la lunga vallata che si apre dal Surparè e tutta sotto di noi, detritica e con alcuni nevai; in basso i prati e alcuni laghetti, veramente bello.
Scendiamo a quota 2990mt, e alle 12:30 ci disponiamo attorno ad un enorme masso che ci ripara dal vento freddo (e qui mi ripeto che dopo tanta calura a casa, "barbellare" dal freddo è una sensazione speciale).
Pranziamo condividendo il tagliere di guanciale di Francesco, il vino, i dolci di Roberto, il caffè e la grappa dal mio zaino, insomma non ci manca nulla, nemmeno il tremila oggi.
Con molta allegria ed amicizia pranziamo, ma il freddo ed il vento non ci permettono di goderci a pieno il relax che ci meritiamo e che abitualmente ci concediamo (noi di Girovagando, ma anche il gruppo di Francesco ama ed apprezza questi momenti conviviali che spesso seguono la conquista del giorno).
Dopo 45min, alle 13:00, scendiamo dal lato nord, la via è decisamente più semplice che il canaletto del Fallerfurga, bisogna solo stare attenti a camminare sui materiali detritici di piccole dimensioni.
Scendiamo decisamente ma teniamo quota il più possibile aggirando il costone roccioso del Surparè che scende allo Stallerberg, la mattina lo abbiamo fiancheggiato a sud, nel pomeriggio a nord.
Tenendo quanto possibile la quota non dobbiamo risalire, ma scendere al passo di Stallerberg, che raggiungiamo dall' alto dopo aver aggirato tutto il costone.
In breve, la via più facile per raggiungere la cima è salire allo Stallerberg, quindi senza più alcuna traccia, aggirare in alto il costone est del Surparé, seguirlo perdendo meno quota possibile, in direzione est (come riferimento un enorme masso bianco), dove la valle va a chiudersi, si sale sempre senza vedere veramente la vetta, a 2950mt circa si vede la destinazione che si raggiunge sempre su enormi pietraie di materiale piuttosto fine.
Al passo, una breve sosta, pioviggina, ci copriamo ed iniziamo la veloce discesa per Juf, che vediamo 400mt sotto di noi.
Con qualche taglio del sentiero raggiungiamo il parcheggio alle 15:10.
Che dire … un bel giro, in bella compagnia (voglio proprio vedere se questa volta Rob scrive che la compagnia lasciava a desiderare ….), in amicizia ed allegria.
Un grazie ai compagni di viaggio, a Francesco per averci convinti "senza una parola" ad affrontare il canaletto, che si è rivelato decisamente poco difficile.
Ora sapete dove si trova il Piz Surparè, non posso stuzzicarvi con belle foto, perché la giornata non era proprio "adatta", sapete da dove si può salire con o senza adrenalina … lascio a voi la voglia di andare a scoprirlo.
Alla prossima …. E speriamo sia un altro tremila o comunque una bella conquista !
Vista da Roberto59
Come sempre Giorgio descrive nei minimi dettagli l’escursione, per cui poco da aggiungere alla sua dettagliata esposizione, gruppo piacevole composto da tre elementi, Giorgio mi ha sfidato sulla qualità della compagnia e io così asserisco:
in effetti lasciava a desiderare al 50%, e qui vi voglio, eh eh eh, chi è il 50%?..........
Raccolta la sfida con suddetta risposta, posso aggiungere che è stato veramente piacevole, con Giorgio ci conosciamo ormai da anni, ma con Francesco prima uscita di un certo rilievo, persona molto socievole, consolidamento di un’amicizia nata per via informatica tramite Hikr, ma confermatasi gradevolissima.
Sviolinata, contributi economici come sempre dove sai, grazie
Un bel tremila, poco conosciuto ma piacevole da raggiungere, un giorno di ferie ben speso nonostante le avversità meteo, bravo Giorgio grazie per la scelta e per la guida sotto acquazzoni torrenziali, mentre a Francesco mi permetto di scrivere che adesso ti aspetto per un’uscita con ramponi e piccozza, mi devi portare cortesemente la prossima volta che vai, devo imparare dalla tua esperienza e conoscenza della montagna.
Grazie per la compagnia, per la giornata, per la condivisione di vino, guanciale, grappa e caffè,
ps. Attenti però a non prender freddo, venerdì tirava una bell’aria gelida, viene il mal di pancia …….con relative conseguenze……..ricordatevelo.
Ciao ………e come sempre ………..Bisogna crederci
Vista da Francesco
Note tecniche sul percorso: Da Juf, si imbocca il sentiero per Stallerberg (q. 2581 m) a lato di un ruscello, cartelli indicatori, e per pascoli si risale verso E sino ad un bivio.
Lasciato a sinistra il segnavia per Malogna, si prosegue a destra, attraversando su di un ponte un torrente, che poi si costeggia ripidamente per arrivare infine al valico (1,30 h).
Dallo Stallerberg si prende il segnavia a sinistra, indicazioni per Fallerferggau, girando il costone ed entrando in un vallone dominato a W (sinistra) dalla possente mole del Mazzaspitz, mentre a E (destra) la cresta S del Surparè precipita in alte pareti di roccia estremamente friabile.
Con qualche saliscendi lo si percorre interamente, sino a giungere alla Furcla dal Faller (Fallerfergga, q. 2838 m), dove subito dietro la palina segnaletica una traccetta risale tra pietre rossastre la poco pronunciata cresta W che più sopra cambia colorazione divenendo prima nera, poi bianca.
Arrivati sotto le rocce, la traccia marcata con ometti piega a destra, entrando in un canale "T5" che si rimonta ripidamente per tagliare infine a destra ad un intaglio della cresta S, da dove finalmente è possibile scorgere la bifida sommità del Surparè e raggiungerla dopo ca. 10 minuti piegando decisamente e E.
Dopo la pausa pranzo, si discende il lato opposto a N , per terminare il ns. anello al passo Stallemberg .
Cos'altro aggiungere se non il fatto di aver trascorso una piacevole e graditissimma gita in compagnia di Amici che spesso si sottovalutano ma, che in realtà non esitano a confrontarsi con antagonismo e modestia... Giorgio: l' implacabile matematico pianificatore della giornata, Roberto: L'allegorico compagno di gita che tutti vorrebbero avere.
Il solito riassuntino:
Percorso: Parcheggio a Juf (Q2127), sentiero per Stallerberg Q2581, Flueseen Q2680, Fallerfurgga Q2838, canalino detritico per la cresta nord Q2989, Piz Surparé Q3078, discesa sul lato NE, Q2990 (pranzo), ritorno al passo Staller senza traccia in libera, Stallerberg Q2581, Juf
9.2 Km totali 6:30 totali, 4:50 in movimento
5.0 Km alla vetta
5.2 Km al pranzo
5.0 Km ritorno
Dislivello: 950 mt assoluto, 1010 mt relativo
Località |
Quota |
Orario |
Soste |
Differenza |
Juf |
2126 |
08:45 |
|
|
Stallerberg |
2581 |
09:45 |
00:05 |
01:00 |
Flueseen |
2681 |
10:16 |
|
00:31 |
Fallerfurgga |
2838 |
10:57 |
00:05 |
00:41 |
Cresta |
2990 |
11:31 |
|
00:34 |
Piz Surparè |
3078 |
11:50 |
00:15 |
00:19 |
Pranzo Q2990 |
2990 |
12:16 |
00:45 |
00:26 |
Stallerberg |
2581 |
14:18 |
|
02:02 |
Juf |
2126 |
15:08 |
|
00:50 |
NB: i tempi sono del mio gps … non sono certamente i tempi classici di Francesco :-)
Partecipanti: Giorgio, Roberto, Francesco
Altre foto, diario, tracce sul nostro sito (a breve)
Girovagando
Kommentare (26)