Gaggio Q2267 - Capanna Albagno Q1864 - il "compimento" di una vecchia incompiuta
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Cima Gaggio – chiudiamo un’ incompiuta …
---> Ma ancora una volta è il piano B <----
La maledizione del weekend continua senza speranza. A dire il vero chi è uscito sabato ha certamente goduto di una giornata soleggiata, ma la domenica è stata di poco meglio delle ultime sventurate domeniche.
I piani erano ben più ambiziosi, ma usciti dalla galleria del Ceneri (è sempre il primo punto di osservazione per noi), ci rendiamo conto che pur non piovendo, le nuvole sono assestate attorno ai 1600-1800mt, la situazione sembra piuttosto stabile …
Scendendo a Bellinzona e guardandosi in giro non sembra certo migliorare, anzi …
Piccolo consiglio e votazione in auto per decidere se comunque salire ad una nuova vetta (e non vedere assolutamente nulla) o cercare qualcosa di comunque bello ma più sicuro.
Il piano B, e bisogna sempre avere un piano di riserva, si rivela l’ unica possibilità di giungere con certezza ad una vetta, senza patemi e pericoli. Decidiamo quindi di tornare alla Capanna Albagno e chiudere un’ incompiuta, dove a giugno 2010 una tormenta di vento forte e neve ci aveva costretti in ritirata alla capanna Albagno.
I sentieri sono sempre ben segnalati, ed anche il tratto Albagno-Gaggio può essere percorso anche nella nebbia e nelle nuvole senza rischio.
Eccoci quindi di ritorno ai Monti di Bedretto, uno dei classici punti di partenza per la capanna Albagno. Siamo a 1282mt e sono le 08:00 quando lasciamo il parcheggio.
In una bella giornata già si vedrebbe l’ imponente croce di vetta del Gaggio e le belle strapiombanti rocce sul versante nord, ma oggi è solo nebbia.
Si risale verso l’ alpe Arami su una strada a tratti asfaltata, chiusa al traffico. All’ alpe si devia a sinistra, inizia un lungo percorso con leggera salita ma anche alcuni faticosi saliscendi, alcuni tratti attrezzati con funi laterali dove il sentiero è esposto, nulla di pericoloso.
Si raggiunge prima l’ Alpe Croveggio, poi l’ Alpe Valsecco (abbandonata), poi l’ Alpe Cassengo a 1624mt, fino a qui tutto filato senza soste particolari, ma ora inzia un bel tiro di 240mt ripidi, dove fatico un po’ di più.
Nonostante tutto, le mie piccole soste, raggiungiamo la capanna in 02:00 di orologio, 10min in anticipo sulla tabella al parcheggio che dava la Albagno a 2h10m.
Alla sella tra la capanna e l’ alpe Albagno ci fermiamo per 10 minuti, ne ho bisogno, e alle 10:15 come bravi soldatini in fila indiana iniziamo il duro percorso per la vetta.
La tabella dice 1h10m per il Gaggio … ma sono 400mt di un bel dislivello da colmare.
Per nulla intimoriti dalle nuvole che nascondo quasi tutto (la croce di vetta la vedremo poco prima della cresta finale), risaliamo il sentiero sempre ben segnalato e ben battuto.
Il paesaggio non cambia raggiunta la prima cresta, guardare giù verso il lato nord, dà i brividi.
Siamo compatti (curiosamente mi fermo meno qui che a salire all’ Albagno), e alla cresta vediamo spuntare dalla nebbi il crocione della cima.
Tocco legno alle 11:10, 55minuti, sono contento, dopotutto sono 410mt, e non proprio in piano.
Ci accomodiamo attorno alla cima, coprendoci per il venticello fresco, aspettando qualche spiraglio per guardare più lontano possibile. Sarebbe una cima molto panoramica … ma oggi và così.
Scendiamo la cresta sul lato ovest (verso Bedretto) per guardare quanto possibile del verticale versante nord, e per vedere se esiste un sentierino che scende dal quel lato … ma sembra proprio roba da alpinisti.
Ritorno alla croce con foto ricordo, soddisfatti per aver chiuso un’ incompiuta, ma anche per la bella cima, con poco panorama. Abbiamo anche la fortuna di vedere un ermellino che con una velocità e salti incredibili, sparisce senza darmi il tempo di accendere la fotocamera.
Ritorniamo alla Albagno (40min), ma il gran vociare ci fa capire che c’e’ molta gente ( e si vede anche ), decidiamo di sederci e pranzare fuori da un alpe vicina dove riparati dal vento ci concediamo al consueto pranzetto.
Dopo quasi un’ora, spinti anche dall’ arietta frizzante ci apprestiamo al ritorno, decidendo per una breve pausa più in basso, e la faremo all’ alpe Croveggio, dove ci fermiamo una ventina di minuti, il tempo anche di veder fuggire un camoscio.
Ritorno al parcheggio alle 15:40, 1:45 di cammino reale dalla capanna, comunque soddisfatti, cancellata un’ incompiuta, tolto un sassolino dallo scarpone …
Speriamo che la maledizione del weekend si esaurisca, anche se per ora non ci ha fermato ….
Alla prossima, AMICI !
Vista da roberto59
Ciao,
io a differenza del gruppo ero per la meta che ci eravamo prefissati, ma la maggioranza ho deciso per il piano B, come lo ha definito Giorgio, per cui destinazione cima Gaggio.
Indubbiamente bella escursione, abbiamo colmato una delle nostre incompuite, ne mancano ancora tre, tranquilla escursione, alla capanna eravamo gia' stati in un'altra occasione, la salita alla cima e' stata piacevole, siamo saliti con calma cercando di gustarci il panorama quando, molto raramente per la verita', le nuvole ce lo permettevano, una volta raggiunta la cima ci siamo concessi un po' di relax sbirciando fra le nuvole per ammirare il panorama , qualcosa siamo riusciti, tra l'altro mai visto prima, un simpatico ermellino che alla nostra vista si e' rifugiato sotto ad un sasso.
Grazie agli amici per la sempre piacevole compagnia, una bella giornata trascorsa in montagna, senza acqua questa volta dopo tanto tempo, in allegria e meditazione .....oserei dire questa volta proprio "fra le nuvole"...........
Bella giornata ciao
Vista da brown
Iniziamo subito con il meteo... NO COMMENT
Nebbia in quota, ma almeno non piove.
La scelta del Gaggio mi ha soddisfatto, bella salita e sentiero sempre ben segnalato. La capanna Albagno era abbastanza affollata oggi cosi' per pranzo ci siamo accomodati di fronte ad una vicina baita fornita di tavoli e acqua che sgorgava fresca .
A fine pranzo tagliamo anche una piccola torta portata da Roberto ,meritato premio per la nuova cima raggiunta.
Simpatici gli incontri lungo il percorso:
un ermellino proprio vicino alla cima veloce come un folletto e gia'col manto estivo.
un orbettino ci ha attraversato il sentiero e ci ha subito fatto parlare di eventuali morsi di vipere, la domanda e' sorta spontanea : ma la REGA ci verra' a prendere se ci morsica una vipera?
Abbiamo sentito il verso di un ciuffolotto tra i rami delle piante dove probabilmente aveva il nido.
Un camoscio all'alpe Croveggio visto da Giorgio che aveva gia' precedentemente segnalato le orme vicino al torrente.
Insomma anche se il panorama e' stato un po' scarso la montagna offre sempre qualcosa da vedere o da sentire.
Alla prossima !
Vista da Gimmy
domenica mattina: come al solito ultimamente meteo non troppo clemente (scusate x il gioco di parole) ,visto questa possibilità: nel carniere avevamo due opzioni: pianificate come sempre in modo magistrale da Giorgio: il piano a (sicuramente più impegnativo), oppure il piano b (la cima gaggio ) una cima incompiuta .( visto che al primo tentativo eravamo stati colti da una tormenta di vento e neve ed avevamo desistito e come parecchi altri escursionisti," ci eravamo rifugiati alla capanna albagno"). le nuvole veramente troppo basse, non ci hanno fatto gustare il bel panorama; sopratutto nello strappo finale di circa 400 metri dalla capanna albagno alla croce di vetta . comunque è stata una piacevole giornata in montagna con i miei amici,con cui condividiamo questa malattia chiamata MONTAGNA
CIAO ALLA PROSSIMA
Il solito riassuntino:
Percorso:
Monti di Bedretto Q1280 - Capanna Albagno: 2h
Capanna Albagno - Cima Gaggio : 55m
Gaggio - Albagno : 40m
Albagno - Bedretto: 1:50
12,2Km totali
Dislivello: 1100 mt assoluto, 1220 mt relativo
Partecipanti: Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy
Altre foto, diario, tracce sul nostro sito (a breve)
Girovagando
www.girovagando.net escursione # 129




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