Capanna Borgna (1912 m) e Bocchetta Cazzane (2104 m)


Publiziert von siso , 27. September 2011 um 10:40.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:25 September 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1204 m
Strecke:Barriera Monti della Gana (1100 m) – Monti della Gana (1283 m) – Cappella di Colla (1487 m) – Alpe di Sassello (1673 m) – Forcola (1709 m) – Capanna Borgna (1912 m) – Bocchet-ta Cazzane (2104 m) – Passo di Ruscada (2054 m) – Corte di Cima (1755 m) – Corte di Mezzo (1523 m) – Monti della Gana (1283 m) – Barriera Monti della Gana (1100 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Bellinzona Sud – Cugnasco – Agarone – Medoscio – Curogna – Monti di Ditto – Monti della Motta – Posteggio presso la barriera (1100 m) –Monti della Gana (1283 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Borgna
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 – Bellinzona - 1:25000.

Piacevolissima escursione ad anello per la prima uscita autunnale del 2011.

L’itinerario tocca tre vallate assai selvagge: la Valle della Pesta, la Val della Porta e la Valle di Cugnasco.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:50

Fine dell’escursione: ore 14:43

Temperatura alla partenza: 14°C

Temperatura all’Alpe Sassello, ore 9.15, 13°C

Temperatura al rientro: 24°C

 

Dal villaggio verzaschese di Cugnasco, imbocco la stradina asfaltata, che passando da Agarone, Medoscio, Curogna, Monti di Ditto, Monti della Motta mi permette di raggiungere, in circa 10 km, il parcheggio prima della barriera. Per la verità, la barriera è aperta. Molti escursionisti e cercatori di funghi proseguono per altri 2 km fino ai Monti della Gana, risparmiando 30 minuti di cammino in andata e altrettanti al ritorno.

Rispetto il divieto e proseguo a piedi. Dopo mezz’ora vedo per la prima volta i Monti della Gana: è un maggengo idilliaco. Tutti i rustici, circa una dozzina, sono perfettamente riattati: il colpo d’occhio è molto piacevole. A circa 1 km a NW si erge il maestoso Sassariente, a sud scorgo a malapena il Piano di Magadino, a quest’ora ancora nella foschia.

La strada finisce qui, convergendo in un posteggio per una quindicina di auto. Prendo il sentiero che sale ripido in direzione nord. A 1487 m di quota raggiungo un cocuzzolo molto panoramico, caratterizzato da una cappella e da un larice. Una panchina invita ad una prima sosta. Il sentiero, contornato da felci, entra ora nell’alta Val Cugnasco. Mi trovo in un bosco misto di latifoglie e conifere. In circa 20 minuti raggiungo un altro posto incantevole: l’Alpe di Sassello, oggi disabitato. Nonostante sia una zona di porcini tiro dritto: non sono qui per cercar funghi! In poco tempo arrivo alla Forcola, un valico dal quale ci si affaccia sulla Val della Porta e, in particolare, sulla sottostante Alpe Starlarescio (1663 m). Proseguo in salita seguendo la cresta alla destra del valico. A circa 1770 m di quota, il sentiero svolta deciso verso N, sul versante orografico sinistro della Val della Porta, parallelamente alla cresta del Madonetto. Dopo un tratto in discesa mi trovo di fronte ad un bivio, indicato, invero, in modo poco professionale, da un piatto bianco di plastica. Imbocco il sentiero alla destra, in salita: è l’ultimo chilometro prima della Capanna Borgna (1912 m).

Bella capanna, piccola e accogliente, nel territorio comunale di Vogorno. L’edificio principale ospita la cucina e il refettorio. Il dormitorio è posto in un edificio adiacente, recentemente restaurato.

Dopo lo scambio di qualche chiacchiera con il guardiano e con alcuni escursionisti, mi avvio in direzione della Bocchetta Cazzane (2104 m). La temperatura è molto mite: cammino solo con la canotta. Stranamente, per raggiungerla impiego 10 minuti in meno rispetto all’indicazione della segnaletica. Dalla sella ci si affaccia sulla Valle di Moleno, dominata ad ovest dal Poncione di Piotta.

Pochi minuti di sosta mi bastano per prendere fiato. Mi rimetto subito in cammino lungo la traversa che conduce al Passo di Ruscada (2054 m). Dopo 100 m un escursionista mi chiama ad alta voce: “Hei capo da dove si sale al Madone?”. Il poveretto era già sceso verso la Capanna Alpe Leis per cercare “il sentiero” di salita al Madone. Tornato sui suoi passi fino alla bocchetta, è stato respinto dai contrafforti rocciosi della cima. Mi ricordo vagamente che la via normale di salita al Madone non è lungo il filo della cresta orientale, bensì sul versante sud. Cerco di urlarglielo e continuo la mia camminata fino ad un bivio, dal quale si può ammirare la bella Cima dell’Uomo, che raggiunsi il 3 luglio scorso.

Abbandono il sentiero per la Cima dell’Uomo e scendo al Passo di Ruscada (2054 m). Un invitante sentiero scende nella bellissima Valle Ruscada, nel comune di Cugnasco-Gerra.

L’Alpe Ruscada comprende tre corti: il più alto, che da solo meriterebbe l’escursione, è chiamato Corte di Cima di Ruscada (1755 m).

Ruscada deriva dal gallico “rusca” (corteccia, scorza). Rüscà (togliere la corteccia) qui assume il significato di “mondare il terreno da sterpi e sassi”; “ricavare un pascolo con lo spietramento”.

Comprende sette edifici in pietra a secco, costruiti ai margini di un dosso, che meriterebbero una protezione e una conservazione assoluta. Notevoli gli sprügh simili a quelli della Val Bavona. A pochi metri scorre il Riale Riavena.
 

                                  Sprügh a Corte di Cima di Ruscada (1755 m)

Dopo una lunga pausa fotografica e contemplativa, riprendo il cammino percorrendo il piacevolissimo sentiero.

Dopo circa mezz’ora arrivo al Corte di Mezzo di Ruscada (1523 m), situato su un dossetto sul lato sinistro del fiume. L’edificio, disposto su due piani, ha funzione di abitazione e di caseificio. Ottanta metri sotto l’alpeggio, un ponte di legno e metallo permette di superare il torrente. Il sentiero riprende a salire lungo il versante destro della valle. Superato un dislivello di circa 80 metri, mi trovo di fronte ad un bivio (1590 m). Purtroppo qui la segnaletica è assente! È forse l’unico punto di tutta l’escursione dove manca un’indicazione. Uno dei sentieri sale a destra, l’altro scende a sinistra. Decido di scendere, ma con parecchi dubbi. Temo di ritrovarmi a Cugnasco e non al parcheggio dell’auto. Inaspettatamente, questo sentiero si snoda lungo un versante ripidissimo, sfruttando delle cenge naturali, probabilmente scavate ulteriormente dagli alpigiani dei secoli scorsi. Mentre cammino con molta concentrazione, rifletto sulle immani fatiche che hanno compiuto gli allevatori per portare su questi alpeggi le loro mandrie.

Dopo aver superato numerosi valloncelli e coste, mi ritrovo ai Monti della Gana, accompagnato negli ultimi metri dal profumo intenso di un bellissimo porcino: risotto ai funghi assicurato!

 

Tempo di salita: 3 h (fino alla bocchetta)

Tempo totale: 7 h 23 min

Tempi parziali

Barriera Monti della Gana (1100 m) – Monti della Gana (1283 m): 30 min

Monti della Gana (1283 m) – Cappella di Colla (1487 m): 25 min

Cappella di Colla (1487 m) – Alpe di Sassello (1673 m): 20 min

Alpe di Sassello (1673 m) – Forcola (1709 m): 20 min

Forcola (1709 m) – Capanna Borgna (1912 m): 1 h

Capanna Borgna (1912 m) Bocchetta Cazzane (2104 m): 25 min

Bocchetta Cazzane (2104 m) – Corte di Cima (1755 m): 40 min

Corte di Cima (1755 m) – Corte di Mezzo (1523 m): 30 min

Corte di Mezzo (1523 m) – Monti della Gana (1283 m): 1 h 10 min

Monti della Gana (1283 m) – Barriera Monti della Gana (1100 m): 30 min.

 

Dislivello in salita: 1204 m

Sviluppo complessivo: 17,7 km

Difficoltà: T3

Coordinate Capanna Borgna: 714.675 / 120.875

Copertura della rete cellulare: in generale buona con zone senza campo, come nei pressi della Capanna Borgna e in Val Ruscada.


Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»