Piz Languard 3262mt .... anche per noi
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Magnifica Engadina ...
Venerdì prendo un giorno di ferie, solo così riesco ad organizzare un' uscita.
Prima di raccontarvi come è andata, alcune premesse e ringraziamenti.
Mi sono lasciato convincere da:
- dalle numerose escursioni di Enrico (turistalpi) nella bella Engadina. Lui ha fatto conoscere a molti di noi le bellezze di questa regione, i suoi tanti tremila alla portata di noi escursionisti.
- Dall’ "invito" e la "spinta" degli amici Ivan (Ivanbutti) e Beppe (
Beppe) che ci sono appena stati.
- dallo spettacolo che avrei trovato in vetta, molti report lo dipingono come uno dei più belli, voglio citarne uno, quello di helis: FA-VO-LO-SO! e penso che la nostra Silvia di panorami di vetta ne ha visto qualcuno ...
Saremo in due del gruppo solito (io e Roberto), a cui all' ultimo si aggiunge l'amico Luciano (barba43).
Preparo tre proposte, una la scartiamo per le previsioni meteo, ne restano due, e io spingo per il Piz Languard, qualcuno "storce il naso":
<è solo un T3>, <non c'e' neppure un tratto attrezzato con catene>, <non c'e' adrenalina>,<neppure un ghiacciaetto o un nevaio da attraversare> ......
fatico a convincerlo, ma alla fina concordiamo per l' orario di ritrovo: le 5, una levataccia, il percorso in auto stimato in tre ore da Como (viamichelin.it), compresa la sosta per la colazione.
Al ritorno, saremo tutti più che soddisfatti della scelta.
Partenza in orario, colazione al bar-pasticceria a Chiavenna, la qualità della pasticceria e delle brioches è notevole, quindi rotta per il Maloja, St.Moritz, Pontresina, proseguiamo oltre, fino alla funivia Pontresina-Diavolezza (grande parcheggio gratuito sulla destra), parcheggiamo appena all' ingresso del parcheggio (Q2080), anche perchè torneremo indietro un breve tratto a piedi.
Nella direzione della nostra meta girano nuvoli neri, piuttosto preoccupanti, ma sul lato del Bernina invece inizia a splendere il sole, la giornata fortunatamente diventerà stupenda.
Alle 08:00 siamo in cammino ritoniamo a piedi sulla strada verso Pontresina, attraversiamo e prendiamo un sentiero che scende verso il torrente, c'e' un cancelletto elettrificato, il Barba43 si prende una bella scossa, e ci scherziamo sopra.
Attraversiamo il torrente su un ponte in legno, e ci incamminiamo su strada sterrata nella Val da Fain.
Dopo 1.8km, a Q2183, finisce la pacchia ..., una palina ci indica di deviare a sinistra sui prati, in direzione di una magnifica serie di cascate.
Inizia la salita in Val Pischa, con una lunga serie di zig-zag, il sentiero (sempre perfettamente tenuto e segnalato) è un solco che serpeggia sui pratoni.
Quasi sotto la cascata più alta (stupenda la serie di cascate), si devia per un lungo traverso verso sinistra, per poi tornare con un altro traverso in alto verso destra.
Si raggiunge un pianoro, in alto a sinistra delle cascate, da segnalare che prima di raggiungere questo punto a Q2770, c'e' un traverso dove il percorso è protetto da sponde in cordino d'acciaio, è sono una sicurezza.
Ci fermiamo per una breve ricarica, poi iniziamo il lungo percorso su questo pianoro, che poco in basso alla nostra destra ospita tre laghetti, non si vedono dal sentiero, li vedremo bene dalla vetta.
La nostra destinazione è ben evidente davanti a noi, ma non proprio vicina.
Percorso 1Km in quasi-piano, arriviamo alla Fuorcla Pitscha Q2840, dove si scavalla verso la Val Languard, sopra Pontresina, con vista verso St.Moritz.
Qui inizia un altro lungo traverso (2.1km), che ci porterà ad un primo bivio , sopra i laghetti d' Albris (sotto il Piz d'Albris) e Lej Languard, dove possiamo ammirare un gruppo di stambecchi ( leggendo altri report è una cosa frequente ), quindi al bivio a Q2932 dove sale il sentiero principale da Pontresina, passando dall' arrivo della seggiovia.
E' il sentiero da dove proviene "il maggior traffico".
Qui la salita si fa più dura, per percorre 250mt che ci dividono dalla capanna Georgy's Hutte a Q3180.
Il sentiero, mi ripeto sempre perfetto e ben segnalato, sale con zig-zag su terriccio, poi su gradoni di pietra.
Roberto è avanti, Luciano ed io saliamo quasi insieme, il fiato è messo a dura prova.
Alle 11:27 raggiungiamo la capanna, Roberto prosegue (preferisce non fermarsi e proseguire), io e Luciano ci prendiamo una ventina di minuti per riprendere fiato, per poi salire gli ultimi 98mt per la cima.
Siamo seduti all' esterno della capanna, davanti a noi la catena del Bernina, splendente di bianco sotto il sole, a far da sfondo un cielo blu intenso, qualche nuovolotto bianco fa da cappello alle cime, per poi svanire, è davvero meraviglioso.
Ricaricati i polmoni, io e Luciano saliamo in vetta, percorso ripido e su pietre, ma sempre ben segnalato e mai eccessivamente esposto, la quantità (e qualità devo dire) di persone che si incontrano a scendere e salire dimostra che l' ascesa è fattibile a tutti o quasi.
30 minuti e raggiungiamo Roberto in cima, sono le 12:00.
L' orizzonte è completamente pulito in tutte le direzioni, e la vista dalla questa cima, dai suoi 3262mt,è spettacolare, forse complice il meteo e la posizione, ma la più ampia che abbia mai goduto.
Difficile raccontarlo a parole, anche le foto penso rendano in minima parte quello che si prova davanti a tanto infinito, vette, ghiacciai, si susseguono in ogni direzione, per non parlare poi del Bernina sempre di fronte a noi, vicino molto vicino, imponente.
Ci fermiamo un' ora, pranziamo in vetta, si sta proprio bene, una leggera arietta mitiga il sole che picchia.
Sulla cima si alterna gente che va e viene, meno male che abbiamo scelto un giorno non festivo ...
Dopo un'ora, pensando al lungo ritorno e l' altrettanto lungo percorso in vettura, alle 14:00 scendiamo alla capanna.
Saliamo sulla terrazza della Georgy's Hutte (come vi ho già detto la terrazza è proprio di fronte al Bernina), facciamo conoscenza del Capannat, un italiano, che ci aiuta a conoscere le principali vette lontane (ci voleva turistalpi a farci da guida!).
Ci mostra lo Stelvio, riconoscibile per il ghiacciaio e la sua funivia, e più lontano l' Adamello.
Chiacchere su chiaccere, ci siamo fermati 20 minuti con lui, poi prendiamo decisi la discesa, passo rapido e sicuro.
Scendiamo veloci, sto avanti (bella forza in discesa il fiato non mi serve) e da dietro Luciano scherzosamente mi deride "Uhe Giorgio, ta vet in discesa eh ! L'è ul pees ca tà mena in giò?" (scusatemi se ci sono errori, non è facile scrivere inl dialetto).
Lungo il traverso in Val Languard, sopra il laghetto , gli stambecchi si son avvicinati ancora di più al nostro sentiero, nuovo giro di foto, e poi via spediti verso la Fuorcla Pischa.
Tratto attrezzato poi la discesa per i prati, il lunghissimo zig-zag, un pò noioso verso la fine.
Rientro al parcheggio alle 15:50, siamo stati piuttosto veloci.
La soddisfazione è evidente in tutti noi, per la fatica, per la ragguardevole cima, per il paesaggio maestoso, per la giornata ... in ogni suo istante.
Mi permetto di "ripetere" i suggerimenti di Ivan e Beppe, è una vetta da fare, ringrazierete chi ve lo ha suggerito!
Un altro tremila nel paniere delle soddisfazioni.
Solito riassuntino:
Andata: Km 7.8 , 04:04 lorde, 03:34 al netto delle soste
Ritorno: Km 7.7 , 02:49 lorde, 02:29 al netto delle soste
Dislivello: 1200mt assoluto, 1350mt relativo
Partecipanti: Giorgio (giorgio59m, Roberto (
roberto59), Luciano (
barba43).
Vista da Roberto59 ( roberto59 ).
Devo dire grazie a Giorgio che ha insistito affinche' la scelta della nostra escursione cadesse sul Piz Languard, io aldila' delle battute che ha inserito ero per un'altra meta, ma alla fine sono stato ampiamente ripagato della scelta.
Il panorama che si gode e' veramente qualcosa di unico, meraviglioso, credo che solo chi ci e' stato puo' davvero capire.
Lasciamo l'auto alle 8.00, ci aspetta, ne siamo consapevoli, una lunga camminata sia per chilometri che per dislivello, ma gia' percorrendo il primo tratto di sentiero mi rendo conto che la scelta di prendermi un giorno di ferie e' stata azzeccata, sono contento di essere in Engadina per la mia prima escursione dell'anno verso un tremila!
Giorgio ha gia' descritto molto bene tutte le emozioni vissute e i panorami ammirati lo ha fatto come al solito in maniera perfetta con dovizia e ricchezza di particolari e dettagli, per quanto mi riguarda posso solo aggiungere che mai avrei davvero immaginato si potessero vedere cosi' tante cime maestose e stupende dalla vetta di una sola montagna, ho guardato verso l'alto e ho ringraziato chi ha creato tutta questo "Paradiso", ma soprattutto l'ho fatto perche' mi permette ogni volta che arrivo su di una vetta di poterlo ammirare
A differenza di Barba43 e Giorgio ho preferito arrivare in cima, anche se da solo so non e' molto carino farlo quando si esce insieme, pero' ho scelto di non fermarmi ad aspettarli, avrei spezzato il fiato che incominciava a venire meno, e conoscendomi avrei avuto poi difficolta' a ripartire pur se per il breve tratto finale che separa il rifugio dalla vetta.
In fondo erano in due, erano insieme e la cima con il relativo sentiero era ben visibile durante la mia salita, per cui ci vedevamo reciprocamente senza problemi, sono arrivato ad onor del vero veramente provato ma alle 11.30 ero in vetta con mia grande soddisfazione, ho impiegato ben 20 minuti prima di sentirmi nuovamente a posto con il respiro, ma la vista che ammiro nel frattempo ripaga piu' che ampiamente la fatica.
Grazie a Barba43 e a Giorgio per la compagnia, al secondo rinnovo ancora i complimenti per la scelta fatta nella meta odierna.
Ciao
Roberto
Vista da Barba43 ( barba43 )
Oggi con Giorgio59 e con Roberto59, mi hanno proposto di andare al piz Languard,dato che avevamo ancora qualche giorno di ferie,siamo partiti alle 5 orario che a mè è un pò indigesto, pero' per la compagnia si fa questo ed altro.
Colazione a Chiavenna con cappuccio ma soprattutto brioches a go-go, tutti i frutti e poi via fino al Diavolezza da dove siamo partiti:
prima un bel pianoro poi una bella arrampicata fino su alla bochetta, poi ancora pianoro e poi dulcis in fundo l'ultima fatica con sosta di 20 minuti al rifugio Georgy's, poi gli ultimi 90 metri fino in cima.
Mai visto un panorama a 360 gradi cosi' FAVOLOSO,vette piene di ghiacciai,morene, laghi laghetti abbiamo fatto foto a volonta' e poi alle 13 siamo partiti per il ritorno.
La discesa era bella ma le ginocchia ahi ahi che male.
Gli ho proposto per la prossima uscita il Lucendro, dobbiamo farlo prima che nevichi perche' non è come questa fatica di oggi è meno faticosa,ed hanno acconsentito,prepariamoci.
Grazie a voi per questa avventura ciao
Altre foto, panoramica, e file gps sul nostro sito:
Girovagando
www.girovagando.net escursione # 106
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