Piz Duan 3131 m
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Ancora Svizzera e precisamente la Val Maroz. Qui non conosciamo assolutamente nulla ma di questa valle abbiamo sentito meraviglie. Partiamo da Casaccia, nessuno in giro, ma gli svizzeri esistono? Si posteggia al cimitero, da qui parte una sterrata, chiusa al traffico, che sale alla malga Maroz Dora. Poco dopo averla imboccata parte un bel sentierino, a tratti mulattiera, che taglia i vari tornanti, la strada così si percorre solo per brevi tratti. Dalla malga si apre davanti a noi questa bellissima valle che senza strappi e molto comodamente sale fino alla malga Maroz Dent, caratterizzata da un recinto in pietre di perfetta forma pentagonale, si vedrà benissimo salendo. Scendiamo di pochi metri e attraversiamo il torrente sul ponte e poco dopo c’è il cartello con il bivio, a sx si va in Val da Cam a dx si prosegue per la Val de la Duana, nostra meta. Si prosegue ancora per un poco in piano o leggera risalita fino al gradino che ripidamente, con stretti tornanti, sale di circa 500 m fino al Lago della Duana. Giunti poco sopra al lago, facciamo sosta per rifocillarci e fare il punto della situazione. Al Piz Duan vorremmo salire dal vallone alla nostra sx, il primo tratto è pulito poi inizia il nevaio con i resti della vedretta. Saliamo sul dosso alle nostre spalle, che ha un grosso ometto, da qui abbiamo una panoramica più dettagliata della salita. Con il binocolo individuiamo qualche ometto sulla morena, ma da qui sono poco visibili, cerchiamo di tenere a mente, dove si trova quello più in alto e scendiamo ai piedi della morena. Cominciamo a risalirla portandoci verso dx. Si sale ora tra pietroni e ci portiamo un po’ più sx ai piedi del nevaio. Bisogna risalire il vallone a dx. Calziamo i ramponi, la salita da qui è ripida e lo si vede sempre più salendo, la neve tiene poco anche con i ramponi, e ogni tanto il piede scappa, una picca sarebbe venuta buona! Raggiungiamo una fascia rocciosa che aggiriamo sulla dx nel punto dove è rimasta ancora un po’ di neve, meglio non sostare troppo sotto le pareti prima che venga giù qualche sasso, ci riportiamo al centro del nevaio per un altro strappo leggermente meno ripido e arriviamo ad una sella a circa 3000 m con vista spaziale sul Badile e Cengalo. La nostra cima, completamente pulita e alla nostra dx, si vedono i due omettoni, quello a sx indica il punto, dove si esce in cresta, quello a dx la cima! Dalla cima il panorama è veramente spettacolare peccato non riconoscere le varie cime. Con l’aiuto della cartina a qualcuna riusciamo a dare un nome ma quello che si vede da qua è veramente tanto! La discesa la facciamo per lo stesso percorso, anche se si potrebbe proseguire lungo la cresta con vari sali scendi, scendere al P.so da la Duana e rientrare al lago oppure per chi volesse esagerare, ci sarebbe la possibilità di scendere a Soglio e quindi utilizzare il postale per rientrare a Casaccia o ancora percorrere un giro ad anello che dal P.so da la Duana attraversa la Val da Cam. Oggi per noi va bene così, magari un’altra volta….chissà!
DATI GPS
Dislivello 1835 m – km 20,87
ALTRE FOTO QUI
http://www.montimania.it/Multimedia/Arch/2011/Piz_Duan/album/index.html
DATI GPS
Dislivello 1835 m – km 20,87
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cristina

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