Pizzo Castello 2808 m - Dalla cresta SW


Publiziert von Michea82 , 6. November 2024 um 00:15. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:31 Oktober 2024
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: ZS
Klettern Schwierigkeit: V- (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Castello   Gruppo Pizzo di Rod 
Zeitbedarf: 10:45
Aufstieg: 1825 m
Abstieg: 1825 m
Strecke:17.8 km - anello
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Piano di Peccia si raggiunge da: Locarno - Cevio - Bignasco - Broglio - Peccia - Piano di Peccia. A Peccia si devia a sinistra per Piano di Peccia
Unterkunftmöglichkeiten: Rifugio Poncione di Braga

Il Pizzo Castello è già di per sè una chicca ticinese. Scalarne la cresta sud-ovest è una scelta ancor più fine. 
Riuscirci resta è un privilegio per il quale ringraziare qualcuno in alto. 

Parliamo di un itinerario di pregio che oltre ad imporre il superamento di un grande dislivello e ad attraversare uno dei luoghi più belli del Ticino (Pezze Grosse), consente all'alpinista di toccare molti tipi di roccia.
Così dice il Brenna al riguardo della sud-ovest del Castello "...dal profilo geologico è l'itinerario più interessante delle Alpi Ticinesi. È un susseguirsi di scoperte: si arrampica su ortogneiss e paragneiss, su micascisti e rocce carbonatiche (calcari e dolomie), su sabbia cementata e su marmo...".


Da me visitato dalla via normale con igor agli albori della mia passione per la montagna (vedi: /www.hikr.org/tour/post157275.html), il gigante di Peccia mi ha richiamato dopo 4 anni per completarne la conoscenza. 
Ho seguito il richiamo facendomi accompagnare da un forte compagno: Joao Graca (jpbg).

Abbiamo avuto il beneficio del primo vero anticiclone dell'anno.

La cresta sud-ovest del Pizzo Castello - Uno dei tanti momenti della scalata



Per raggiungere la suddetta cresta siamo partiti da Piano di Peccia. Abbiamo parcheggiato in prossimità del secondo ponte (dopo il laghetto). 
Reperire il sentiero non è stato facilissimo a causa dei gravi dissesti idrologici di quest'anno (2024). 
Abbiamo superato un edificio e siamo saliti a sinistra nel bosco. Più a monte la traccia è evidente. Qualcuno ha apportato migliorie nei punti gravemente danneggiati (eseguito piccole deviazioni al sentiero, posizionato cavi di metallo nei tratti esposti). L'attraversamento del Ri Crös non è evidente. Ha piovuto tanto e il torrente è gonfio. Il cavo metallico non è utilizzabile. 
Abbiamo poi toccato in successione Corte di Fondo (1647 m), Piatto Cröis (1861 m) e l'idilliaco Pezze Grosse (2054 m). Quest'ultimo alpe si ubica nel grande circo dominato dal Pizzo Castello della Cima della Rossa che con le loro imponenti pareti conferiscono una vibrazione superiore al luogo. Per me si tratta di uno dei punti più belli del Ticino. 
 
Corte di Fondo (1624 m) - Nella luce dorata del mattino



Piatto Cröis (1861 m)



Pezze Grosse (2054 m)


Fino a Pezze Grosse sono già 1000 m di salita. 
Dopo una breve pausa abbiamo risalito il vasto versante orientale del Pizzo dei Foioi fino alla bocchetta che lo divide dal Castello. Il percorso è libero: abbiamo camminato su una ganna fino a superare una risalto roccioso tramite facili passaggi logici. Da qui in poco tempo, mediante una cengia erbosa, siamo pervenuti alla bocchetta. In realtà questa è qualche metro più bassa, nella direzione del Pizzo dei Foioi (a sud). Quest'ultimo sarebbe un'ottima combinazione ma le ore di luce sono poche e l'itinerario impegnativo: abbiamo deciso di saltare il Pizzo dei Foioi per non rischiare di perdere tempo. 
Dopo 1600 m di salita ci siamo trovati finalmente alla base della cresta SW del Pizzo Castello. 
Abbiamo mangiato, ci siamo imbragati, legati. Io ho indossato le scarpette.
La vista cade sul Basòdino a pochissimi chilometri di distanza. 

Approccio alla cresta SW del Pizzo Castello
 
Magico Basòdino


La cresta ci ha tenuto in ballo per tre ore. Non ce ne siamo accorti. Abbiamo dovuto guardare le foto per calcolare le tempistiche. Adrenalina, concentrazione e impegno fisico hanno generato in noi quella percezione di bolla extra-temporale. Forse è proprio questo il bello della montagna: ti immergi così tanto nel qui e ora da dimenticare tutto il resto. 

Abbiamo affrontato subito un diedro (III) dove la roccia non era sempre stabile (controllare sempre molto bene). Quindi dopo vari passaggi più o meno esposti ci siamo imbattuti in un primo muro che ci ha imposto di creare una sosta (fettuccia intorno ad uno spuntone) per assicurarci a causa dell'esposizione. 
Sia il lato Bavona, sia quello della Valle di Peccia sono molto esposti. 

Primo bel passaggio da assicurare


In seguito, come prima, siamo andati avanti in conserva proteggendoci con la corda intorno ai vari spuntoni. Ogni piccola sezione di cresta l'abbiamo percorsa con molta concentrazione. 
Abbiamo superato un secondo muro creando una sosta e integrando con un paio di friends. 

Secondo passaggio da assicurare


Il passaggio chiave non si è quindi fatto attendere.
Io e Joao non siamo arrampicatori abituali e non arriviamo a 170 cm di statura.
Il passaggio chiave per noi è difficile. Abbiamo dovuto sudarcelo. 
Il muro presenta una prima fessura nella quale abbiamo posizionato un friends. Joao ivi ha inserito una fettuccia creando una staffa per il piede sinistro. Nella seconda fessura (in alto a destra) c'è il famoso chiodo (già noto a Brenna, probabilmente negli anni '80 o '90): con un rinvio e una fettuccia Joao ha creato la seconda staffa. Assicurato da me si è issato sul liscio muro per poi spingersi in alto verso prese che solo lui ha saputo sfruttare efficacemente. 
Io sfruttando l'assicurazione dall'alto ho recuperato tutto il materiale tranne il rinvio in quanto mi sono poi issato a sinistra dalla prima fessura. Con fatica ho superato anch'io il passaggio chiave. 
In sede i prossimi troveranno un rinvio. 

Il passaggio chiave


Non è ancora finita: la cresta presenta ulteriori difficoltà ma non più così elevate. Ad un certo punto abbiamo dovuto eseguire un delicato traverso esposto a sinistra (passando in una fessura obliqua tra due enormi massi). 
Infine il tratto sommitale è più piano e conduce in vetta, non senza qualche passo esposto, ma senza più grandi difficoltà. 

Ci siamo fermati in vetta a mangiare, compilare il libro e riposare un attimo. 
Il libro, da me depositato nel 2020 con Igor, riporta soltanto un iscrizione del 2022 (Fiorenzo Dadò). 

Per la discesa abbiamo percorso la via normale che nella prima parte è un T5 con alcuni passaggi da disarrampicare (I e II). Circa ad un centinaio di metri sotto la vetta c'è una cengia da reperire con attenzione. Alcuni vecchi segni blu aiutano a trovarla. Siamo usciti dal versante ovest tramite la cengia e abbiamo percorso un tratto di cresta NW fino alla bocchetta del Corte di là. 
Poco più in basso c'è quella di Sròdan. 
Una volta entrati nel bacino del Poncione di Braga il terreno è diventato insidioso con una brina molto scivolosa. Siamo scesi con prudenza fino al fiume, l'abbiamo seguito fino alla Grassa del Piatto (Alpe vicino alla Capanna Poncione di Braga). 

Versante W - Via normale


Le chiusure ci hanno imposto di seguire la via invernale. Essa è comunque piuttosto veloce ed agevole. Tuttavia il tratto di sentiero dalla galleria a Gheiba è chiuso. Pertanto abbiamo dovuto seguire la strada. 
Inoltre a Gheiba, dopo il ponte, non esiste più la strada. La catastrofica alluvione a modificato tutta la morfologia della valle. 
È stato creato un sentiero che bypassa tutta la zona alluvionata sul lato orografico sinistro. Si passa dalle cascine di Gheiba e si costeggia tutta la zona franata. 
Siamo arrivati alla nostra auto direttamente dalla deviazione. 

Gheiba - Zona alluvionata



In 10 ore abbiamo chiuso il mega anello. 
Ringrazio Joao per avermi accompagnato in questa grande avventura. 



Video

Video generale: [/drive.google.com/file/d/1y5xtx5zeTH3TuelnRqFPGCHsqDc4QEsm/v...]
Ri Cröis: [/drive.google.com/file/d/1U2HA4fyacNGq3jJ3OKX1pSeQi5bmvzR4/v...]
Pezze Grosse: [/drive.google.com/file/d/1y5xtx5zeTH3TuelnRqFPGCHsqDc4QEsm/v...]
Bocchetta sud Pizzo Castello 2612 m [/drive.google.com/file/d/1yPBKIubezTzXO9bAa_eDufp_GKwsWfnw/v...]
Primo passaggio cresta: [/drive.google.com/file/d/1RXdSTVFU0E4zrXImL8jcyeHUV7U2HGzc/v...] e [/drive.google.com/file/d/1v_ekijBA--cnWI5VZk35frYg_cgjCIpd/v...]
Passaggio chiave: [/drive.google.com/file/d/1wDnUOToM3IpOi5PszRXCSSUrzXciGlEC/v...] e [/drive.google.com/file/d/13uPi3cGmEu24a1jXfPOcWrZ_1rMjiT91/v...]
Discesa via normale: [/drive.google.com/file/d/1pLEDY0eJW-_k6RXNf199RCVoWjzKN3TX/v...]
Situazione a Gheiba: [/drive.google.com/file/d/1_GT9AkujC8tVjPgBc2y6-nEeTlrltWxT/v...]

Reel: /www.instagram.com/p/DB1jfssI0pR/
Storie:[/www.instagram.com/stories/highlights/17965012136807001/?__p...]




 

Tourengänger: Michea82, Jpbg


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Kommentare (4)


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larice hat gesagt:
Gesendet am 6. November 2024 um 08:27
Complimenti per la pregevole ascensione.
E grazie per averci portato per una via fantastica su una montagna ticinese meravigliosa.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. November 2024 um 12:21
Grazie a te Larice per la lettura l'apprezzato feedback. Per me è sempre un piacere condividere.
La zona della Valle di Peccia mi è rimasta particolarmente a cuore da quando la percorsi a più riprese nell'estate del 2020.

ZuRiQuOi hat gesagt:
Gesendet am 7. November 2024 um 06:34
Bellissimo, complimenti! Anche tu sei su Strava?

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. November 2024 um 08:37
Grazie! No mi sono tolto da Strava. Gli amici guardavano soltanto "quanto ci ho messo", non interessava "come è andata".
Però trovi la traccia GPX sotto la minimap e puoi caricarla su qualunque app.
Ciao
Michea


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