Pizzo Castello (2808 m) dalla Capanna Basodino
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
All'indomani del tour del Basodino mi sono combinato con
igor per raggiungerlo in Valle di Peccia e scalare insieme il Pizzo Castello, cima a capo dell'omonimo gruppo.
Come raggiungere la Bocchetta di Srodan dalla Capanna Basodino
Ho studiato poco la via e le tempistiche per raggiungere la Bocchetta di Srodan (che collega Val Bavona e Val di Peccia alla base NW del Pizzo Castello).
Nei giorni precedenti ero molto assorbito dal mio tour solitario sui 3000 del Basodino. Ho giusto individuato un sentiero bianco-blu che portava alla Bocchetta Masnee (che collega sempre le stesse valli ma alla base N del Pulpito, cima immediatamente a nord del Castello). Pensavo di incontrarmi con lui nei pressi della Capanna Poncione di Braga a metà mattina, con un bel cappuccio o, ancora meglio, una birra.
Tuttavia per arrivare a quella capanna dalla Bocchetta Masnee non avevo calcolato di dover perdere 500 m di quota e che in realtà sarebbe stato molto lungo il percorso. Senza campo durante la serata in capanna ho studiato meglio il tutto dal libro del Brenna, e con le indicazioni del capannaro, e ho potuto usare il telefono per dare precise indicazioni a Igor. "Aspettami alla Bocchetta di Srodan, io arrivo entro le 12.00".
Me la sono presa con calma dopo i 2500 m del giorno prima, sveglia decente alle 06.30 e con tutta calma mi sono avviato alle 07.52.
Mi avvio verso ovest, davanti a me si trova il Poncione di Braga. Una traccia bianco-rosso-bianca conduce alla vetta. Io ne percorro un piccolo tratto risalendo un ripido pendio che diventa una dorsale (W). Quindi si immette nella valletta a sinistra di questa dorsale dove a Monte si trova il Lago Nero. Ma io individuo una traccia bianco-blu-bianca che aggira questa dorsale per proseguire in mezza costa fino a Zota.
Inizialmente incontro un passaggio attrezzato con catena, un po' esposto, poi, guadagnata un po' di quota inizio un lungo traverso, durante il quale devo anche scendere di 60 m per aggirare, da sotto, delle rocce verticali. Il tracciato non è evidente, il pendio molto ripido e il terreno tipicamente bavonese, con erba alta, bagnata, selvaggio.
In poco meno di 2 ore raggiungo Zota, una corte con alcune cascine di pietra, diroccate, e da lì volgo a sinistra, ma poi mi mantengo sempre verso SW, risalendo il pendio su terreno vieppiù roccioso e con placche.
Il Basodino visto da Zota (poco sopra)

Alle 11:00 raggiungo la Bocchetta di Masnee, la traccia non è stata evidente, ma omini e segnalini si sono fatti trovare.
Mi concedo una pausa di 10 minuti.
Osservo la Bocchetta di Srodan, a sud, e il Pizzo Castello. Alla mia destra c'è il Pulpito. La mia incognita era come raggiungere la Bocchetta di Srodan (100 m più in basso), senza dover passare dal Pulpito o senza perdere troppa quota sul versante di Peccia per raggiungere il sentiero.
Ebbene è stato sufficiente eseguire un traverso lungo la ganna che si estende sotto il Pulpito e raggiungere la cresta sud dello stesso. Da lì seguire il filo della bella crestina fino al suo punto più basso, la Bocchetta di Srodan. Sono arrivato in orario e Igor era lì da almeno un'ora. Salito da Ghiéba molto velocemente. Quella bestia di ragazzo si sarà fatto 500 montagne, era in forma quel giorno e si stava per tirare in giù, l'avevo individuato affinando la vista fin dalla Bocchetta del Masnee. Ma non mi udiva. Per raggiungerlo ho viaggiato veloce sulle rocce, mi sentivo come Legolas del Signore degli Anelli. Volavo da una roccia all'altra. E così ci siamo ritrovati.
La Bocchetta di Srodan e la crestina di collegamento tra Pizzo Castello e Pulpito

Il Pizzo Castello
È mezzogiorno e ci avviamo. Ci portiamo sottocresta nel versante di Peccia per superare varie placche, dopodiché risaliamo il pendio in direzione SE e guadagniamo molta quota. A quota 2500 m circa siamo sulla cresta NW del Castello, la superiamo e su una labile traccia effettuiamo un traverso esposto, dove per sicurezza ci assicuriamo. Individuiamo il canalone e lo risaliamo. Nella prima parte è per lo più roccioso, quindi diventa un ripido pendio erboso misto rocce.
Raggiunta la sommità ci spostiamo verso la vetta a N, arrampicando alcune rocce e aggirandone altre. Alle 14:44 siamo in vetta. Grande pausa.
Lasciamo il libro di vetta portato da noi.
Salendo al Castello

La discesa
Convinti ci fosse un libro in vetta abbiamo perso un po di tempo a cercarlo. In realtà ci eravamo confusi con una foto di
tapio, il quale aveva portato "Il Castello" di Kafka e una birra. Ma ormai un libro nello zaino c'è sempre e così l'abbiamo lasciato noi. Ci apprestiamo a discendere il canalone che sono ormai le 15:41. Non è stato facile ricordare quale fosse la via percorsa all'andata. Siamo scesi dal ripidissimo pendio, costeggiando una grande sfinge e seguendo il bollo rosso. Ma ci siamo spinti troppo in basso. Inoltre all'andata mi era caduta la picozza e dovevo recuperarla. Ma non l'abbiamo trovata. Questa sarebbe stata un' indicazione della corretta via. Non trovandola abbiamo controllato il GPS ed eravamo forse un centinaio di metri tropo bassi e anche dislocati verso sud rispetto all'imbocco corretto del canalone. Grazie GPS!
Abbiamo ritrovato la picozza, i bolli, e la via. L'errore è stato fatto nei pressi del bollo rosso (vedi foto), siamo scesi a sinistra anzichè a destra. Effettuiamo il traverso questa volta senza assicurarci in quanto non era così difficile. Raggiunta la sella e la cresta W le superiamo e discendiamo il pendio fino alla Bocchetta di Srodan, dove recuperiamo bastoncini e altre cose inutili per la cima.
Una traccia molto grossolana del tratto finale salendo dalla Bocchetta di Srodan

Sono passate le 18:00 e puntiamo diretti alla Capanna Poncione di Braga. Non c'è un vero sentiero, andiamo dritti su terreno misto.
In Capanna facciamo una bella pausa birra con la piacevole compagnia dei capannari e di alcuni ospiti. Riprendiamo poi la discesa e presto indossiamo le frontali. Diventa notte. Il sentiero è chiaro e facile, Scendiamo tranquilli per raggiungere l'auto entro le 21:30.

Come raggiungere la Bocchetta di Srodan dalla Capanna Basodino
Ho studiato poco la via e le tempistiche per raggiungere la Bocchetta di Srodan (che collega Val Bavona e Val di Peccia alla base NW del Pizzo Castello).
Nei giorni precedenti ero molto assorbito dal mio tour solitario sui 3000 del Basodino. Ho giusto individuato un sentiero bianco-blu che portava alla Bocchetta Masnee (che collega sempre le stesse valli ma alla base N del Pulpito, cima immediatamente a nord del Castello). Pensavo di incontrarmi con lui nei pressi della Capanna Poncione di Braga a metà mattina, con un bel cappuccio o, ancora meglio, una birra.
Tuttavia per arrivare a quella capanna dalla Bocchetta Masnee non avevo calcolato di dover perdere 500 m di quota e che in realtà sarebbe stato molto lungo il percorso. Senza campo durante la serata in capanna ho studiato meglio il tutto dal libro del Brenna, e con le indicazioni del capannaro, e ho potuto usare il telefono per dare precise indicazioni a Igor. "Aspettami alla Bocchetta di Srodan, io arrivo entro le 12.00".
Me la sono presa con calma dopo i 2500 m del giorno prima, sveglia decente alle 06.30 e con tutta calma mi sono avviato alle 07.52.
Mi avvio verso ovest, davanti a me si trova il Poncione di Braga. Una traccia bianco-rosso-bianca conduce alla vetta. Io ne percorro un piccolo tratto risalendo un ripido pendio che diventa una dorsale (W). Quindi si immette nella valletta a sinistra di questa dorsale dove a Monte si trova il Lago Nero. Ma io individuo una traccia bianco-blu-bianca che aggira questa dorsale per proseguire in mezza costa fino a Zota.
Inizialmente incontro un passaggio attrezzato con catena, un po' esposto, poi, guadagnata un po' di quota inizio un lungo traverso, durante il quale devo anche scendere di 60 m per aggirare, da sotto, delle rocce verticali. Il tracciato non è evidente, il pendio molto ripido e il terreno tipicamente bavonese, con erba alta, bagnata, selvaggio.
In poco meno di 2 ore raggiungo Zota, una corte con alcune cascine di pietra, diroccate, e da lì volgo a sinistra, ma poi mi mantengo sempre verso SW, risalendo il pendio su terreno vieppiù roccioso e con placche.
Il Basodino visto da Zota (poco sopra)

Alle 11:00 raggiungo la Bocchetta di Masnee, la traccia non è stata evidente, ma omini e segnalini si sono fatti trovare.
Mi concedo una pausa di 10 minuti.
Osservo la Bocchetta di Srodan, a sud, e il Pizzo Castello. Alla mia destra c'è il Pulpito. La mia incognita era come raggiungere la Bocchetta di Srodan (100 m più in basso), senza dover passare dal Pulpito o senza perdere troppa quota sul versante di Peccia per raggiungere il sentiero.
Ebbene è stato sufficiente eseguire un traverso lungo la ganna che si estende sotto il Pulpito e raggiungere la cresta sud dello stesso. Da lì seguire il filo della bella crestina fino al suo punto più basso, la Bocchetta di Srodan. Sono arrivato in orario e Igor era lì da almeno un'ora. Salito da Ghiéba molto velocemente. Quella bestia di ragazzo si sarà fatto 500 montagne, era in forma quel giorno e si stava per tirare in giù, l'avevo individuato affinando la vista fin dalla Bocchetta del Masnee. Ma non mi udiva. Per raggiungerlo ho viaggiato veloce sulle rocce, mi sentivo come Legolas del Signore degli Anelli. Volavo da una roccia all'altra. E così ci siamo ritrovati.
La Bocchetta di Srodan e la crestina di collegamento tra Pizzo Castello e Pulpito

Il Pizzo Castello
È mezzogiorno e ci avviamo. Ci portiamo sottocresta nel versante di Peccia per superare varie placche, dopodiché risaliamo il pendio in direzione SE e guadagniamo molta quota. A quota 2500 m circa siamo sulla cresta NW del Castello, la superiamo e su una labile traccia effettuiamo un traverso esposto, dove per sicurezza ci assicuriamo. Individuiamo il canalone e lo risaliamo. Nella prima parte è per lo più roccioso, quindi diventa un ripido pendio erboso misto rocce.
Raggiunta la sommità ci spostiamo verso la vetta a N, arrampicando alcune rocce e aggirandone altre. Alle 14:44 siamo in vetta. Grande pausa.
Lasciamo il libro di vetta portato da noi.
Salendo al Castello

La discesa
Convinti ci fosse un libro in vetta abbiamo perso un po di tempo a cercarlo. In realtà ci eravamo confusi con una foto di

Abbiamo ritrovato la picozza, i bolli, e la via. L'errore è stato fatto nei pressi del bollo rosso (vedi foto), siamo scesi a sinistra anzichè a destra. Effettuiamo il traverso questa volta senza assicurarci in quanto non era così difficile. Raggiunta la sella e la cresta W le superiamo e discendiamo il pendio fino alla Bocchetta di Srodan, dove recuperiamo bastoncini e altre cose inutili per la cima.
Una traccia molto grossolana del tratto finale salendo dalla Bocchetta di Srodan

Sono passate le 18:00 e puntiamo diretti alla Capanna Poncione di Braga. Non c'è un vero sentiero, andiamo dritti su terreno misto.
In Capanna facciamo una bella pausa birra con la piacevole compagnia dei capannari e di alcuni ospiti. Riprendiamo poi la discesa e presto indossiamo le frontali. Diventa notte. Il sentiero è chiaro e facile, Scendiamo tranquilli per raggiungere l'auto entro le 21:30.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (5)