Piz Mezdì e Ova Cotschna
|
||||||||||||||||||
paolo aaeabe
Possiamo immaginare i primi uomini che sbarcheranno su Marte... li vedo simili a noi che arriviamo in vetta al Piz Mezdi... questa palla tonda piena di pietre... cammini, cammini, uno di qua, uno di là, ma non vedi mai un punto preciso dove affacciarti veramente per vederne il precipizio, perché qui non c'è!
Rimane tuttavia un bel colpo d'occhio non appena si giunge sulla sommità e, a quel punto, il Bernina con tutti i suoi fratelli e sorelle si mostra imponente e maestoso. Anche se oggi qualche cumulo di troppo protegge i ghiacci eterni, eterni o quasi, il panorama è spaziale (termine scelto per rimanere in tema...)
Ora, dopo la meritata pausa, scendiamo a ritroso a ripercorrere il sentiero di andata, ma a quota 2600 è d'obbligo la deviazione per il lago da l'Ova Cotschna e il suo "piz"omonimo. Il colore del lago alpino è davvero suggestivo, mentre la piana engadinese non sfugge affatto al nostro sguardo.
Con tutta calma ma in anticipo sui tempi si ritorna nella cittadina St. Moritz Bad dove ritroveremo l'auto al suo posto.
La bella stagione quest'anno è arrivata tardi e ancora gli ultimi rimasugli di neve si incontrano sui sentieri, ma finalmente si può salire un poco in quota con più tranquillità e questo mi fa felice.
****
wondertsu
Bisognerebbe ogni tanto alzare glii occhi al cielo per rendersi conto che la vita è una realtà che va vissuta nella maniera possibile perchè è un'occasione unica ed irripetibile.
Proprio con questa convinzione mi vivo i miei sabati e mi unisco alla proposta di Ivan di andare in Engadina per un finalmente "quasi 3000".
Ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si sente bene e QUI io trovo pace ed emozione. Adoro gli ambienti lunari dove il mio sguardo si perde, i pensieri vagano ed io sono completamente FELICE.
Non smettere mai di chiederti chi sei, di puntare alla felicità e di credere nei sogni.
Non smettere mai di cercarti.
Grazie a tutti per la splendida giornata.
Stra soddisfatissima anche oggi.
Alla prossima
ivanbutti
Oggi sono con Sabrina, Paolo e Michele; ritorno dopo quasi 10 anni su queste 2 cime engadinesi caratterizzate da un percorso ben segnato, tipico in questa zona, e per nulla complicato; si arriva infatti a quasi 3000 m. senza alcuna difficoltà oggettiva. Il Piz Mezdì ha questa strana cima piatta ed estesa, pare quasi un mega fulmine abbia spianato una ipotetica cuspide finale; si ha una bella vista sul gruppo del Bernina (peccato per un po' di cumuli in quella zona) e sull’Alta Engadina. L’Ova Cotschna merita ampiamente la breve deviazione, poco più di 100 metri di dislivello, perché, nonostante il Bernina che scompare, ha una vista ancora migliore sulle perle alto engadinesi e permette di ammirare anche il piccolo laghetto che è poco sotto la vetta, dai colori ammalianti. Molto soddisfatto e d’altronde, come dicevamo sempre con il caro Beppe Roncoroni, l’Engadina non delude mai.
Possiamo immaginare i primi uomini che sbarcheranno su Marte... li vedo simili a noi che arriviamo in vetta al Piz Mezdi... questa palla tonda piena di pietre... cammini, cammini, uno di qua, uno di là, ma non vedi mai un punto preciso dove affacciarti veramente per vederne il precipizio, perché qui non c'è!
Rimane tuttavia un bel colpo d'occhio non appena si giunge sulla sommità e, a quel punto, il Bernina con tutti i suoi fratelli e sorelle si mostra imponente e maestoso. Anche se oggi qualche cumulo di troppo protegge i ghiacci eterni, eterni o quasi, il panorama è spaziale (termine scelto per rimanere in tema...)
Ora, dopo la meritata pausa, scendiamo a ritroso a ripercorrere il sentiero di andata, ma a quota 2600 è d'obbligo la deviazione per il lago da l'Ova Cotschna e il suo "piz"omonimo. Il colore del lago alpino è davvero suggestivo, mentre la piana engadinese non sfugge affatto al nostro sguardo.
Con tutta calma ma in anticipo sui tempi si ritorna nella cittadina St. Moritz Bad dove ritroveremo l'auto al suo posto.
La bella stagione quest'anno è arrivata tardi e ancora gli ultimi rimasugli di neve si incontrano sui sentieri, ma finalmente si può salire un poco in quota con più tranquillità e questo mi fa felice.
****
wondertsu
Bisognerebbe ogni tanto alzare glii occhi al cielo per rendersi conto che la vita è una realtà che va vissuta nella maniera possibile perchè è un'occasione unica ed irripetibile.
Proprio con questa convinzione mi vivo i miei sabati e mi unisco alla proposta di Ivan di andare in Engadina per un finalmente "quasi 3000".
Ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si sente bene e QUI io trovo pace ed emozione. Adoro gli ambienti lunari dove il mio sguardo si perde, i pensieri vagano ed io sono completamente FELICE.
Non smettere mai di chiederti chi sei, di puntare alla felicità e di credere nei sogni.
Non smettere mai di cercarti.
Grazie a tutti per la splendida giornata.
Stra soddisfatissima anche oggi.
Alla prossima
ivanbutti
Oggi sono con Sabrina, Paolo e Michele; ritorno dopo quasi 10 anni su queste 2 cime engadinesi caratterizzate da un percorso ben segnato, tipico in questa zona, e per nulla complicato; si arriva infatti a quasi 3000 m. senza alcuna difficoltà oggettiva. Il Piz Mezdì ha questa strana cima piatta ed estesa, pare quasi un mega fulmine abbia spianato una ipotetica cuspide finale; si ha una bella vista sul gruppo del Bernina (peccato per un po' di cumuli in quella zona) e sull’Alta Engadina. L’Ova Cotschna merita ampiamente la breve deviazione, poco più di 100 metri di dislivello, perché, nonostante il Bernina che scompare, ha una vista ancora migliore sulle perle alto engadinesi e permette di ammirare anche il piccolo laghetto che è poco sotto la vetta, dai colori ammalianti. Molto soddisfatto e d’altronde, come dicevamo sempre con il caro Beppe Roncoroni, l’Engadina non delude mai.
Communities: Magic Engadina, Hikr in italiano
Minimap
0Km
Click to draw, click on the last point to end drawing
Comments (5)