Monte Novesso 1410 Mazzone 1234 Pizzo Castello 794 dal Lago d'Orta
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Alla ricerca di novità, oggi approdiamo sul Lago d'Orta, da una località mai relazionata da "Hikeriani" : Ronco di Pella.
Ne verrà fuori un giro tra 3 province, con partenza in provincia di Novara, la parte principale e centrale nel VCO ( Verbania ) e la zona del Novesso già in Valsesia e quindi Vercelli.
Si parcheggia in cima al paesino. Poi come di consueto scendiamo a salutare i cigni al lago 290 m.
Risaliamo e imbocchiamo una bella mulattiera lastricata che sale a fianco del cimitero, poi si passa dalle baite di Ronco di Sopra e dall'Oratorio della Natività per arrivare al culmine di una collina: è la frazione Colma.
Scendiamo ora per la strada asfaltata e per un taglio su sentiero, fino ad arrivare a Cesara 487 m.
Poi risaliamo il paese verso nord, passiamo dalla chiesa di San Clemente, e ci inerpichiamo sul costone sud del Pizzo. Arriviamo dapprima alla Croce di Cesara e poi dopo una sella si sale alla Croce di Nonio. Tutto questo è il Monte Castello/Pizzo Castello o Il Pizzo 796 m.
Scendiamo per il sentiero verso ovest fino a una sella boscosa, dove piegando a sinistra ritorniamo alle prime case di Cesara. Risaliamo una strada asfaltata ( Via Previano ) fino al bordo di un ripido vallone, qui a fianco di una baita abbandonata parte un sentiero bollato. Si sale ripidamente passando da un alpe abbandonato. Si arriva al bivio per la miniera, deviamo a sinistra e con una breve salita arriviamo alla miniera che è situata nell'alveo del canalone.
Ritornati al sentiero, saliamo ancora un pò, e poi la bollatura ci porta verso sinistra fino al costone con un grande faggio e con una cassetta col diario ( come un libro di vetta ), poi i segni ci portano fino ai ruderi dell'Alpe Alebi. ma siamo già fuori dalla nostra via. Saliamo allora sopra le baite verso destra ( est ), fino a guadagnare il costone che ci porta in vetta al Monte Mazzone 1234 m. Qui particolare curioso c'è una croce in legno e la statua di un nano da giardino. Scendiamo ora il costone verso Nord-Ovest con segnavia bianco-rossi. Molti tratti sono letteralmente invasi da migliaia di piccoli faggi, alti più di una persona, alla fine si arriva a una strada sterrata, e con questa alla Sella dei due Faggi 1080 m, qui ci sono davvero 2 faggi maestosi. Prendiamo a salire il costone verso ovest, poi facciamo confusione e imbocchiamo una via più diretta ( non vedendo una via più comoda che fà un giro verso sinistra ), attraversiamo una strada carrabile e imbocchiamo finalmente il costone finale e in terreno aperto che ci condurrà in vetta al Monte Novesso 1410 m. Un palo per la stazione metereologica è la cosa più evidente sulla cima.
In discesa ripercorriamo il costone, e oltre la strada scendiamo per la via più marcata che stà più a destra in discesa, ma più lunga. Arrivati ancora alla Sella dei Due Faggi 1080 m, prendiamo a scendere a destra ( segnavia T30 ), il sentiero più in basso, si trasforma in una sterrata ( non terminata ), e arriva all'Alpe Aulogno ( anche Ranghera ) 815 m, ancora più in basso compaiono pezzi in asfalto, finchè si arriva alla costruzione rustica sul bordo del vallone, dove è iniziata la ripida salita dell'andata. A Cesara scendiamo più a destra tra i vicoli, per poi risalire al paesino di Colma ( ultimo sforzo ). Da qui esattamente come all'andata giù a Ronco di Pella.
Ne verrà fuori un giro tra 3 province, con partenza in provincia di Novara, la parte principale e centrale nel VCO ( Verbania ) e la zona del Novesso già in Valsesia e quindi Vercelli.
Si parcheggia in cima al paesino. Poi come di consueto scendiamo a salutare i cigni al lago 290 m.
Risaliamo e imbocchiamo una bella mulattiera lastricata che sale a fianco del cimitero, poi si passa dalle baite di Ronco di Sopra e dall'Oratorio della Natività per arrivare al culmine di una collina: è la frazione Colma.
Scendiamo ora per la strada asfaltata e per un taglio su sentiero, fino ad arrivare a Cesara 487 m.
Poi risaliamo il paese verso nord, passiamo dalla chiesa di San Clemente, e ci inerpichiamo sul costone sud del Pizzo. Arriviamo dapprima alla Croce di Cesara e poi dopo una sella si sale alla Croce di Nonio. Tutto questo è il Monte Castello/Pizzo Castello o Il Pizzo 796 m.
Scendiamo per il sentiero verso ovest fino a una sella boscosa, dove piegando a sinistra ritorniamo alle prime case di Cesara. Risaliamo una strada asfaltata ( Via Previano ) fino al bordo di un ripido vallone, qui a fianco di una baita abbandonata parte un sentiero bollato. Si sale ripidamente passando da un alpe abbandonato. Si arriva al bivio per la miniera, deviamo a sinistra e con una breve salita arriviamo alla miniera che è situata nell'alveo del canalone.
Ritornati al sentiero, saliamo ancora un pò, e poi la bollatura ci porta verso sinistra fino al costone con un grande faggio e con una cassetta col diario ( come un libro di vetta ), poi i segni ci portano fino ai ruderi dell'Alpe Alebi. ma siamo già fuori dalla nostra via. Saliamo allora sopra le baite verso destra ( est ), fino a guadagnare il costone che ci porta in vetta al Monte Mazzone 1234 m. Qui particolare curioso c'è una croce in legno e la statua di un nano da giardino. Scendiamo ora il costone verso Nord-Ovest con segnavia bianco-rossi. Molti tratti sono letteralmente invasi da migliaia di piccoli faggi, alti più di una persona, alla fine si arriva a una strada sterrata, e con questa alla Sella dei due Faggi 1080 m, qui ci sono davvero 2 faggi maestosi. Prendiamo a salire il costone verso ovest, poi facciamo confusione e imbocchiamo una via più diretta ( non vedendo una via più comoda che fà un giro verso sinistra ), attraversiamo una strada carrabile e imbocchiamo finalmente il costone finale e in terreno aperto che ci condurrà in vetta al Monte Novesso 1410 m. Un palo per la stazione metereologica è la cosa più evidente sulla cima.
In discesa ripercorriamo il costone, e oltre la strada scendiamo per la via più marcata che stà più a destra in discesa, ma più lunga. Arrivati ancora alla Sella dei Due Faggi 1080 m, prendiamo a scendere a destra ( segnavia T30 ), il sentiero più in basso, si trasforma in una sterrata ( non terminata ), e arriva all'Alpe Aulogno ( anche Ranghera ) 815 m, ancora più in basso compaiono pezzi in asfalto, finchè si arriva alla costruzione rustica sul bordo del vallone, dove è iniziata la ripida salita dell'andata. A Cesara scendiamo più a destra tra i vicoli, per poi risalire al paesino di Colma ( ultimo sforzo ). Da qui esattamente come all'andata giù a Ronco di Pella.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (2)