VALLE ONSERNONE | Pizzo Zucchero (1899 m) da Vocaglia, passando da Ca della Colma (1722 m)

Valle Onsernone, sempre bellissima ed emozionante
 

Amata Valle Onsernone,

Onsernone, valle (hls-dhs-dss.ch)

eccomi di nuovo da te dopo i miei due precedenti viaggi descritti in "hikr":
 

VALLE ONSERNONE | Pizzo Cramalina d'Arbèia, 2167 m – Pizzo Cramalina, 2321 m [hikr.org]

VALLE ONSERNONE | Il mondo della Cima di Cregnell, della Pianca e del Rosso di Ribia [hikr.org] .

L'ispirazione per questa gita invernale mi è venuta dalla Guida delle Alpi ticinesi del Club Alpino Svizzero, Volume 1, Dal Gridone al Passo del San Gottardo (1989 e 1993). Alle pagine 252-253 vengono descritti due itinerari selvaggi per il Mottone.

L'itinerario 171 che passa da Bresciügöi è stato ripercorso il 4 maggio 2013 dal bravissimo tapio (autore di tante meravigliose relazioni che si possono leggere in "hikr") e in "hikr" è descritto qui:

Mottone (1769 m) via Valle di Vocaglia & Pizzo Zucchero (1899 m) [hikr.org] .

Lo stesso itinerario è stato percorso pochi giorni dopo (il 1.6.2013) da basodino, tourinette ed è descritto qui:

Mottone 1769 m - Pizzo Zucchero 1899 m [hikr.org] .

La presenza di molte foglie di faggio su terreno secco e scivoloso in questo inverno siccitoso mi inducono a non fare la traversata di ripidi pendii esposti in direzione di Bresciügöi. I vecchi sentieri non più frequentati che attraversano i versanti boscosi diventano con gli anni sempre più stretti e spesso scompaiono in molti tratti.
Più sicura è la salita del costone sopra Prou (itinerario 172 nella Guida del CAS) ed è quello che faccio oggi.

Itinerario     Da Vocaglia (1007 m) si percorre il sentiero che passa vicino al bacino di un acquedotto e che porta al bel prato inclinato di Prou (1252 m), con alcune cascine.
Si sale in cima  al prato, si entra nel bosco di faggi e si continua a salire tenendosi sul costone tra la Valle di Corbella e la Valle di Vocaglia.
Si passa anche accanto ai resti del  Técc lu Bósc, descritto a  pagina 119 del Repertorio Toponomastico Ticinese - Onsernone.
Si arriva di fronte a una fascia di rocce. Non scalo le rocce del costone che il Brenna descrive nella Guida del CAS.
Vedo a destra delle rocce un sentierino tenuto in vita dai camosci che attraversa un ripido ed esposto pendio boscoso. Il sentierino è ricoperto di foglie secche di faggio e va percorso con particolare prudenza. Superato l'esposto pendio, il sentierino inizia a salire e porta a un canale con pietrame. Questo canale si trova a destra del costone che separa la Valle di Corbella dalla Valle di Vocaglia e va risalito tutto fino in cima.



IL CANALE DA RISALIRE CHE PORTA ALLA CRESTA TRA IL MOTTONE E IL PIZZO ZUCCHERO

Si arriva sulla cresta tra il Pizzo Zucchero (1899 m) e il Mottone (1769 m), cima alla quale si può andare facilmente per la cresta di collegamento.
Seguendo la citata cresta che separa la Valle Onsernone dalla laterale Valle di Vergeletto ci si porta facilmente all'Alpe Ca della Colma (1722 m). L'ambiente è selvaggio e permette l'incontro con camosci e cervi.



LA CRESTA TRA IL PIZZO ZUCCHERO E IL MOTTONE


Dalla cascina dell'Alpe Ca della Colma si sale per la selvaggia cresta di collegamento al Pizzo Zucchero, da dove si scende per un sentiero segnalato all'Alpe Saléi, con accanto la Capanna Saléi (1780 m). Da Ca della Colma si può anche seguire l'antico sentiero  del bestiame dell'alpe (riportato su vecchie carte) che aggira a sud il Pizzo Zucchero (sentiero non sempre ben visibile, con segnavia rossi e bianchi, che si immette nel sentiero che scende dal Pizzo Zucchero).



ALPE SALEI E CAPANNA SALEI


Dall'Alpe Saléi si ritorna a valle seguendo un sentiero segnalato. Ai Piéi dela Galéria (la Galera non c'entra niente) c'è un cartello segnaletico che indica la possibilità di scendere a Comologno oppure a Spruga, passando eventualmente dal bellissimo Alpe Pésced.

Nota: presenza di neve solo sulla cresta e in zona Saléi (il 5.2.2024).

Grazie di cuore, cara Valle Onsernone, per avermi offerto anche oggi una giornata meravigliosa. La tua gente di ieri (che ha saputo vivere in una terra difficilissima) e di oggi merita il massimo rispetto.